martedì 31 gennaio 2012

L'armadio bacchettone

Quando la nostra cara amica di Palermo lo aveva comprato e ci aveva mandato la foto, lui, l'homo, lo aveva definito "armadio bacchettone",perchè lo stile, a detta sua, gli sembrava troppo castigato,così chiaro e profilato, quasi giappostyle.
Oggi in casa nostra, ne è approdato uno identico, perchè era l'unico che mi piaceva e perchè di bacchettone non ha proprio nulla.
E poi perchè, a dircela tutta, nel fantastico posto dove "la nostra forza è il prezzo",quello, l'armadio bacchettonegiappostyle , era il più bello al prezzo migliore.
Che dire oltre? Ottimi motivi per accattarselo e farselo portare a casa, "montaggio incluso nel prezzo".
Io ripongo grandi speranze in questo armadio.
L'ho anche forse idealizzato , ammetto.
Lo vedo come il paladino che senza macchia e senza paura, ci libererà da 1000 impicci sparsi per casa e che, organizzato come pochi, riuscirà a razionalizzare spazi e farà sparire il disordine.
Troppo per un solo armadio da 500 euri montaggio incluso?
Dovrà essere in grado di accogliere, ordinatamente, tutto il contenuto dell'armadio a muro e di mezzo armadio di cameretta. Una volta liberi questi spazi, essi, almeno nella mia mente, verranno riorganizzati e riempiti con tutto quello che attualmente orbita nella nostra casa e che non ha una minima collocazione.
Già mi immagino ripiani minimalisti e composizioni ikebana al centro di spazi sgombri e ordinati.
I giocattoli? I kg di giocattoli? Via, dentro il grande armadio di cameretta.
Le mie mensole cariche di libri, colori, pennelli, perline e appunti? Via, dentro il nuovo spazio a muro.
I fumetti dell'homo, quei 200/300 fumetti? Via, dentro le scatole con zip antipolvere comprate appositamente e che avranno un loro ripiano.
Impiccetti di ogni genere? Via, dentro un grande box raccogli cazzate apposito, dove si può buttare di tutto e tutto ritroverai li buttato.
Ahhhhhh. Ordine, pulizia, spazi sgombri...niente cd in giro, niente riviste,fumetti, dvd, spade e trenini, nulla.
Per attuare tutto questo però, dovrei anche comprare un armadio porta figli e porta homo.
L'adolescente passa la giornata a fare la transumanza delle sue cose dalla sua camera al tavolo di cucina/soggiorno/openspace (il problema è che il centro nevralgico della nostra casa è anche l'unico punto di appogio considerevole).
E io ogni sera rifaccio il carico e ri-scarico sulla scrivania con obbligo di riporre ogni cosa.
Puntualemnte la cosa non avviene e dalla mattina dopo si ricomincia l'effetto vasi cominicanti. Si può iniziare con diario e quaderni scordati, fino a libri, penne e giochetti vari fino a sera.
Si lasciano e si scordano facilemente anche i compiti, svolti e non.
Per ritornare al discordi di aramdio bacchettone, l'homo non è stato per niente felice di trovarlo.
Dice che "attufa" la camera, che non ne avevamo bisogno e che adesso riempiremo gli spazi vuoti con altre cavolate che invece andrebbero eliminate.
Io invece dico che è carino , che "attufa" si ma si inserisce senza devastare e che ci serviva in modo assoluto.
Il tempo mi darà ragione. Intanto è da stamattina che seleziono, sistemo e riappendo.
L'armadio bacchettone si sta comportando bene e se l'homo non riempie entro 2 gg il suo spazio vuoto, potrebbe succedere che :
o io me ne approprio, espandendomi a macchia d'olio o il nano ci mette su casa dentro.
Adora gli spazi chiusi; vuole sempre trovare una casetta per ficcarcisi dentro, possibilmente con una porta da chiudere e quindi immaginatevi cosa vuol dire un armadio vuoto con porte scorrevoli.
Lui è un bimbo che appena nato è stato portato in Terapia Intensiva. Pare sia l'effetto incubatrice.
Se scrivo di notte mi viene fame. Vado a rubarmi un fuori pasto.
Poi racconterò meglio le gesta eroiche dell'armadio bacchettone...

