sabato 26 giugno 2010

Tremendamente niuiorchesi!

Grazie a Stefano che ce l' ha permesso, regalandoci per il matrimonio un favoloso IPad, ci siamo sentiti al passo con i tempi e , per una volta tanto , non arrancanti nella affannosa corsa dietro i tempi...
NY è cablata e wiifaizzata un pò da per tutto.
Specialmente nelle librerie, nelle biblioteche, nei musei, negli Starbucks, in prossimità degli Apllestore, in Times Square e in alcuni caffè trendissimi, nonchè in tutto il nostro albergo e quindi in tutti gli alberghi della città.
Carlo , per questo motivo, me l'ha fatto portare nello zaino per un bel pò di giorni.
Dopo di che ho ammutinato e l'ho lasciato in albergo.
Vabbè il passo con i tempi , ma anche se pesa quasi niente a fine giornata si sente, eccome!
E poi lo aveva sempre in mano lui...gli ho ricordato svariate volte che non trattasi di regalo di compleanno, ma dedicato alla coppia.
Lui infatti dice che è per la coppia, io lo porto e lui lo usa.
Sappiate comunque che qualche post di questo blog è stato scritto dal centro di NY.

Al di la del ponte...

Brooklyn.
Passando sul ponte con la metro pensavo a Tony Manero che sognava di passare il ponte nel senso opposto per andare a vivere a Manhattan.
Oggi succede il contrario.
Si dice che parte del riscatto di Brooklyn sia merito di Spike Lee che non solo ha usato questo quartiere come location di suoi film, ma anni fa ha deciso di darle fiducia mettendo qui la sede della sua casa di produzione.
Da allora pare sia cominciata la rinascita di questa zona che fino ad allora era solo sede di tutti quelli che non potevano vivere al di la del ponte. Oggi è di quelli che non vogliono viverci più a Manhattan.
Ci vivono famiglie che cercano tranquillità, stelle del r&b, artisti , registi e musicisti.
Dicono che malgrado questo l'impronta "culturale" presente invece nell'isola più grande, ancora manchi. Gli abitanti di Brooklyn negano e aprono gallerie d'arte contemporanea , librerie , spazi riqualificati per incontri culturali e mostre.
Fatto sta che i prezzi delle case sono in netto rialzo e le operazioni immobiliari di recupero si moltiplicano.
Chi ci abitava già da prima storce il naso...Brooklyn comunque è bella.
Per quello che abbiamo potuto vedere con una giornata , ovvio.
Ma pare sia veramente così un pò in tutto il resto del distretto.
Ovvio che zone come Dumbo (niente a che fare con l'elefantino , è un acronimo), sono spettacolari.
Spazi industriali recuperati a loft, aree verdi in continua costruzione, librerie enormi e piccole e soprattutto gallerie d'arte.
E bambini, tanti.
E scorci mozzafiato sui ponti e su Manhattan.
E ristoranti ottimi e caffè e gelaterie.
A ritorno non ci siamo potuti esimere dal fare il ponte a piedi. Abbiamo fatto bene perchè è veramente suggestivo e non potevamo essere stati a NY senza aver fatto il ponte , no?
Messo piede sulla sponda opposta abbiamo scoperto Tribeca che avevamo snobbato nei giorni passati. Invece una rivelazione.
Sarà stato il tramonto , sarà stata l'aria un pò festante che c'era in zona (per via di una maratona degli impiegati della city), ma Tribeca è veramente bella.
