mercoledì 31 agosto 2011

Back Home (tanto per ricordarmi che devo studiare inglese)

Il ritorno è stato lunghissimo!
Questa volta abbiamo battuto il record familiare. 26 ore!
Ci siamo fermati a dormire a Bologna. Ok, fin qui tutto previsto.
La mattina passeggiata per la città e qui già eravamo fuori programma.
Un buonissimo pezzo di pizza sotto i portici, un giro alla libreria "Giannino Stoppani", che da quando ha chiuso a Roma è nà tristezza,  caffè,  ricerca del parcheggio perso (ovviamente uno sotterraneo, perchè in macchina c'era sempre la micia) e via di nuovo verso l'autostrada con la prospettiva di essere per le 16,00 a casa.
Ma siccome la A1 è un'innata esibizionista,  abbiamo beccato la coda da 6 km.
Nell'altra carreggiata era di 10 km, quindi a noi è andata meglio.
Ci siamo rifiutati di passare il tempo in coda e così siamo usciti, per attraversare in modo alquanto tortuoso la campagna toscana e per scoprire che Arezzo distava (via statale), esattamente il tempo della coda.
Vabbè, meglio che stare fermi.
All'autogrill abbiamo poi fatto razzolare figli e gatta al guinzaglio (è veramente brava), attirando così le attenzioni di bambini, gattare e signorine con gridolino incorporato (iiihhhhhhh, che caaaariiiinaaaaa!!! una gattina al guinzaglioooooo!!!).
E lei li a raccogliere coccole come una star felina consumata.
Insomma, a casa non c'eravamo prima delle 22.00.
Niente surgelatori sbrinati questa volta. Li avevo comunque lasciati vuoti.
Il balcone però era in uno stato pietoso.
In effetti non annaffiare le piante per circa un mese può portare a delle conseguenze.
Oggi ci sono vasi vuoti e un sacco della spazzatura pieno.
Niente più basilico, erbe aromatiche , lavanda, edera, gelsomino e ortensia.
Ha resistito solo un photos e una patata americana cimata. Sarebbe da studiare le loro capacità di adattamento...
La lavatrice viaggia senza sosta da stanotte.
Il gattone Trilli è stato ripreso dalla pensione , devo dire con sua malcelata riluttanza nel seguirmi.
"Ormai",  mi ha miagolato , "sto bene qui. Sono coccolato , spazzolato e nutrito. Io a casa dalla micia pazza , dall'adolescente che mi occupa il divano e dal nano urlante non ci torno!"
Alla fine l'ho messo nel trasportino calandolo dentro. Per tutto il viaggio ha miagolato letteralmente urlando,  esprimendo tutta la sua contrarietà.
Sono ore che non lo vedo. Sarà andato a nascondersi in uno di quei suoi nascondigli di cui noi tutti ignoriamo l'ubicazione.


lunedì 29 agosto 2011

Il lardo e la valle

Amo il lardo di Arnad!
Lo amo sul pane scuro caldo, con miele e castagne.
Amo quel suo colore bianco rosato, il suo arrendersi al calore e l'aroma di ginepro e rosmarino.
Lo mangerei ogni giorno, non tanto, una fettina a pasto come rituale delizioso.
Quando mi avanza l'ultimo pezzettino lo metto nel minestrone. Del lardo di Arnaud non si butta niente.
Viene prodotto in valle, ad Arnad appunto, ma al contrario della fontina ( di cui anche potrei parlare a lungo), non viene esportato oltre Pont Saint Martin.
Io non so bene la differenza tra questo lardo e quello di Colonnata, sicuramente la lavorazione e il riposo, ma il gusto cambia sostanzialmente.
Prima era quello il mio lardo preferito.
Poi sul mio cammino ho incontrato nell'ordine: l'homo, la Valle d'Aosta e un tagliere di affettati tra cui si è fatto largo il lardo.
E per quello di Colonnata non c'è stata più partita.
Ieri finalmente sono riuscita a sbarcare alla Fetha dou Lar di Arnad.
In effetti se l'è combattuta con la festa del cioccolato della Tuille, ma alla fine, dopo una camminata di 3 ore e oltre, il lardo ha vinto.
Consultando i programmi delle due sagre, abbiamo visto che a quella del cioccolato erano più aperti e avanti perchè serivano,tra le altre cose, lardo e cioccolata insieme. Però la Tuille è un rinomato posto di vacanza molto fighetto, quindi ci stava tutto.
Ad Arnad invece non c'era spazio per questo genere di femminerie.
Il lardo è lardo e viene festeggiato nella sua essenza, assolutamente privo di strane contaminazioni al limite annaffiato di vino e accompagnato da tome varie, castagne e burro. Stop.
Comunque prima noi (NOI come coppia intendo, quel concetto che ormai è qualcosa più simile ad un ricordo pallido e sfumato) ad Arnad ci andavamo ad arrampicare e solo dopo, semmai, ci toccava il Lar.
Vabbè, nella vita ci sono cambiamenti e svolte...
Oggi come sempre, ho salutato questa terra con il solito gesto. L'ultimo che faccio prima di uscire dalla valle.
Ho comprato il lardo all'ultimo posto possibile per acquistarlo e non mi sono voltata a guardare lo skyline delle montagne, altrimenti sto male.
Domani saremo a Roma.





