giovedì 27 ottobre 2011

Molière ce fa na bippa!

Dopo 3 giorni di "malattia presunta", l'adolescente se ne voleva fare un altro.
Alle 7 di mattina l'intero condominio ha avuto la sveglia, conoscendo il tono della mia voce rauca ed isterica della mattina presto.
Di solito conosce quello più chiaro e deciso del pomeriggio.
L'adolescente si è coperto di gloria. Ha ricevuto le candidature per : Oscar, David di Donatello,  Nastro d'Argento e Palma d'Oro, per la miglior intepretazione di un finto malato.
Il Leone d'Oro purtroppo gli è sfuggito, in quanto la Mostra del Cinema di Venezia è appena passata.
Qualcuno mi sa dire a che punto sono del lungo tunnel dell'adolescenza? No, perchè qui non si vedono nemmeno le piazzole di emergenza e le uscite di sicurezza...

mercoledì 26 ottobre 2011

9, 9, 9, 9.....

9 lettori fissi!!
evvai, queste si che sò soddisfazioni.
Grazie Alessia ;)))

L'adolescente veste Prada

L'adolescente cresce a rotta di collo, ho dovuto ricomprare tutto il suo gurdaroba.
Cresce di altezza, cresce di piede e cresce pure di panza!
Grazie al suo notevole girovita, ho abbandonato definitivamente anche la taglia 16 anni per dirigermi a vele spiegate verso la taglia L da uomo...
Io ho guadagnato così 4 felpe, 2 tute da ginnastica e qualche maglietta, il resto è andato ad amici e parenti in generosa misura.
A l'homo due paia di pantaloni, a qualche amichetto delle magliette e tutto il set completo da rugby, la mia amica ha rinnovato tutto il suo settore casual, qualcosa è stato messo da parte per il suo amico in crescita e qualcosa al cuginetto. Qualche paia di sarpe sono andate invece ad amici " uomini grandi", nel senso che il suo 44 ormai scartato, è invece il numero perfetto per almeno un paio di padri di famiglia.
In anni passati mi ero sempre organizzata con il giro dei saldi. A luglio e a gennaio mi mettevo avanti con il gurdaroba e ad inizio stagione non avevo mai comprato nulla a prezzo intero.
Quest'anno ho dovuto sperimentare l'ebrezza del cartellino senza ribasso e così sono partiti bei soldoni, malgrado l'utilizzo di negozi e magazzini con prezzi accessibili (Santo Decathlon subito).
2 paia di scarpe da ginnastica (per dare ricambio al piede puzzolo da adolescente), 4 felpe, svariate magliette (anche quelle da sotto), intimo( ho detto che non gli stava proprio più niente?), calzini, 3 tute complete , 2 jeans e un panalone più classico. Sbam!
Ah! Dimenticavo il giaccone nuovo, perchè il piumino vecchio ci ha abbandonato. Ora vive nell'armadio di un adolescente più basso.
Se vi fate un rapido calcolo da soli, capirete che sono saltati i mei stivali nuovi.
Mi restano da comprare i pigiami. Nemmeno quelli gli vanno più. Se n'è infilato uno a forza l'altro giorno. Maniche a 3/4, ombelico visibile, pantaloni pinocchietto e pezzo di sedere fuori modello camionista.
Una scena tra l'assurdo(visto con occhi da mamma, ovviamente) e il ridicolo.
I pigiami contribuiranno al definitivo tracollo dell'economia domestica di questo mese...
Con il totale della cifra ci usciva sicuramente 1 o 2 capi di Prada, sicuro.