domenica 29 gennaio 2012

Finale di Campionato

Siamo alle finali...
Alla fine dell'ultima, estenuante, domenica open day, ne sono rimaste solo due.
Questa settimana si scontreranno:
il Liceo Scientifico opzione Scienze Applicate Itis Giorgi e l'Istituto Agrario Garibaldi.
Il primo inserito in una scuola stupenda, piena di soldi,piena di luce, piena di progetti,piena di idee, senza nemmeno un graffito sui muri, niente bullismo, abbandono scolastico ai minimi termini, entusiasmo ed efficienza. Tempi di percorrenza : 2 autobus a corsia preferenziale; 30-40 minuti max.
La seconda se la batte con mucche, cavalli , gatti e galline, laboratori pieni di insetti e provette, il vino bbbono, scienze a go-go, in mezzo al verde, belle materie, rigore e disciplina,pure qui poco abbandono scolastico e niente bulletti griffati, successo lavorativo (si spera....). Tempi: una metro x 6/7 fermate e un autobus; 40-50 min (pure un'ora con traffico).
Entrambe possono portare agli stessi sbocchi sognati dall'adolescente. Veterinaria o biologia (per entrare nella polizia scientifica, dice lui).
Io piena di dubbi e incertezze, ansie ed entusiasmi che in un attimo diventato elucubrazioni.
Lui, l'adolescente, che non riesce a tenere una convinzione per almeno 5 min di fila.
Il padre che pare sempre più convinto a non concretizzare un solo pensiero coerente e convincente.
L'homo che in realtà di pensieri ne ha molti e anche giusti, ma che si scontrano con le emotività ed irrazionalità dei partecipanti a questo confronto.
Il nano, con la febbre, continua a chiedere di tornare in quella "ccuola di ragazzi gandi dove c'era l'asinello e gajjine e i conijetti". Ma non sa che per l'eccessiva distanza è stata ormai già scartata.
Tutto questo magma emotivo non si concluderà con la semplice consegna di un modulo il 13 febbraio. Ovviamente.

mercoledì 25 gennaio 2012

Open day

Siamo in turnè.
Il sabato e la domenica facciamo gli "open day" per le scuole superiori romane.
L'adolescente deve scegliere.
E io mi ricordo ancora chiaramente il giorno in cui ho consegnato il modulo d'iscrizione alla scuola materna.
Non era ieri???
Dicono che la vita ti passa davanti in rischio di vita.
In questi anni devo averla rischiata ogni giorno, perchè mi è passata davanti ad una velocità supersonica.
Per l'adolescente non esiste una scuola adatta, la dovrebbero inventare su misura.
Scienze varie, inglese solo parlato, zoologia, filosofia spicciola e ammiccante, italiano scritto senza impicci grammaticali,(un free style per intenderci), una matematica creativa, arte concettuale, cinematografia, storia ma solo critica, storia del fumetto, biologia, etologia, scienze dell'alimentazione, audiolettura, niente educazione fisica, scienze della polemica, informatica smanettona e robotica.
Ah e un pò di canto che non guasta mai.
Esiste?
No, perchè ci servirebbe qualcosa di simile.
Invece la Gelmini ci ha dato una bella cultura di base modello spennellata con la mazzocca da 180, quindi ora ci ritroviamo con scelte un pò più risicate.
L'adolescente vuol fare il veterinario, ma ora come ora, mica ce lo vedo tanto in futuro a studiare tutta quella roba, dalla dentatura del cavallo all'intestino del ratto, passando per le patologie del criceto e del pappagallino, fino alle disfunzioni del bovino adulto.
Ma potrebbe sempre cambiare, io non dispero.
Quindi era partito con un classico: Liceo Scientifico, specificando però che a lui il latino non piaceva proprio.
"ok adolescente! ti sei informato un pochino su quante ore di latino ci sono in un liceo scientifico?".
Non si era informato. Considerava il latino come qualcosa di mitologico. Qualcosa ai limiti della leggenda metropolitana/scolastica.
Quindi, si è messa la sottoscritta a cercare le ore di latino nella riforma.
3 ore.
Gliela potemo fa..."adolescente! 3 ore soltanto a settimana. Non mi sembra così difficile (io pensavo 5/6)"
"oddio no! sono troppe!il liceo si, latino no..."
"???"(servirebbe una faccina allucinata qui)
Appena ripresa dallo spettro di questo tunnel buio, freddo e lungo 5 anni, nel quale mi stavo per inoltrare, ho cominciato a fare il tam tam con i miei colleghi (almeno tra di noi ci serviamo...).
Mi individuano qualche tipologie.
Il nuovo Liceo Scientifico con Opzione Scienze Applicate (Recita: Questa opzione, che non prevede il latino, è caratterizzata da un più alto numero di ore dedicate a biologia, chimica e scienze della terra, e prevede inoltre lo studio dell’ informatica), l'Istituto Agrario, un Liceo Scientifico con Opzione Musicale e un Linguistico per traduttori simultanei (un linguistico più più).
Il Liceo con Opzione Musicale e il Linguistico, addirittura durante l'Open Day, vengono scartati.
Erano pure comodi sotto casa.
Viene accolto con entusiasmo il Liceo opzione Scientifica e con un tripudio di entusiasmo l'Agrario, che in prima valutazione(cioè non appena era stato notato un certo mio favore per questa scuola) era stato categoricamente scartato.
Non appena però l'adolescente ha fatto i conti con gli animali da cortile (tra cui 3 asinelle incintissime), il laboratorio di scienze e di chimica e lo scheletro di un bovino, per le altre scuole non c'è stata più partita.
Il giorno dopo però, si è imbattuto con la specializzazione in Robotica dell'Istituto Tecnico Galilei. Eravamo andati li per il Liceo e invece il fascino della Robotica ha avuto la meglio.
Quindi ora se la contendono queste 2 scuole. Solo in terza istanza il Liceo.
Domenica andremo a vedere un altro Istituto Agrario (più vicino dell'altro con le asine gravide) e l'ultimo Liceo opzione Scientifica.
Prevedo la settimana dopo veramente pesante.
Sarà un continuo altalenare di idee, entusiasmi, convinzioni e negazioni.
L'Agrario con la riforma ha conquistato ore di letteratura, inglese e matematica, fino a portarlo ad una parità con le altre scuole, che forse prima non aveva. Quindi mi sembra assolutamente una più che dignitosa scuola superiore, che forse meglio si adatta all'adolescente e che lo può preparare verso il suo sogno veterinario.
Un Liceo resta sempre una buona preparazione di base, ma forse per lui potrebbe essere poco entusiasmante.
Un Tecnico con indirizzo alta automazione, ancora non ce lo vedo, ma potrebbe fargli scattare una passione.
Insomma, non solo l'adolescente galleggia in uno stagno di indecisoni. Anche io sto messa male...

