domenica 27 novembre 2011

ninna nanna , ninna oh, questo adolescente a chi lo do.

6 fumetti, un temperino, 2 pacchetti di fazzoletti, una confezione di propoli, 2 penne, una matita, un portamine, una carta da gioco, un pastello a cera arancione, una maracas, un cd, un paio di cuffiette, degli appunti di geometria, un caricatore, un lettore dvd e un paio di pinzette.
Rifare il letto di un adolescente può riservare strane sorprese alquanto bizzarre.
E solo oggi ho capito perchè di notte ogni tanto sentivo il suono di una maracas.
Pensavo fosse la gatta.
E' proprio vero che gli adolescenti dormirebbero ovunque e in qualunque situazione.

giovedì 24 novembre 2011

indovina chi viene a cena?

Il nano cresce e comincia a fare grandi discorsi da piccolo uomo.
Dice la sua su tante questioni, interviene, chiede, afferma e fa battute.
Il problema è che ancora non si capisce molto, anzi, direi veramente poco.
Le parole sono giuste, la propietà di linguaggio anche e il vocabolario abbastanza vasto. E' la pronuncia che risulta ancora debole. Colpa del ciuccio dicono.
Sarà, ma quando gli dico: "togli il ciuccio e ripeti che non ho capito", lui lo leva, ripete, ed esce la stessa cosa di prima.
Sarà perchè maschio? Magari questo prima, ora bene o male sento gli altri che sono un pò tutti allo stesso livello.
No, il nano parla così perchè gli viene ancora in questo modo. All'asilo stanno facendo le letterine e in effetti adesso è orgoglioso di dire bene la M di mamma e mucca e la N di nonni.
Ma devo dire che a me piace ancora molto questo suo parlare così nanesco, tra un pò non lo farà più e mi dispiacerà, anche se forse finalmente riuscirò a fare un discorso come si deve con lui.
In quella che a noi sembra incertezza, lui invece trova molta chiarezza e pretende quindi che anche per noi sia così.
Infatti, quando gli viene chiesto di ripetere un intero discorso, spesso si scoccia e non lo fa di buon grado.
Come dire : "è un problema vostro se non capite. Io sono stato chiarissimo e anche con dovizia di particolari".
L'adolescente da piccolo parlava invece benissimo. Subito, presto, prima della norma.
Buona pronuncia, grandissima varietà di termini e soprattuto uso del termine in modo appropriato.
Dalla paura di rimanere senza parole, s'è organizzato presto.
E parla, parla, parla, da quando aveva un anno.
Il ciuccio lo ha portato anche lui, ma niente storie per toglierlo. Era solo una compagnia, un' ammazza tempo, qualcosa che riflettendoci bene, lo distoglieva dal poter parlare bene e così, senza indugio, da un giorno all'altro il ciuccio è stato tolto.
Devo andare da mia madre a riprendere un quaderno su cui abbiamo appuntato le prodezze lessicali dell'allora adolescente/nano.
Perchè se lui la parola specifica non la sapeva, ne dava da definizione. Per esempio, quella volta che voleva sapere il nome della caraffa : "quella cosa che serve per mettere l'acqua dentro e poi la metti a tavola e metti l'acqua nel bicchiere" (mai stato di poche parole...).
E siccome questo suo dare la definizione per sapere la parola era frequente, per noi era: il Bartezzaghi.
Il nano invece, più che un Bartezzaghi, lo definirei un: "unire i puntini dal n°1 al n° 72 e vedi che immagine esce", qualcosa di più facilitato insomma.
Però dal canto suo, ci sono comunque priorità e desideri da esprimere, anche a costo di inerpicarsi in una parabola lessicale senza precedenti.
E soprattutto ci sono persone care da invitare a cena.
"Vojio fae cena tutti, tutti, tutti 'nsieme! Mamma, Papà, Chittiano, Ttepano e Majia Bita. Vojio il ppollo e la minettra. Vojio 'ttasea. Mamma? Chaami Papà e dici che vojio Ttepano e Majia Bita? E Gljjiacopo Pettuzzzelli è cattivo pecchè mi ha dato un ghaffio a collo!"
Se mai leggeranno questo post e si riconosceranno, cari, sappiate che a presto vi arriverà un invito per cena a base di minestra e pollo, tutti, tutti, tutti 'nsieme!
(ma come il povero Petruzzelli sia finito in calce al discorso non l'ho capito bene. Forse era solo una comunicazione di servizio.)