La cosa che ci è piaciuta di più è il contrasto tra architettura vecchia, quella di inizio secolo , quando NY si apprestava a divenire quella che è oggi, economicamente e architettonicamente, e il nuovo svettante , brillante e tecnologicamente avanzato.
I loft ottenuti dai vecchi magazzini (con i finestroni ad arco, come quelli di Ghost , avete presente?) e dietro a sovrastare ma non a soffocare , i grattacieli di vetro e acciaio.
E pare che parte dell'aria altamente vitale che noi abbiamo percepito , ma che in realtà si dice esista veramente, sia la rinascita del quartiere dopo l'11 settembre.
Diciamo che prima di tale data il quartiere era dedicato agli affari e alla vita quotidiana di famiglie benestanti, qualche vip, qualche radicato del posto e uomini d'affari.
Cadono le torri, il mercato immobiliare in zona ne risente, smettono di ristrutturare/costruire/vendere, il quartiere rimane immobile a leccarsi le ferite per un pò.
Arrivano delle famiglie attratte dalle case grandi e dagli affitti in ribasso.
E la zona rinasce.
E infatti abbiamo visto talmente tanti bambini da non crederci.
Ovunque attività per bambini.
Una biblioteca/ludoteca enorme, animatori che giocavano a calcio con i bambini in un parco , animatori /ludoteca e spazi dedicati qualche via più su, parchi con le solite fontane , concerti per i piccoli ( e di cui il nano ha goduto a pieno saltando e ballando come un pazzo , insieme a qualche centinaio di pazzi come lui), parecchie mamme corrispondenti al colore dei figli accompagnati addirittura da parecchi papà, un enormissimo supermercato con l'80% almeno di Organic a prezzi inferiori (!!!!) di altre zone di Manhattan, Brooklyn e Queens (io per memorizzare i prezzi degli alimentari sono tremenda!) e infatti ho fatto spesa qui.
Ho comprato la pappa d'avena o meglio Oatmeal che a noi piace tanto, i Maccaroni and Cheese di una marca per bambini buonissima, la stessa dei coniglietti da mettere nel latte...insomma qui li ho trovati anche 4 al prezzo di 2.
Segnale che le famiglie comprano.
 Abbiamo anche trovato un ristorante segnalato per famiglie.
Seggioloni , menù speciali per i piccoli , buone cose per i grandi, camerieri simpatici e attenti (una vera rarità per NY), veloci e ad un prezzo onesto per essere Tribeca.
E a proposito di Ghost che citavo prima , io giurerei di aver cenato proprio di fronte la loft di Patrick Swayze e Demi Moore, ma lo sapete no?
Faccio fatica a uscire dai link cinematografici in questa città!
A fine serata , passeggiando per digerire l'ottima e abbondante cena (ma quanto può essere buono un hamburger vero , servito con patatine dolci fritte , pane di mais caldo e burro salato?) , il nano ha potuto anche accarezzare Cavalla Frida. Lei era bellissima, lucida e soprattutto una cavalla sbirra!
Siamo passati davanti le stalle della polizia e l'addetto ai cavalli , un omone alto e grosso, ha portato Frida da noi che ci eravamo fermati a guardare le stalle.
Ci ha salutati dicendoci : "bbuonappettittooo" quando ha capito che eravamo italiani.