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Location:Via del Gomito,Bologna,Italia

venerdì 26 agosto 2011

Lo chalet assassino ( qualcosa degno di Stephen King)

E mi sembrava strano!
Per qualche giorno ho pensato di essere in vacanza.
Passeggiate, sentieri silenziosi, marmotta watching, taglieri di moccetta,lardo,miele e casatgne, l'adolescente piegato al volere della montagna e la famiglia finalmente runita senza stress da lavoro e città...
Poi un giorno di pioggierella e noi che guardiamo il vecchio chalet nel bosco con aria compassionevole, consapevoli che non possa bastare tagliare l'erba e fare progetti su come e quando finire l'appartamento sotto in sospeso da anni.
Mai guardare uno chalet di 30 anni con aria compassionevole, lui se ne approfitterà e sarà la fine.
Ti farà scontare anni e anni di trascuratezza e di uso indiscriminato, ti farà scontare il sovraccarico causato da cene con amici, sconterai tutte le volte che ti sei scordato di passare l'olio protettivo, di ispezionare le tubature e pulire le grondaie.
LUI ha resistito anni in stato di catalessi, dandoti la sensazione di essere autorigenerante e indelebile al tempo e alle intemperie, solo per questo momento.
Il momento in cui lo guarderai e dirai: "oggi mi dedico ad un pò di lavoretti, è tanto che non faccio niente per questa casa, che ne dici amore?"
Lo chalet sa benissimo che su tutte le altre mogli dell'homo non poteva fare affidamento. Ha capito subito invece che a me poteva sfruttarmi e spremermi come un limone.
Per troppo tempo nel silenzio della notte ho progettato come avrei potuto sistemare qui e rimettere a posto di la. Ha sentito il mio organo preposto al bricolage lavorare e ha annusato la mia manualità, nonchè la mia idiozia e ha goduto nel sentirmi rispondere: "ma certo amore...che sarà mai? Lo sai che mi piace fare queste cose. Per un giorno..."
Noi ci immaginavamo scene tipo film americano (sempre stì cazzo di film americani che ci hanno mutato la visione della vita e falsato le aspettative per sempre), lui che rimette su una staccionata, spennella qualche cosa e lei che sistema le aiuole.
In effetti un paio di mie aiuole ci sarebbero pure. Il problema è che quelli che hanno tagliato l'erba se ne sono fregati degli avvisi e hanno falciato via gran parte delle erbe aromatiche e raso al suolo il mio giardino alpino. Quindi in attesa di veder rispuntare qualche getto dal terreno, mi sono ingenuamente messa a risistemare il bagno che lo avevo sul gozzo da anni; l'homo invece ha gestito le pratiche: "titolare d'impresa edile per parere sullo stato dello chalet" e " vedo di chiudere quel nido di formiche".
Il bagno sembrava una morbida causa.
Tolgo stè stecche e la plastichina di rifinitura da intorno la vasca, smuffo, pulisco e ripasso il silicone bianco antimuffa per bene. Un paio di ore ed è fatta. Ovviamentemancoperuncavolo!
Togliendo e grattando ho scoperto che sotto la plastichetta protettiva c'era del bel legno e a quel punto invece di fuggire a gambe levate da tutto quello che ne poteva conseguire mi ci sono ficcata con tutte le scarpe, lanciandomi in una ristrutturazione in piena regola, con tanto di pannello decorativo/funzionale che sto ancora preparando, siamo così a circa 3 giorni di lavoro ancora non concluso.
A l'homo è andata peggio.
L'impresario (qui chiamano così il titolare di un impresa edile, ignari del fatto che i non valdostani ogni volta si chiedano in che ramo del mondo dello spettacolo esso possa collocarti), ha fatto un diagnosi impietosa, prevedendo crolli e catastrofi se non ci fossimo affidati a lui per la modica somma di circa 20.000 eurini, mentre l'ingegnere garbato e senza traccia di R ci ha fatto una diagnosi più soft (niente crolli per ora) ma interventi al più presto. Si è parlato di iniezioni di resina, anzi di "vesine" e di "intevventi sul muvo di contenimento che affonda nella tevva, facendo pvima dei cavotaggi". Il suo preventivo non ci è ancora pervenuto.