domenica 20 novembre 2011

forget, forgot, forgotten

....e capita pure di scordarsi del compleanno della migliore amica che tu abbia mai avuto. Quella con cui hai condiviso tutto, quella per cui hai cambiato compagnia telefonica pur di avere un numero dedicato gratis, quella con cui hai passato notti a ridere e piangere e vacanze assurde, con la quale cerchi di non scazzare mai perchè altrimenti ci stareste troppo male. Meglio parlare e dirsele in faccia e amen.
Lei è così cara che la metti anche nel testamento, la includi nella tua famglia, anzi, lei E' la tua famiglia, perchè è la miglior sorella che ti potesse capitare sul cammino, anche se pure lei è figlia unica e i genitori non sono proprio gli stessi.
L'affetto per lei è così profondo da aver bisogno di sentirla ogni giorno e quando prendi il caffè al bar la mattina pensi sempre che sia un peccato non averla vicina.
Insieme abbiamo cresciuto 2 figli grandi e insieme abbiamo fatto la seconda gravidanza.
I nostri figli nemmeno sanno quale può essere la differenza tra loro o cugini e parenti.
Loro sono e saranno qualcosa di più sempre.
Noi siamo una famiglia speciale perchè ci siamo adottati, allargati e amalgamati.
Sua mamma la sento un pò mia e con suo marito ci possiamo tranquillamente intrattenere a colazione in mutande, tanto ci siamo frequentati.
Eppure ieri mi sono scordata del suo compleanno.
Niente...zac, sparito dalla memoria temporale.
In quella a lungo termine sicuramente c'è, il problema è capire in quale cartella è andato a finire.
Stellina...ci saranno momenti migliori.
Un pò più spensierati e soprattutto più sereni e appaganti.
Per ora va così. Ci siamo dentro e lo dobbiamo attraversare tutto stò schifo di periodo.
Ma siccome noi sappiamo che la vita mejio ci sta (ricordi? Eravamo insieme, anche li, quando quella c'era!), andiamo avanti tra figli, lavoro, case da costruire e da cambiare, preoccupazioni e incomprensioni varie con il resto del mondo.
Perchè una cosa è certa...è il mondo a non comprenderci e non noi ad essere sempre un pò disconnesse.
Comunque, se non l'avessi capito, sto cercando di rimediare alla dimenticanza con un post-dedicato su questo blog, che è il mio piccolo orgoglio di vita.
Buon Compleanno 'michetta mia!
PS messaggio per l'altra amica mia speciale, (la vita riserva sempre belle sorprese e lei è una di quelle!) la mia inglese coach.
Non so se hai notato il titolo..ehhhh??? Si, oggi vengo a fare il check point. Che poi letteralmente sarebbe: er punto della situescion, ma voi li a Via della Parete Istituto dovete sempre fare tutto complicato...

giovedì 17 novembre 2011

Capita....

Con un adolescente famelico e soprattutto con un adolescente che deve stare attento all'alimentazione, capita che una mamma si debba chiudere in bagno per mangiare un kebab.
Sarà stato il senso di trasgressione misto a quello di assoluta impunità, ma sono riuscita a gustarmelo malgrado il contesto non proprio usuale.
Se fossi stata scoperta ne sarebbe scaturita una polemica infinita sul perchè e percome lui sia tenuto a pasta integrale con verze e pomodoro e io invece,facendomi ovviamente notare la mia totale incoerenza, mi sollazzi con kebab di dubbia provenienza e con caratteristiche nutrizionali senza speranza di redenzione.
E' vero, ammetto che la polemica questa volta un fondo di ragione l'avrebbe avuta.
Ma ho imparato a scaricare qualche senso di colpa e a creare alternative di sfogo delle tensioni.
Ok lo yoga la mattina presto, ok la terapia familiare, ok l'autoanalisi continua, ok la coerenza sempre e comunque, ok tutto.
Ma mangiare patatine con la testa dentro la credenza all'ora dell'happy hours non mi bastava più. Ci voleva qualcosa che permettesse lo stacco totale.
Kebab to bathroom per tutti! Lo consiglio. Con 2 mandate di chiave ovviamente e carta igienica nella serratura.