Parchi giochi


A Ny i parchi giochi sono bellissimi.
Che siano grandissimi, come quello del Central Park o piccolissimo , come quello di oggi a Brooklyn, poco importa.
Tutti sono tenuti benissimo, puliti , con bei giochi e con fontane di ogni gemere dove i bimbi neworkesi si possono bagnare finchè vogliono.
Già , perché questi piccoli , malgrado abitino in una città di mare (non scordiamocelo!!), non è che hanno tanto la possibilità di effettuare abluzioni nel mare.
Quindi sono liberi di giocare come pazzi in queste iper -fontane, dai numerosi getti , spesso fantasiosi e originali.
Ne abbiamo visti a schizzo incrociato uscente da foche in bronzo , da muretti , dal terreno a schizzi alterni, tipo gaiser , a  torrentello, a laghetto , a pozza  e a cascatella, ma sicuramente ce ne saranno a centinaia tutti diversi.
Gli architetti ambientaisti addetti alla progettazione delle aree giochi di NY devono veramente divertirsi...
Il bello è anche vedere le mamme tranquillissime, per niente italian-ansionse, godersi una panchina all'ombra o una chiacchera , mentre i loro figli ridono come pazzi giocando con l'acqua, sopra un asfalto morbido delizioso anche solo a camminarci, figratevi caderci!
E soprattutto per niente preoccupate del "colpo-di-vento-attento-che-sei-bagnato!"
C'è da dire anche che oltre il limite della recinzione è ben complicato uscire.
I cancelletti dispongono di una chiusura che ognuno che vi entra richiude coscienziosamente.
una cosa però l'abbiamo notata...
Nel bel parchetto di long island , quello vicino l'albergo, i bambini corrispondevano tutti alle loro madri.
Mamma nera, bimbo nero, mamma indiana, bimbo indiano, mamma bianca , bimbo bianco e così via.
giardinetto dell'upper west side , giardinetto di tribeca o quello di brooklyn (ma del quartiere Dumbo),
i bambini non corrispondono alle loro accompagnatrici.
Quasi sempre bimbo bianco e biondo , accompagnatrice nera, al limite dai tratti ispanici/orientali.
eh si! le mamme residenti in certi quartieri di NY hano la tendenza a far crescere i propri figli da tate provenienti da varie parti della città.
Un pò perchè funziona così , un bel pò perchè i prezzi dei nidi pare siano assolutamente proibitivi.
Ci hanno detto che prendere una tata è quasi più conveniente.
Non voglio nemmeno pensare alle mamme dei vari Upper, Village ecc. che invece (beate loro) mentre i loro pargoli se ne stanno festanti e urlanti a inzupparsi seguiti dalle loro tate (caciaronissime. chiaccherano e ridono di gusto che una meraviglia!), se ne vanno felici nelle varie mega-palestre o a correre indisturbate su qualche lungo-fiume tranqillo...

giovedì 24 giugno 2010

Istruzioni per il Museum of American Art

Leggi il post del Guggenheim.
Pare che adesso nei musei americani vada così.
Se devono allestire una nuova mostra , tolgono i capolavori per lasciare spazio ai contemporanei.
Chi mi conosce sa quanto amie apprezzi 'arte contemporanea, ma dico!
Non potrebbero allestìre questa mostre in altri spazi?
Capisco che per loro avere davanti agli occhi Hopper, Warhol o la O'Kieffe sia scontato, ma benedettoiddio,qui c'è gente che ha attraversato mezzo mondo per vedere queste opere..
Sarebbe come se loro venissero a Galleria Borghese e ai Vaticani e non trovassero Raffaello,Bernini o Michelangelo.
È vero che sui nostri musei se ne possono dire tante, ma che le opere vengano spostate per essere sostituite da altre contemporanee è difficile.
Al limite lo trovi chiuso tiè, trovi l'opera data i prestito, ma non chiusa in magazzino.
Questa cosa mi ha indisposto non poco, anzi li ha proprio fatto inca@@@re!
Era una vita che sognavo NY per vedere le opere che avevano dato inizio all'arte moderna e per la precisione da quando ragazzina avevo scoperto l'esistenza del Guggenheim attraverso i racconti di un mio professore , anche lui venuto a Ny apposta.
Ecco!
30 anni per stranirmi di brutto...e ho saltato anche lo Strawberry fields per andare a vedere la mostra di Tutankamon.
Americanata pazzesca!
Con finale su mummia finta del re ragazzino!
Forse era meglio andare ad accendere un bastoncino di incenso in memoria di John...

mercoledì 23 giugno 2010

Il Village o Celshea?