mercoledì 19 ottobre 2011

Qui ci sono i pirati

L'adoelscente non ne azzecca più una.
Continua a portare a casa brutti voti e ogni volta lo spigolo ideale che trovo sul mio cammino ha le mie capocciate ideali, ma non meno dolorose delle vere.
A volte questo figlio mi sembra un essere gelatinoso, un misto tra una medusa e un budino.
La sensazione è quella di averlo nelle mani , ma  di non riuscire a tenerlo perchè scende da tutte le parti, cola, si disfa e tu non sai come fare per aiutarlo.
Ogni volta penso di aver capito qualcosa di importante, ma subito dopo ecco che il suo essere gelatinoso si manifesta, scivola via e tu non sai come riafferrarlo e allora te ne devi inventare un'altra...
Con questo non voglioo dire che sia un viscido bavoso, tutt'altro.
E' simpatico, accattivante e soprattutto vivo dentro.
Mi rendo conto che in confronto ad altri adolescenti è anomalo, ma di una anomala bellezza,  perchè nel caos contemporaneo riesce a rimanere affascinato da Zanna Bianca e da Giamburrasca, perchè sogna di diventare un veterinario o in alternativa uno della polizia scientifica e con  lui è divertente seguire un CSI semplicemente perchè convinto di avere un raro intuito investigativo.
E poi è spiritoso, cosa non da poco per un adolescente ed è già abbastanza "indignato" per come vanno le cose in questo paese, altro punto a suo favore.
Per il resto invece,  ha deciso di preservare il suo cervello e di metterlo sotto spirito in attesa di tempi migliori;  quali siano questi tempi ci risulta ancora difficile da capire.
Io intanto sono già nel panico più totale perchè entro gennaio qui si deve aver scelto la scuola superiore per fare una pre-iscrizione.  Non vincolante, ma quantomeno indicativa per gli organici e i posti disponibili.
Mi sono ritrovata a parlare con altri due colleghi anch'essi disperati, in aula professori. Insieme ci siamo chiesti perchè mai sia storia vecchia che i figli dei professori debbano andare male a scuola. Quasi un teorema.
Il nano invece sta passando il suo nuovo perido di fissazione. Era già cominciato questa estate ma adesso sta perdurando insistentemente. Lui è un pirata!
In particolar modo si sente molto Capitan Uncino e di conseguenza io ormai vengo chiamata Spugna.
Anzi Spugnaaaaaaaaaaaaaaaaa!
E Spugna costruisce cannocchiali con i rotoli di scottex finiti , li riveste pure di carta adesiva nera e ci stampa sopra un tatuaggio argentato con il teschio,  Spugna dipinge lo stemma pirata,  Spugna prepara il forziere del bucaniere e conia anche delle bellissime monete in Fimo color oro e argento.
Spugna sta veramente esaurita e dovrebbe prendere in seria considerazione l'idea di onorare il suo nome e cominciare a bere una volta per tutte come si deve...
Oggi ho anche tentato di distogliere le attenzioni dai pirati andandogli a comprare delle macchinette raffiguranti dei nuovi personaggi di un cartone che ama in seconda istanza, dopo quelli dei pirati.
Sono andata a prendere Elecamion e Scattina e ne sono uscita con le due macchinette nuove più l'uncino che finalmente ho trovato. Non ho resistito.
In effetti è stato contentissimo delle macchinette, ma alla fine Spugna lo ha accompagnato a letto con il suo nuovo uncino : " io con quetto ci pendo le cose, guadda, ho ppeso un coccodillo!", arpionando il cesto dei panni...

giovedì 6 ottobre 2011

Effusioni da Preside 2

Sabato ore 10.30. Sala professori.
Io ero a disposizione e non ero stata utilizzata.
Ero seduta, non parlavo, non facevo niente, leggevo.
Soprattutto non mangiavo e non prendevo nessun caffè, malgrado davanti a me ci fosse il rinfresco di compleanno di una collega.
Lui entra e si serve da bere.
Sento il suo sguardo.
Sento che cerca qualcosa, cerca una mia defaiance. Non c'è niente!
Allora a bruciapelo mi dice : " Professoressa, mi dica il nuovo orario della ricreazione dalla prossima settimana!!"
Per fortuna ero preparata, la sapevo, avevo studiato : "dalle 11.00 alle 11.20" rispondo pronta.
Lui : "quindi è cambiato di quanto rispetto al vecchio?"
Anche questa la sapevo : "prima era dalle 11.15 alle 11.30" ( mi veniva da rispondere: "Signore!" come in Ufficiale e Gentiluomo).
"Bene..." e se ne va.
Avrei voluto dirgli che adesso era lui che si stava "rifocillando", però non penso avrebbe colto lo spirito.
Dopo aver saltato 2 Collegi dei Docenti e aver rifiutato l'incarico di Coordinatrice della classe è meglio così...