venerdì 11 novembre 2011

LUNA crescente

Insieme a me, all'adolescente, al nano e al marito, convivono 2 gatti.
Uno grasso, bello, pigro e rosso.
Peso non stimato, ma si aggira tra un bambino di un anno e un maialino da latte ben pasciuto.
L'altra, è crema con striature marroncine, coda da procione, bella, iperattiva, pazza e cieca da un occhio.
Il primo si chiama Trilli. Si dice che per i gatti sia meglio un nome che finisca per I e quindi, non curanti del fatto che forse Trilli era più adatto ad una femmina , io e l'allora ancora non adolescente, abbiamo optato per questo nome.
Vivevamo soli, facevamo un bel pò come ci pareva, ed eravamo abbastanza convinti che quello che a casa nostra esisteva poteva pure esistere per il resto del mondo...
Quindi Trilli sia.
I gatti di certo non si sentono offesi ad avere un nome potenzialmente da femmina. Che poi se andiamo ad analizzare tutta l'allegra brigata di Peter Pan, ne escono di cose strane e ben più ambigue.
La piccoletta invece è arrivata per tenere compagnia all'ormai ultra settenne micio rosso.
Dopo la nascita del nano lo avevamo visto andare un pò giù di umore e io ingenuamente e da un punto di vista essenzialmente umano, ho pensato di dargli la classica "compagnia".
Lui, il mio gattone rosso, non penso che in realtà avesse bisogno di "compagnia", almeno non quella, non così.
L'abbiamo chiamata Luna, dopo giorni di contrattazioni e discussioni tra me e l'adolescente, il quale adesso è tutto concentrato su avvenimenti di importanza microscopica, ma che per un adolescente possono essere enormi. Come scegliere, appunto, un nome ad un gatto.
Alla fine è andata Luna, ma è stata un'impresa.
Per me andava bene la prima. Il nano la voleva ciamare "Cutì" (mai capito perchè). Ovviamente l'adolescente non se ne faceva una ragione perchè: "non vuol dire niente..." (leggetelo con tono isterico).
Luna è ovunque. E' dotata di olfatto ed udito straordinario.
Essendo cieca da un occhio ha sviluppato tutto il resto al massimo.
Apri l'acqua? Lei c'è, deve bere.
Apri il frigo? Lei è già li, ha fame.
Apri un pensile? Lei dice che deve vedere e si intrufola dentro.
Apri la tavoletta del wc? Lei arriva e si piazzza dietro a guardare. Ora, non so come spiegarvi la sensazione del fare i propri bisogni con una gatta che scruta da dietro, però non è per niente rilassante.
Ti siedi al computer? Lei arriva e sceglie. O si sdraia dietro lo schermo cercando di prenderti le mani mentre scrivi, o ti manifesta tutto il suo amore camminando sulla tastiera e scrivendo stringhe di numeri e lettere che sicuramente contengono formule fisiche da nobel.
Ultimamente le è scattata la "caccia al puntatore del mouse"; si piazza davanti al monitor e cerca di acchiappare la freccetta. Mentre tu cerchi di lavorare...
A volte mi trovo a fare i movimenti piano, piano, cercando di non farmi sentire, però lei mi becca sempre. Se sono riuscita ad entrare in bagno senza che se ne accorgesse, pochi secondi dopo è dietro la porta che piange implorante e quando le apro entra emettendo delle fusa assordanti per lo scampato pericolo dell'essere rimasta esclusa fuori.
Devo dire però che è dolcissima. Dispensa fusa,coccole e capocciatine a tutti, in particolare a me che sono la sua mamma adottiva.
Gioca con il nano come se fosse una bambina. Lo cerca proprio e capisce subito la modalità di gioco stabilita da lui. Modalità sempre molto rischiosa per lei.
Da quando è arrivata il nano ha attentato alla sua vita per un numero di volte impressionante.
Da quando la trascinava per il collo, a quando l'altro giorno la prendeva quasi a frustate con la corda da montagna dell'homo. Lei niente, giocava anche con quella.
Anche l'adolescente coopera alla deformazione definitiva del carattere della micia. Appena la vede riposare tranquilla la tira su e se la porta in giro, dicendole: "ma come sei dolce, ma come sei carina...mamma! gurda com'è coccolosa.." No, lei è solo assonnata. Vogliamo lasciarla in pace per una volta che sta tranquilla?
E poi c'è il povero Trilli.
Non esiste più un pisolino tranquillo (a meno che anche lei non sia svenuta da qualche parte).
Lei lo assale, lo provoca, lo cerca chiamandolo e gli toglie il diritto di Ius Primae Pappe, acquisito da 8 anni a questa parte.
Però quando Trilli dorme, le si va a mettere vicino e con una zampetta lo tocca leggermente.
LUi mi gurda a volte con aria interrogativa e tremendamente saggia, come solo lui sa fare.
Provo un deciso senso di colpa perchè a volte tendiamo ad antropomorfizzare i comportamenti animali.
Magari Trilli era beato nella sua condizione di gatto un pò trascurato e non si sentiva affatto emarginato.
Che poi io nemmeno ce la facevo a spazzolarlo tutti i giorni, a volte mi scordavo di pulire la sabbietta e delle volte restava anche senza pappa o senza acqua perchè magari non l'avevo visto subito.
E che vado a fare, siccome ho tempo che mi avanza? Ne prendo un'altra. E per giunta con pelo chiaro.
Noi in famiglia consumiamo, senza esagerare, km di rullino adesivo per rimuovere peli.
Prima di uscire, tric tric tric, rullatina a tutti e via.
Mentre stiro, tric tric tric, spazzolina.( giuro che questo è il rumore che fa)
Ospite che va via? tric tric tric : "scusa, sai il gatto..." ( e li mi sento morire!).
Luna cammina sui davanzali, fregandosene del fatto che da un occhio non ci vede.
Tempo fa aveva deciso di passare il tempo in cui noi non c'eravamo, sul tavolo della vicina, passando dal davanzale ovviamente.
La vicina è zitella, ipocondriaca e maniaca del pulito.
Vi lascio immaginare cosa può essere successo.
Ha detto che i ciclamini erano morti tutti, che lei aveva una strana allergia, sicuramente procurata dalla gatta e che comunque la gatta aveva scelto il suo balcone perchè tranquillo e pulito e "non come il vostro".
Ho costruito un divisorio al più presto e la micia c'è rimasta male.
Sospetto che andasse veramente di la perchè poteva stare tranquilla.
In realtà, data la sua vivacità, saremmo noi (e in special modo povero Trilli), a dover scappare sul balcone della vicina.