Bella storia!
Per almeno 3 giorni abbiamo vagato per questi 2 trendissimo quartieri, per cercare di coglierne le bellezze , le particolarità e soprattutto per capire cosa attrae tanto i newyorchesi tanto da pagare prezzi stratosferici per venirci ad abitare.
In effetti non è molto difficile da capire.
L'atmosfera è subito diversa, la gente sfreccia in bicicletta e il tipo di negozi e locali cambia radicalmente.
Più negozi naturalistici/biologici (anzi Organic),piccoli negozi di giovani stilisti, locali vegan, vegetariani , giapponesi e italian Style (no i soliti spaghetti/pizza,ma piuttosto bresaola,parmigiano e "arucola").
Cambiamo stile delle abitazioni. I grattacieli scompaiono per lasciare spazio a piccole abitazioni con le scalette d'accesso e le finestre che dalla strada lasciano intravedere belle case, dagli arredamenti vivaci in tranquille vie.
In un certo senso si somigliano , però devo dire che Chelsea forse ci ha colpito di più.
Saranno i suoi spazi industriali risistemati a gallerie d'arte contemporanea ( ce ne sono a decine), saranno i suoi negozi di moda particolari e i suoi locali ovunque, saranno le case ancora più belle di quelle del Village in contrasto con palazzi modernissimi di acciaio e vetro?
E poi la strepitosa ex ferrovia sopraelevata trasformata ( e aperta proprio in questi giorni) in un immenso giardino pensile, riempito di fiori e piante selvagge, con panchine e lettini di legno sui quali sdraiarsi a godersi o il sole o la brezza marina e con soluzioni architettoniche innovative e piacevoli.
Sia il Village che Chelsea sono roccaforti omosessuali.
Nel Village si nota meno e a Chelsea invece non vedi altro.
Al parchetto giochi pubblicO abbiamo incontrato genitori gay a spasso con propri bambini , ottenuti legalmente magari prendendo un utero in affitto.
Entrambi hanno fornito scenari ed ambientazioni a film e telefilm.
Dalla casa di Carrie nel Village a quella di Chelsea di Will e Grace.
Insomma decisamente bei posti dove poter vivere...
All'Apple store di Chelsea poi ,vediamo una specie di bivacco.
Centinaia di giovani a terra su giacigli o su sedie da campo con il computer sulle gambe.
Dico io :"ma che è una protesta per qualcosa?" (la solita comunista...)
"a Pà,ma che protesta...domani pomeriggio alle 7 Mettono in vendita il nuovo IPhone!!"
"??!?!?....ma erano tutti giovanissimi...io non me lo posso permettere l'IPhone! E tutti questi? Ma poi...la fila???epperchè la fila??!!"
Delle volte sono veramente tarda!


(nelle foto il nuovo giardino capolavoro di Chelsea ricavato dalla ex ferrovia sopraeleveta)

Istruzioni d'uso per il Guggenheim.

Se pensate di andare al Guggenheim e vedere tutto quello che pensate di trovare al Guggenheim vi sbagliate.
In quanto proprietari di opere importantissime e oltremodo famosissime, la fondazione Guggenheim ne fa quel che vuole, decidendo di stagione in stagione , cosa far vedere lungo le pareti della sua famosa spirale e cosa mostrare nelle sale della nuova costruzione.
Quindi diciamo che la visita a questo museo è un pò random, in base alle esigenze creative dei curatori di questo museo.
Possedendo più di 6000opere capirete che azzeccare il ciclo di Kandinsky potrebbe essere difficile, anche perchè c'è da dire che la famosa scorbutaggine dei commessi e degli addetti ai vari sportelli neworkesi l'abbiamo potuta verificare più di una volta...nessuno sa dirti un cavolo di preciso sulle varie cose che succedono nei posti dove loro stessi lavorano.
"forse si potrà vedere un Kandinsky a luglio.." ci è stato detto.
Niente di grave comunque. Abbiamo visto qualche contemporaneo niente male e ancora Picasso
Di Picasso NY in questo periodo è piena.
Dalla retrospettiva del Metropolitan al Guggenheim appunto, passando per il Moma con i suoi disegni di animali. Adesso siamo saturi di Picasso!
Oggi andiamo a cercare Hopper che a Roma non siamo riusciti a vedere.