Ma il bello è venuto dopo, quando "provo a vedere SE PER CASO ESCE QUALCHE FORMICA, spruzzo qui un pò di insetticida..."
Il QUI sarebbe stata la nostra camera da letto, dove avevamo sentito cedere un pò il pavimento in un punto e uscire ogni volta 2/3 formiche, però belle grosse (a volte ce ne siamo anche riporate qualcuna a roma).
Lui spuzza, io lavoro nel bagno, l'adolescene in delirio da compiti e il nano schiaffato strategicamente su cartone.
Lui dice: "ne è uscita qualcuna, abbastanza direi...però nemmeno troppe. Si vede che non era un nido grande. Dopo ne spruzzo un altro pò..."
Io vado a lavare un pennello alla fontana giù, alzo gli occhi e vedo il lato della casa letteralemente nero e brulicante.
Migliaia di formiche impazzite che cercavano di fuggire, alcune cercavano di rientrare, altre con uova in groppa, molte morivano in in attimo, fuchi stupidi che essendo solo fecondatori non sapevano nemmeno perchè dovevano fuggire, operaie, sentinelle, guerriere, un mare di formiche grandi e nere allo sbando. Avevamo trovato l'ingresso del nido.
Una scena che aveva il sapore di un post guerra nucleare...
Uno strazio immenso e tristissimo soprattutto per l'homo che nel suo cammino di vita, ha abbracciato da tempo filosofie e approcci di totale pace e tolleranza.
Lui che quando viveva a Palermo condivideva il bagno con una zanzara.
Lui che dice di essere immune alle punture perchè non uccide mai nessun essere dotato di ali e pungiglione e che da anni studia l'organizzazione delle formiche e sogna di possedere un formicaio tutto suo.
Quando ci era sembrato possibile che il più fosse uscito,abbiamo espolrato quel "vuoto" sotto il pavimento.
La suocera anni fa aveva fatto ricoprire il pavimento originale di legno con un laminato simil legno.
Alzato quello non potete capire cosa c'era sotto, anzi cosa non c'era.
Non c'era più niente. Pavimento, travi, isolante, tutto ridotto in segatura.
Poi ci siamo informati leggendo un pò tutto quello che abbiamo trovato in rete.
Siamo risaliti alla razza, formica carpentiere.
Con le mandibole mangia il legno e poi lo risputa sotto forma di segatura e si costriuisce così il nido, distruggendo case, alberi, travi e palizzate.
Appena riesco allego delle foto.
Insomma, sono 3 giorni che lo chalet pretende di essere disinfestato.
Noi in pratica abbiamo mandato giù chili di insetticida, non abbiamo più una camera da letto, dormiamo accampati con il materasso a terra nell'altra unica stanza e abbiamo formiche scampate alla carneficina che si aggirano per casa disperse.
La prima notte l'homo ha dormito con una cucchiarella in mano e in automatico, durante uno strano dormiveglia, abbatteva formiche fregandosene ormai di qualsiasi filosofia zen di pacifica convivenza.
Io mi sono raggomitolata sul diavano ermeticamente chiusa nella trapunta, il nano durante la giornata andava in giro con il martello a schiacciare formiche e l'adolescente si è chiuso " nei miei appartamenti" con nintendo, fumetti e micia, lamentandosi di come " questa vecchia casa" dia solo problemi.
Per riempire la voragine abbiamo impigato altri 2 giorni e svariati chili di malta e autolivellante nonchè vari tubi di poliuretano espanso, materiale che io adoro.
Nel frattempo, siccome lo chalet non era pago della vendetta, sono stati messi in piedi altri 2 micro cantieri.
Palizzate e grondaie.
La prima cosa è in sospeso causa pioggia e la seconda pure sempre per lo stesso motivo.
È stato anche assoldato un operaio per aiuare l'homo nei compiti più pesanti e l'adoelscente si è divertito ad andare nel bosco a reperire i tronchi per le palizzate. Ovviamente sotto ricompensa.
Domani mattina presto l'operaio sarà qui per esaurire gli ultimi riti votivi in onore dello chalet, dove il sangue versato in suo onore sarà solo quello del nostro portafogli.
Con quello che ci sta costando ci venivano almeno 2 settimane di pensione completa per 4.
Speriamo solo che ora per qualche anno lo chalet sia sazio.
Sono sicura che almeno 2/3 mie care amiche, alla lettura di questo post, avranno un attacco di panico ;)))))