martedì 17 gennaio 2012

Crisi mistiche adolescenziali

L'adolescente è titolare di un Abbonamento Studenti ATAC Intera Rete di Roma.
In fotocopia però, quello vero con microcip è custodito in casa sotto chiave.
Avevamo patteggiato che se non l'avesse perso per un discreto periodo, tanto da farci capire la sua responsabilità(no ,dico...120 eurini), gli avremmo potuto affidare quello vero.
Intanto doveva trattare la fotocopia come l'originale.
Risultato: fotocopiato 4 volte in 3 mesi.
Perso 4 volte, lavato in lavatrice 1 e disperso, con relativo attacco di panico, un numero imprecisato di volte.
Gli è stato affidato solo per una gita scolastica in cui dovevano prendere la metro (per cui serviva il microcip attivo) e qualche volta insieme, sempre per prendere la metro, custodito in un portafogli legato a catena ai pantaloni.
Anche li comunque era un continuo "oddio..l'abbonamento! ce l'ho???dov'è? ah! eccolo!>".
Nell'adolescenza dei maschi il cervello, gestito per 3/4 dagli ormoni e il restante dal cibo/videogiochi/tv/fumetti/, si atrofizza quel tanto che basta per comprometterne poi le ottimali funzioni per il resto della vita.
Quindi non è difficile immaginare che in questo momento l'adolescente si trova esattamente nel centro di questa fase.
In seguito diventerà come i 3/4 della popolazione maschile, che perderanno cose, figli, abiti e mogli e nemmeno sbattendoci sopra le ritroveranno per casa.
Non perderanno però mai gli appuntamenti con gli amici del calcetto, le partite, gli inutili oggetti di culto personale, i videogiochi e la macchina.
Devo dire che nella mia famiglia, le voci sopra descritte possono essere sostituite da voci meno (luoghi)comuni (tipo prendere tutte le voci con Calcio dentro e sostituirle con Montagna).
In più mettiamoci che la parola "distratto" riferita alla sua persona è una metafora, un piccolo aggettivo insignificante in confronto alla realtà, un vezzeggiativo quasi.
Lui non è distratto, lui vive gran parte della giornata in trance e mentre vive in questo stato compie azioni, che vanno dallo studio a quelle semplici di sopravvivenza.
Ovvio che non ricordi quasi la metà delle cose che fa e soprattutto dove mette le cose.
Io poi, ancora non ho capito che devo resistere e compensare, chiudere mente, udito e parole ed aspettare che questo periodo passi, più alla svelta possibile.
E invece divento cianotica e la voce che mi esce è più simile a quella di un trans imbufalito ed isterico che dimentica di gestire le corde vocali mascoline.
Quando ieri l'adolescente ha di nuovo dis-perso l'abbonamento , è stato minacciato di qualsiasi ritorsione e punizione, dal non andare a kickboxing (ci doveva andare con l'autobus appunto), a ripagarlo per intero o andare a piedi per il resto dell'anno scolastico, domeniche comprese.
Per lui invece era semplice...fai di nuovo una fotocopia e amen.
Mentre cercava l'abbonamento in modo concitato (incrementato, devo ammettere, dalle mie pressioni), piagnucolando e buttando all'aria giacche, zaini e borse ha detto che Dio doveva avercela di brutto con lui.
"Mi ha fatto sparire l'abbonamento per vedermi soffrire e convincermi ad andare in chiesa, perchè ho deciso di non fare religione a scuola".
"???"
"Cioè adolescente, fammi capire?
Dio ha mandato mosconi , cavallette e grandine, ha diviso acque e portato Mosè sul monte Sinai per dargli i 10 Comandamenti, ha mandato suo figlio per testimoniare la sua presenza sulla terra e adesso, per via della crisi, si accontenta di far sparire abbonamenti agli adolescenti, tanto per convincerli ad avvicinarsi a lui? Adolescente! trova quell'abbonamento e lascia perdere il povero Dio, che in questo momento ha ben più gravi problemi..."