martedì 22 giugno 2010

Nuove parole

Il nano ,quello che viaggia con noi per intenderci, qui a New York, vista la varietà infinita di idiomi, ha deciso anche lui di dare un contributo al mondo , cominciando a ti rare fuori un minimo di vocaboli con qualche senso e forse di smetterla ad asprimersi a gesti e cori muti degni del miglior Verdi.
Qui ha deciso di chiamare qualsiasi tipo di animale, dalle foche agli scoiattoli (che indisturbati si aggirano in ogni area verde)" caballa pala " che letteralmente sarebbe "cavalla Paola". Chi è venuto al nostro matrimonio può facilmente riconoscerla nel cavallo scuro di propietà dell'azienda agricola dove abbiamo fatto la cena.
Ci passiamo tutti i giorni per andare al nido e la ama alla follia.
E invece della serie: "parole che hanno un senso", adesso le scarpe le porge e vuole che gli siano messe chiamandole "scarpàattèe" (la A e la E apertissime).
Si vebbè lo so che è poco ma noi siamo orgogliosi come pochi...

Lassù,nel Bronx

Lo zoo del Bronx è quasi un continente a parte.
È sfaccitamente grande, sfacciatamente verde e i suoi animali sono sfacciatamente beati.
Incredibile a dirsi. Si riproducono che è una meraviglia...
Siamo andati fin laggiù ( è praticamente un viaggio!) per far passare un bel pomeriggio al nano e in realtà lui s'è divertito.
Qui a NY ha scoperto poi le foche (viste anche al Central park zoo) e adesso, ogni volta che le vede impazzisce, imitandone il verso a modo suo.
Dopo passeggiata per il Bronx , dove per interi isolati eravamo gli unici bianchi...forse siamo usciti un pò dagli itinerari turistici , però abbiamo visto qualcosa di autentico.
Bambini che giocavano a basket nei capetti sotto casa, gente seduta in piccoli giardinetti a suon di musica caraibica e ragazzetti con cappelletti e maglietta bianca (quasi tutti, ci sarà stato un motivo?)che asoltavano hip-hop , nel posto proprio dove l' hip-hop è nato.
Sembrava quasi uno stereotipo eppure così era.
Il viaggio di ritorno verso il centro infinito...una cosa come 20 fermate x arrivare a Washinton square per vedere delle partite di scacchi.
Però la piazza era in rifacimento.
Per cenare ho scovato un biomarket strepitoso...di tutto, pronto e non e ho mangiato un tofu devo dire memorabile.
Lo so mi acContento di poco!
E devo aggiungere che abbiamo anche mangiato il primo cocomero..qui a NY.
Però era biologico eh!

(la"home of miracles" nel bronx )

lunedì 21 giugno 2010

Poi metterò le foto...

La sera crolliamo e le fot non riusciamo a scaricarle.
Il risultato è che abbiamo già 2 schede piene.
Oggi doveroso pellegrinaggio a Ground zero.
Io che non ci ero mai stata, ho visto un buco , dei lavori in corso e un paesaggio visto e rivisto alla tv.
Carlo che ci era stato , anche sopra, ha visto invece l'assenza di qualcosa di imponente che si ricordava.
Al memorial non siamo entrati. Spero sia a scopi benefici la vendita di orsacchiotti e mug con sopra stampata l'icona del 11 settembre.
Camminando per le strade del Greenwich village, mentre ci dirigevamo alla ricerca della famosa libreria Strand (vantano di avere 18 miglia di libri), sono entrata in un super per un pò di acqua e ohhhhhhhhh! Meraviglia! Gli omeopatici venduti sugli scaffali , a un prezzo ragionevole e (rullo di taburi) con la posologia stampata! E all'improvviso non ti senti un'illegale madre degenere a curare i figli con tali orrendi rimedi.
Ho comprato varie cose con Carlo che mi guardava male.
Per cena alla fine non abbiamo resistito..pizza!
Era buona veramente.
L'unica cosa che mi perplimeva un pò era il pizzetaio in camicia perfettamente stirata e abbottonata, nemmeno le maniche arrotolate.
Fotografato!