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domenica 14 agosto 2011

Freedom

Il ghiro è tornato in libertà. L'abbiamo liberato ieri notte. Volevamo riprendere l'avento, rifocillarlo per l'ultima volta e salutarlo per bene, invece l'ingrato appena abbiamo aperto la scatola ci ha guardato con gli occhi a bottoncino neri neri e lucidi, ha spiccato un salto e meglio di un free climbing si è aggrappato al muretto delle scalette ed è fuggito nel bosco.
Io sono rimasta con il mio pugno di noci sgusciate in mano e l'ho tirato tristemente verso il bosco come certi popoli fanno con la terra natia quando un parente la lascia per emigrare, l'homo con la videocamera ancora da sguainare.
Comunque, avendolo intravisto nella mezzaluce, giurerei che fosse un pò ingrassato e sicuramente con un bel pelo, che avrà avuto modo di risistemarsi in 4 giorni di cure protettive a nostre spese.
Oggi in melanconico scrutamento verso il bosco ho però intercettato uno scoiattolo bellissimo. Marrone scuro, con una coda strepitosa.
Allora dopo sono andata a vedere sotto l'albero dove l'avevo avvistato e ho scoperto essere un suo avanposto, da dove sicuramente ci controlla sgranocchaindo pigne verdi, vista la quantità di residui rosicchiati
Vista diretta sullo chalet, tanto per vedere quando sgrulliamo la tovaglia o buttiamo biscotti e pane.
E siccome ci avanzavano noci e nocciole, io e il nano ne abbiamo messo un mucchietto sotto l'albero.
Domani mattina andiamo a vedere se ha gradito.


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sabato 13 agosto 2011

1999

Chi sarà il 2000* lettore?
Fate attenzione...Il prossimo che si collega me lo faccia sapere...merita un post premio!
Grazzzzie

venerdì 12 agosto 2011

Crunch crunch crunch

E siccome ha passato brillantemente la notte, sgranocchiando fette biscottate, mela e mezzo fico secco, oggi sono andata a comprargli le noci. Un misto di noci, noci pecam e nocciole...
Gli ho cambiato scatola con una più grande e gli ho messo dei tovaglioli di carta che, a detta dei racconti di cui sopra, pare gradiscano molto ( ma anche i tortellini secchi, il latte e i biscotti ripieni mi si dice).
In giornata ho aperto la scatola per sbirciare e ho pensato fosse morto.
Al secondo colpetto si è risvegliato e mi ha guardato con un occhio ( quando si dice dormire come un ghiro!) e io mi sono sciolta di tenerezza...direi che sono sulla buona strada per rincoglionirmi dietro un ghiro di nemmeno 60 gr.
Anche perchè finalmente ora, il mio accumulare biscottini in modo compulsivo, sembra abbia preso un senso.
Erano per il letargo!
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giovedì 11 agosto 2011