martedì 8 novembre 2011

App-esa in attesa.

Dunque.
La mia favolosa App comprata mesi fa per scrivere il blog dall'IPad, ha fatto crack e si è ingoiata alcuni post che avevo cominciato, degli appunti e un post fresco, fresco,  nel momento della sua pubblicazione...
Siccome non riesco a riscrivere quello che mi viene di getto, sto pregando che il servizio assitenza della App mi risponda qualcosa e renda i miei post.
Intanto noto, non senza un moto di orgoglio, che i lettori sono aumentati...anche perchè oggi ne ho beccate due che leggevano codesto blog dal posto di lavoro, (una impeccabile reception di rinomata attività commerciale),  pretendendo di restare anonime.
Scoperte in fase di lettura sono state individuate e saranno costrette (almeno una delle due) ad iscriversi tra i lettori fissi.
Ecco come bisogna fare. Come per le tasse.
Beccare gli evasori uno per uno...se vi trovo tutti posso pure sperare di passare da 15 al vertiginoso numero di 20 lettori fissi.

ps. Amica mia...essere letta da te, che sia reception o no , mi riempie di gioia, lo sai vero? ;)

mercoledì 2 novembre 2011

il ruvido che fa la differenza

Succede che la mattina si vada sempre di corsa.
Succede anche che mi ritrovi a fare uno scrub velocissimo al viso, tanto per tentare di riattivare la microcircolazione ed avere un colorito meno drammatico.
Succede che lo scub debba farlo con delle salviettine ruvide già pronte, perchè scrubbarsi nel modo giusto richiederebbe del tempo che non ho, specie la mattina presto.
Succede quindi, che mentre io stia tentando la rianimazione della mia epidermide, il marito arrivi di corsa con il nano che deve fare pipì e succede che subito dopo io lo pulisca con una salviettina umidificata.
Succede però, che la salvietta da scrub e la salvietta post pipì finiscano poggiate vicine e, ovviamente, succede che io finisca la pulizia del viso con la salvietta del nano spisciata.
Solo dopo più di un minuto ho realizzato che la salvietta era diventata morbida e dopo un decimo di secondo ho realizzato che non ce la farò mai a rimettermi da tutta questa stanchezza.
Il resto della mattinata è passato cercando di ricordare quali fossero i benefici dell'acido urico sulla pelle.
Vorrei comunque tranquillizzare chi mi ha incontrata durante la mattinata e per giunta magari anche baciata.
Mi sono lavata per bene, dopo.
P.S. Grazie a Monica che è diventata la mia decima lettrice!