(ed ecco la foto....)

domenica 20 giugno 2010

Narcotizzato

C'è un refuso. Avevo scritto ieri che avevamo corso al Moma.
In realtà ieri avevamo corso al Metropolitan.
Per fortuna.
Per non togliere nulla al Metropolitan, il MOMA è più figo!
O forse sarà che finalmente lo abbiamo abbattuto (forse gli ascensori del Rockerfeller center hanno contribuito) e LUI ha dormito 3 ore di fila e noi ce lo siamo stra-goduto? Ho anche realizzato un mini reportage fotografico, infatuata come ero dalla mostra retrospettiva di Cartier-Bresson del sesto piano...
E la sera cena in un ristorante trendissimo di Hell's kitchen , con fila per mangiare,ambientazione simil mattatoio e musica bella rock in sottofondo.
Li il nano si è decisamente eccitato , ballando in piedi sul divanetto e mostrando a tutti la cotoletta di pollo che stava mangiando. Ogni tanto si abbassava per prendere una patatina e poi ricominciava. Per fortuna così facendo si sbrigano a servirci e a buttarci fuori nel giro di mezz'ora dai locali!

(io davanti a Warhol, non poteva mancare la foto!)

sabato 19 giugno 2010

Chi di voi ha contribuito con l'acquisto dei citypass,sappia che essi stanno svolgendo la loro funzione a pieno.
Come ovviamente gli abbonamenti della metro. Ci siamo persi solo una volta finora e nemmeno gravemente!
Ieri visita al Metropolitan. O meglio, ieri corsa dentro il Metropolitan.
Avevamo pensato questo:
"portiamo il nano allo zoo, lo stanchiamo esponendolo a svariati stimoli, lo lasciamo correre e socializzare con bambini del luogo che così impara anche qualche idioma locale che non ci sta male (e infatti ha conosciuto Sam Italo/afroamericano,ma la madre parlava italiano e non vale),lo nutriamo con carboidrati un pò pesanti così quando sfinito si addormenta noi schizziamo prima al MEtropolitan e poi al Gugghenaim".
E difatti così è successo. Fino alla seconda sala dell'arte dell'Oceania(che a saperlo avremmo anche saltato).
Appena messo piede nella sezione di Arte Moderna e appena intravisto il nostro amato Hopper si è svegliato!
I dettagli di come il resto della visita si sia svolto ve li risparmio...
In realtà noi sospettiamo che si sia molto divertito LUi e che anzi sia molto attratto dall'arte nelle sue varie forme.
Si è anche messo a ballare nella caffetteria del museo.
Il guardiano della sala di Mirò forse ha un pò tremato quando lo ha visto dirigersi con la banana in mano verso un dipinto che arrivava giusto giusto alla sua altezza , però gli strilli di gioia sottolineati dall'urlo "cabaja pala" davanti alle statuine di Degas di cavalli ,avrebbero reso felice anche l'autore stesso.
Ad un certo punto ci siamo ricordati di essere in quello che dovrebbe somigliare ad un viaggio di nozze...ci è preso un pò di sconforto.
Ovviamente il Guggenahim non l'abbiamo visto.
Oggi riprovamo..
Saluti

(nella foto Carlo  che tiene fermo a forzai nano dietro Degas)