E ci mancava solo il ghiro


Oggi si è aggiunto alla ingombrante e già troppo ingombrata famiglia un ghiro.
È sbucato da non si sa dove nel mezzo del pomeriggio, tutto biascicato da chissà quale predatore, intontito dalla luce e terrorizzato dalle urla di entusiasmo del nano e dell'adolescente.
Adesso risiede nella scatola del microscopio digitale dell'adolescente ( regalo di compleanno), con acqua e fetta biscottata.
Ha bevuto tantissimo e anche sgranocchiato qualcosa.
È buffissimo. Musetto a punta, mascherina bianca e orecchie appuntite modello pipistrello.
Ora il dubbio etico.
Lo liberiamo subito, lasciando che madre natura faccia il suo percorso?
Come i documentaristi che lasciano morire chi deve morire e lasciano predare chi deve essere predato, per non interferire?
Oppure lo teniamo, lo rifocilliamo e lo liberiamo tra un pò?
Tra l'altro, non lo avevo detto, è piccolissimo.
Qui nella parte di famiglia valdostana c'è anche chi un ghiro se l'è tenuto in casa per anni e quindi per noi il ghiro, attraverso i racconti delle sue gesta, nel nostro immaginario, è divenato quasi un animale domestico.
Io più di due giorni non vado comunque.
Un pò perchè mi ci manca solo lui e un pò perchè va a finire che ci affezioniamo e lo rendiamo schiavo delle noci già sgusciate.
Quindi consigli? Notizie sui ghiri?
Si non mi dite che dorme come un ghiro perchè questo lo so...


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lunedì 8 agosto 2011

Cavalieri, pirati e parmigiano.

Qui nella piccola casa nel bosco, la giornata passa tranquilla...ehm. Passa e basta diciamo.
La gattina, siccome cieca da un occhio, da la caccia all'ombra delle falene. Le falene ringraziano.
Il nano è sempre gasato, forse per via dell'altitutidine.
È orgogliosissimo delle sue nuove scarpette da trekking, vuole fare pipì solo "nell'ebba" e continua a credersi un pirata ( in questo caso inspiegabilmente in trasferta dai 7 mari alla montagna), brandendo qualsiasi cosa come fosse una " ppada".
Il problema è che quasi sempre ci rimette la piccola Luna.
Per tutto il giorno lei è oggetto di pericolose attenzioni e continue fissazioni.
Quindi la giornata va avanti con: "giù,metti giù la micia!" urlato un pò da tutti, (se lo dice anche da solo) e con miagolii allarmati.
Ovviamente questo gioco pericoloso è venuto fuori dalle ridotte dimensioni della casetta, perchè a Roma , dopo un periodo di fissazione, avevano preso ad ignorarsi.
Lei però lo cerca in continuazione, segno che in fin dei conti bambino chiama bambino e alla fine essere trasportata ovunque quasi appesa modello straccetto forse le piace.
Solo che ad un certo punto oggi non si sentivano più. Complici e sornioni, se ne stavano sotto il tavolo a mangiare parmigiano grattuggiato dalla busta. Il nano ne prendeva pizzicate e lei raccattava tutto il caduto.
L'adolescente è alle prese con un libro da leggere durante l'estate.
Adesso eviterei di tirare giù una polemica con le professoresse delle medie che testardamente continuano a dare i compiti per l'estate, costringendo le famiglie ad estenuanti tira e molla, farciti di minacce e ricatti, quindi evito con malcelata contrarietà.
Ma se compiti vogliono dare, potrebbero almeno considerare l'ipotesi di dare qualcosa di stimolante e meno noiso?
No.Il romanzo epico.
Secondo me in seconda media non ti fai prendere molto dall'Ivanhoe.
Come Dio vuole, comunque, lo sta leggendo.
E noi li a dirgli: " vedrai, adesso cominciano a duellare, vedrai ci sono i tornei tra cavalieri, quelli che ti piacciono tanto, li collezioni anche i cavalieri no? Parla di Re Giovanni e di Riccardo Cuor di Leone , quelli di Robin Wood!".
Ma Ivanhoe è momentaneamente ancora molto lento, diciamo che è un pò diesel e alla pagina 60 siamo ancora al prologo.
L'adolescente oggi, tanto per troncare sul nascere il mio ennesimo finto tono entusiastico riguardo la storia di questo cavaliere diseredato, ha detto:
" vabbe, comunque Ivanhoe è il ramake di Excalibur..."








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Location:Corso Saint-Martin-de-Corléans,Aosta,Italia

domenica 7 agosto 2011

Viaggio in salita

"io ho fame quando ci fermiamo?"
"vojio manineeeee!!!"
"Miao!"
"Mamma? Lo vedi nano che tra i calci al trasportino?"