ri-eccomi

Scusate l'assenza, voi 8 miei lettori fissi e il solito numero non stimato di lettori nascosti.
Vengo fuori da un periodo di adattamento ai nuovi orari e nuovi ritmi, che poi sono gli stessi di sempre, ma l'estate ha premuto forte sul tasto reset e ora per ripartire ci metto un bel pò.
La fase più dura e snervante è ancora l'inserimento alla materna del nano, che tiene testa a tutti e non molla la sua chiara e palese posizione, di assoluta riluttanza a questo ambiente nuovo.
Niente da fà... "io piangio pecchè vojo mamma" è il suo slogan.
Ed è uno slogan efficace dal punto di vista pubblicitario. Ha ottimi elementi di marketing. Agisce sulla psiche, soprattutto quella materna e paterna (più sui sensi di colpa direi), si ricorda facilmente ("il nano ancora piangio?" ci chiedono amici e parenti),  tocca tutte le fasce d'età (dall'insensibile fratello adolescente ai nonni che si liquefano nel sentirlo), è immediato, diretto, chiaro e soprattutto vende da morire il prodotto. Il nano si vende da solo così bene che sta ottenendo favori e attenzioni da chiunque. Una delle maestre è arrivata ad offrire caramelle come merce di scambio al posto delle lacrime. La bidella cerca di compiacerlo elencando ogni mattina le sue doti di bravo bambino che non piange e viaggiamo al ritmo di quasi una macchinetta al giorno per riconsolarlo dell'abbandono della mattina. Senza contare di come si sia comprato la mamma della sua amichetta, nonchè mia cara amica, mostrando lacrimoni striscianti sulle gote che miracolosamente passano quando lei gli promette di poter passare il pomeriggio insieme.
Devo spiegare come la cosa può aver influenzato il mio rendimento, dal punto di vista materno, emotivo, organizzativo e lavorativo?
Arrivo al lavoro stravolta, perchè per tutta la quasi ora di strada, rimugino su come il nano possa stare. Mi sento ovviamente in colpa perchè così si deve sentire una madre.
Mi sembra che l'ambiente sia troppo confusionario e poco personal nano-trainer ( una maestra=25 nani), il girdino è polveroso e troppo pieno di bimbi di troppe età diverse (ovviamente a loro piace da impazzire tutta quella confusione e polvere) e ho paura che il cibo non sia di buona qualità.
Certo è che mi faccio troppi problemi...giardino a parte, le maestre fanno il massimo e sono deliziose e il cibo forse non è così male.
Riesco a combinare veramente poco nel resto della giornata. Nemmeno torno dal lavoro che devo precipitarmi a riprenderlo, perchè quando vede arrivare i genitori altrui ricomincia a piangere disperato. Dopo vuole solo ritornare a casa. Non c'è parco e giochi che tengano. Lui vuole casa. Vuole i suoi giocattoli, vuole i suoi libri e vuole pizzicare la mia mano. A meno che non riesca ad ottenere la compagnia della sua amichetta e della mia amica sua mamma. A quel punto passa tutto. Va bene il parco, va bene casa nostra, ma specialmente va bene se riesce ad infilarsi in casa loro, anche e soprattutto senza me.
E le crisi di abbandono? Passate!
Zitti che stamattina non ha quasi pianto...rassegnazione o ragione? Alienazione o ammortamento? Elaborazione o somatizzazione?
Se si riempirà di eczemi e svilupperà forme varie di asme e allergie, forse si trattava di somatizzazione.
Se andrà tutto bene allora pure stavolta ce l'avremo fatta e il piccolo nano si sarà adattato ancora una volta alla vita e ai ritmi del mondo.
Se cercherà di uccidere il gatto, lo comunico alle maestre.