When Harry Met Sally

Cercare di vedere new york con occhi disincantati,con senso critico e con curiosità. Questo era quello che intenzionalmente mi ero prefissata.
Impossibile,almeno per me.
Forse a Carlo andrà meglio,ma per me,adoratrice di sit-com, che avrò visto non so più quanti film aventi come immensa scenografia questa città e che amo incondizionatamente Woody Allen, ecco,sinceramente è un pò difficile per esempio,non alzare gli occhi per cercare il palazzo rosso ad angolo di Will e Grace...
Volevo non pensare che i pinguini dello zoo fossero organizzati in bande e che alla chiusura cercassero di manomettere la macchinetta del pop con,ma era quasi impossibile.
Come avrei voluto non pensare che il museo di scienze naturali nella notte prendesse vita(ma quello lo pensavano tutti , anche Carlo).
Camminando per il Upper West Side e vedendo che ci sono ancora le case in mattoni Rossi con le scale di emergenza, sentivo la musica di Leonard Bernstein e vedevo Tony cantare "Maria" l n i appeso.
E poi continui flash che ripescano in almeno 30anni di dati televisivi/cinematografici.
Il laghetto di Central Park,quello che si ghiaccia d'inverno e che puntualmente da Fred Asteire in poi , in almeno un film su 2 , diventa luogo d'incontro e scenografia ideale per un primo bacio.
Io vorrei non rimanere colpita dalla vista dei poliziotti che tirano del nastro giallo per isolare una zona , vorrei non pensare che stanno per arrivare i CSINY (o le mitiche Cagney e Lacey di quando ero ragazzina).
Avete poi presente le casette del Queens? Quelle dove vivono i protagonisti di rumorose e affollate famiglie, le cui battute sono sottolineate da finte risate?
Bhè,il nostro albergo ne ha alcuni esempi nei dintorni!
ecco,sappiate che sto vivendo in mezzo a link che schiavizzano la mia mente, provata non poco dalla stanchezza e dal nano super eccitato.
E non sto nemmeno a dirvi di quando penso a Sex in the City...quello cerco in tutti i modi di contrastarlo, troppo scontato.
Piuttosto direi che passare sotto il Dakota Palace (Rosemarie's Baby)o il Plaza Hotel è stato cinematograficamente appagante.
Malgrado Carlo sia meno "inquinato" rispetto a me e oltretutto non neofita di questa città, io lo so per certo che ogni tanto alza gli occhi per vedere se l'uomo ragno sta sfrecciando tra i grattacieli.

(nel West Side tante case hanno ancora le scale di emergenza , come quelle del Musical)

venerdì 18 giugno 2010

Aria incondizionata

Nel senso che non esiste per gli abitanti di questa terra una sola condizione per spengerla o quantomeno abbassarla.
No!
Aria condizionata al massimo ,sempre e ovunque.
Sulla metro , nei negozi , nei musei ,nei ristoranti, in albergo , nel taxi.
Ora , chi mi conosce bene, sa che ci sono 2 cose che non sopporto:
1 il freddo ai piedi e alle braccia;
2 l’acqua fredda.
Cosa pensate che succeda qui in terra straniera?
Aria  gelida ovunque  e mega bicchierone strabordante ghiaccio non appena ti siedi per mangiare…e ho capito perché la chiroterapia e l'osteopatia vengono da qui!.
Notte!

giovedì 17 giugno 2010

arrivati!

viaggio quasi infinito!
in realtà erano solo 8 ore di volo , tranquillissimo per giunta.
solo che per chi ha un bambino possono diventare 16 ore di agonia. i nostri vicini che le han fatte dormendo , hanno ricevuto a loro insaputa pensieri per niente pacifici , anzi piuttosto belligeranti.
Carlo avrà fatto qualche ventina di volte l'aereo su e giù , perchè Ian , scopertosi papàdipendente , voleva solo lui ed andava mendicando tra i passeggeri biscottini e carezze.
non che con questo io sia riuscita a riposare.
appena arrivati ci siamo fatti accalappiare da un taxista abusivo che si è offerto di portarci in albergo per soli 55 dollari (in realtà sospettiamo che la cifra sia praticamente identica a quelli legali!).
però è stato più fico. innanzi tutto perchè lui era un fico. un afroamericano colpito da orgoglio obamesco, vestito benissimo e gentile (e qualcuno aggiungerebbe anche perfettamente abbronzato!)
macchinone alto , grosso , nero , luccicante, interni in pelle , finestrini oscurati e aria condizionata a palla.
mi sono sentita "arrivata a new york" quando la sua radio (sintonizzato su qualcosa di simile alle nostre radio soft) ha trasmesso una canzone dei bee gees della "febbre del sabato sera"http://www.youtube.com/watch?v=KcQrJcCAo2U. wow! come mi sono sentita newyorkese!
poi per vincere il tremendo jat lag che ci stava colpendo abbiamo girato per il quartiere , long island, pieno di casette piccole , dall'aspetto o lezioso e confettato o inquietante.
vie di mezzo non ce n'erano.
per cena abbiamo optato per un classico hamburger al colesterolo, pure per quel poverino di nostro figlio, il quale forse non aveva mai nemmeno assaggiato una carne così condita e carica di ormoni e antibiotici.
off course...ormai è andata!
e meno male che io a casa compro solo biologico...sospetto che questo sia solo l'inizio!