"hai letto anche tu la situaz...?"
"Miao!"
"mammaaaa lui m'ha datto chiaffooooo!"
"Miao!"
"uffaaaa...mi fa male la testa perchè non so dove poggiare il cuscino"
"vojio vedee uinnipù"

"no, infatti , hai sentit..."
"Miao!"
"ma io non voglio vedere winnie pooh! È roba da piccoli. Uffa..."
"Miao!"

"si, mi piacerebbe andar..."
" io? Cosa? Devo leggere il libro?"
"vojio manineeee di papà"
"Miao!"
"noooo!!! Papa no ggguida!..mamma ggguida! Io vojio manine di papà!"
"non so proprio perchè leggere in macchina mi fa venire il mal d'auto e invece giocare con la nintendo no...."
"Miao!"
"ho letto l'ultimo libr..."
"mammaaaaa vojio il succo di meaaaa!"
"io ho sonno..uffa! Non riesco a dormire!"
"Miao!"
"che poi sarebbe bello se andassim..."
"guadda! guadda! I camoinneee! Guaddda! Il ticottero! Mamma! Guadda! Il ccelllo!""
"Miao!"
"quando ci fermiamo a dormire?"
"hai sentito? Oggi in parlament..."
"mammaaaa, ccciucccioooo, ccciuccccccioo!!"
"Miao!"
"mammaaaaa. Vojio acqua!"
"nanoooo! Smettila di dare calci al trasportino! Mammaaaa, lo vediiii?"
"infatti, dovremmo fare quell..."
"Miao!"
"bhè? Cosa c'e di strano? Ho solo detto che ho lasciato a casa tutti i compiti di geometria perchè ho perso il libro..."
"dov' è la mia ppada da piata? Vojio la ppada da piata!"
"ho fame! Quando ci fermiamo a mangiare e a dormire?"
"ti ricordi di quand..."
"Miao!"

La famiglia è ripartita.
Questa volta tutti insieme, verso le montagne, le uniche montagne che l'homo riesce a cosiderare Montagna con la M maiuscola, alla volta della minuscola casetta nel bosco.
La macchina carica in modo imbarazzante ,al seguito anche la nostra gattina Luna, ragazzini sempre svegli e rompiscatole al massimo possibile e noi che non riuscivamo nemmeno a scambiare due parole.
Avete presente quante ore ci vogliono per arrivare alle montagne lassù, lassù?
In quel piccolo territorio chiamato Valle d'Aosta?
Ecco , circa 8 se sei una coppia senza figli che si fa tutta una tirata, 10 se hai un solo bambino che si accoccola dietro e fai qualche sosta, 21 se hai un figlio adolescente, un nano di 3 anni e una gattina di 3 mesi, la quale si è comportata di gran lunga meglio di tutti noi.
Comunque siamo arrivati...