martedì 15 giugno 2010

devo fare un elenco!
l'elenco di tutto quello che è andato storto in questo matrimonio..troppe cose per ignorarle e troppo per pensare che non sia tutto frutto di qualcosa di voluto dall'alto , da un karma, da un disegno cosmico, da una sfiga cosmica forse!
se partiamo da un anno fa, perchè tanto c'è voluto per avere le carte per sposarci , la vedo come qualcosa di già stabilito in partenza, anzi come qualcosa già da catalogare sotto la voce :
"mission impossible".
ovviamente per un buco nero del sistema sia io che Carlo risultavamo ancora sposati e la sua ex moglie sposata a roma con lui e ad ardea con un altro.....
un anno di carte da bollo , soldi ad avvocati e svariati viaggi in tribunale.
pensavo che la cosa fosse risolta li , ma non avevo idea.
elenco:
porto a sistemare il vestito e lo rovinano;
lo porto ad aggiustare e viene aggiustato ma è coperto di macchie d'olio;
lo porto a lavare e si scoloriscono tutte le perline arancioni (diventano rosa pallido);
i fiori per il mio bouquet la mattina di lunedì muoiono in gruppo;
mi si spaccano inspiegabilmente vasetti, scoppiano palloncini e distruggo un piatto in mano a Cristiano con un colpo netto ;
finiscono cose dritte, dritte, dentro il tubo di scarico del lavandino;
le peonie le ricomprano...però chiuse!;
perdo le chiavi di casa per tutto il giorno , quindi mi chiudo fuori casa senza chiavi della macchina a 15 minuti dalla cerimonia;
i palloncini con un colpo di vento si ingarbugliano tra loro in modo da impedire qualsiasi lancio in aria futuro;
dimentico il telefono nella macchina sotto casa lasciata aperta e incustodita;
mio figlio, quello grande , sul piazzale antistante la sala matrimoni ci lascia mezzo ginocchio e guadagna 10 punti al pronto soccorso durante la partita italia-paraguay. quindi potrebbero aver fatto di tutto durante i medicamenti;
nel travaso festa-ospedale impegno una amica e 2 cugine che rivedrò solo in tarda serata;
il figlio della mia testimone alla festa cade e batte la testa...nuovamente sangue;
mio figlio decide di lasciare le ultime volontà durante la festa, si fa coprire con coperte di lana con 40 gradi ,dicendo che anche che la musica jazz che i miei amici stavano suonando ha contribuito ad aumentare il suo melessere;
il tipo del ristorante si è scordato dei 4 kg di ciliegie che gli avevo portato , ma questo è nulla in confronto al resto....
alla faccia di tutto , oggi siamo felici!

giovedì 10 giugno 2010

Cara Capa

Dedicato alla mia amica brava , bella , simpatica e dolcissima....
Grazie!! Hai reso materia una semplice idea.
Grazie Fran!
(state vedendo l'anteprima esclusivissima della fede realizzata per me dalla mia grande amica Francesca)

lunedì 7 giugno 2010

Ritocchi sbagliati

ovviamente problemi con il mio vestito...e poteva andare tutto liscio?

venerdì 4 giugno 2010

Alla fine...

Alla fine la camicia l'ho comprata io...

mercoledì 2 giugno 2010

Manca la flora!

niente camicia ancora...si sposerà in canottiera a righine!
nell'organizzazione totale mi sono resa conto di aver totalemente rimosso i fiori.
per la festa e per me...ci dovrò pensare mi sa...