mercoledì 3 agosto 2011

Gli adolescenti puzzano

E' una certezza, un dogma, qualcosa su cui puoi contare...
Sono gli ormoni dicono.
Si vabbè gli ormoni , ma il problema è che non si lavano.
Diciamo questo.
I piccoli maschi sono sempre , da quando nascono, restii al bagno. L'abluzione è qualcosa che non comprendono quasi quanto il portare le proprie mutande e calzini verso un cesto dei panni.
Man mano che crescono tenti di plasmarli e di educarli alla nobile arte del lavarsi, ma quelli, tosti, resistono.
Ad un certo punto ti illudi pure di avercela fatta , perchè almeno fino ad una certa età influisce non poco l'obbligo dettato dall' ubbidienza verso la mamma.
Quando scatta la fase "ribellione adolescenziale" è finita.
La frequenza della doccia diventa libero arbitrio dell'adolescente , che si andrà a ficcare sotto il getto solo dopo ripetute minacce e drastiche prese di posizione.
Ma è dura.
Oggi ho lasciato il tempo di un caffè l'adolescente e amichetto in macchina. Che vuoi spendere di tempo per un caffè? 5 minuti? Meno, 3/4...Torno, apro la macchina, camera a gas.
Un misto di ascelle, piedi e altri fluidi corporei non ben definiti.
"ragazzi...ma vi siete lavati? sentite che puzza...!!"
Ovvia risposta dei due : " quale puzza? noi non sentiamo niente!". Che risposta pensavo di ottenere?
Lo scambio di battute è sempre questo:
"Adolescente? ti sei cambiatole mutande?"
"Le ho cambiate ieri..."
"Ok. Ma oggi è un altro giorno. Quindi lavati e cambiati le mutande"
"Uffaaaaaaa!!! Guarda se per colpa tua faccio tardi..."
"Adolescente? dato che ci siamo...anche calzini e maglietta vanno cambiati"
"Ma sono puliti! li ho messi ieri.."
Ora, mi spiegate cosa ci può essere di tanto difficile nel concetto : cambiati ogni giorno almeno l'intimo.
Non esagero se vi dico che questa scena è di tutti i giorni.
Quindi , ormoni si, ma se l'ormone lo aiuti con la prolificazione di batteri, muffe e licheni , ovvio che poi puzzi!
Che poi quando stanno insieme e riempiono una stanza con miasmi infernali, tra di loro , mica lo sentono. Anzi , ci sguazzano e se impregnano felicemente, come quando un predatore si rotola su una carcassa.
Per il nostro adolescente sono fonte di vanto e orgoglio i tempi record di messa ripetuta dell'abbilgiamento.
Quando gli viene strappato di dosso la mise se ne va risentito e offeso nemmeno avesse litigato con il migliore amico.
Le femmine sono un pò diverse. Le femmine puzzano anch'esse , ma per loro sono veramente gli ormoni...per esperienza di anni e anni a contatto con adolescenti , posso dire che, almeno per la maggior parte, si lavano. Ma le loro tempeste ormonali sono più intense perchè durano meno rispetto ai compagni maschi, i quali vegetano nel brodo adolescenziale più a lungo. Le femmine si sbrigano perchè devono esplorare il mondo , devono conoscere , fare esperienze e devono proiettarsi verso la teen age alla svelta, in modo da far invecchiare precocemente i genitori.
Quindi si riempiono di profumi un filo persistenti,  in modo da creare un mix letale di ormone+Malizia, BonBon, Tesori d'Oriente e Compagnia delle Indie.
Il giovane maschio si comincia a lavare solo quando arriva il momento di uscire con una ragazzina.
Una mia collega dice di percepire al volo quando il figlio si lascia con la fidanzatina di turno perchè smette di lavarsi. La cosa mi preoccupa perchè questo ragazzo è ormai è grande. Quindi potrebbe non finire con il termine dell'adolescenza? A pensarci bene , a volte si protrae fino e oltre la senilità.

Oggi l'adolescente ha trovato 100 scuse per non leggere le pagine quotidiane di uno dei libri per l'estate.
Alla fine ha rinviato a domani, dicendo che ne leggerà il doppio , cosa che ovviamente non farà. Quando gli ho fatto notare che riusciva sempre a rimandare mi ha risposto : " Io sono IL procastinatore. Il mio è semplicemente uno stile di vita..."

martedì 2 agosto 2011

Grazieeeeeee!!

Grazie amiche mie...Il report settimanale mi dice che negli ultimi giorni ho avuto un incremento del +11,4. WOW!
Grazie alle pecorelle,  grazie alle gattare,  grazie alle amiche mamme che mi leggono dal lavoro,  grazie alle acquarelliste e alle fancazziste.
Ma grazie pure a quegli uomini che segnalano alle loro fidanzate i miei post,  a quelli che mi seguono di nascosto e al marito che di sera legge cosa è successo alla famiglia in sua assenza.
Ecco,  in totale siamo arrivati a quelle 10 visite giornaliere che leggono i miei post.
Sembravano una folla eh?

No,  è perchè io sono una di nicchia,  piaccio a pochi ma sono di qualità...
Adesso non so se chiedervi il perchè alla fine non ci sia mai uno striminzito commento oppure andare avanti così e fare di questo la particolarità del mio blog.
Io scrivo , voi leggete muti , senza contestuale e senza instillare in me alcun dubbio ( che tra l'altro ci vuole poco).
Potrebbe addirittura risultare piacevole...
In effetti il dover commentare mette chi legge in una specie di obbligo.
Facciamo così.
Non commentate . Ma per favore , vi mettete tra i lettori?
Non li dove le altre svampite si sono messe (ovviamente essendo mie amiche...), non tra i membri .
Tra i lettori fissi,  un pò più su...vedete? ecco. Anche le svampite si rimettano a posto , please!