Però Dio deve averlo ascoltato , perchè all'improvviso è corso a cercare una felpa riposta nell'armadio appena uscita dall'asciugatrice e ha urlato: "ECCOLO!ECCOLO! vedi che non l'avevo perso?? è solo un pò scolorito e la plastica è accartociata per via del calore, ma è integro!!!".
Quindi se n'è andato in palestra felice (e io pure ero un pò felice) che se solo un controllore lo avesse fermato, mai avrebbe creduto che quel coso informe potesse essere un abbonamento.
Quindi siamo a + 2 lavaggi e un'asciugatura.
E un'altra fotocopia.
Che devo fà?


domenica 15 gennaio 2012

Questi ce danno nà pista a tutti...

"Mamma, vado a fare la cacca sul vasino...mi dai l'IPad?"
Il nano stamattina ha esordito così,mentre preparavo le colazioni e ancora ero mezza donna e mezzo letto.
Quindi l'assordante suono di sirena che ho sentito subito dopo nel mio cervello, mi ha impedito di proseguire la mattinata in modo spensierato, come dovrebbe invece essere una domenica mattina qualsiasi.
Il bello è stato che, sempre assordata dalla sirena, ho consegnato l'apparecchio al microuomo e lui se n'é andato a fare i suoi tecnobisognini.
Di sicuro non si è letto il New York Times o il Sole 24ore, ma si è limitato ad usare una delle sue App per colorare o per fare i suoni di animali.
Ok,una volta smessa la sirena, le domande sono state tante e sia io che il padre, ne siamo usciti palesemente colpevoli.
Eppure c'é qualcosa di incredibile nel vederlo gestire il tablet o qualsiasi altro strumento tuch, tanto da essere convinto che tutti i dispositivi digitali lo debbano essere, touchscreen intendo.
Sono indecisa se provare paura, invidia, orgoglio o colpevolezza.
Loro saranno avanti, avanti, avanti e non come le passate generazioni che una era più avanti dell'altra in modo evolutivo quasi naturale e soprattutto molto, ma molto recuperabile per la genrazione dietro. Insomma, bastava buona volontà, voglia e bisogno di aggiornarsi, qualche corso, avere l'amico "smanettone", l'obbligo di evolversi per stare al passo con le esigenze lavorative e bene o male riuscivi a stare dietro a tuo figlio. In futuro non sarà così penso.
Già l'adolescente ha problemi ad usare in modo fluido il T9, l'Ipad e ogni possibile software necessario semplicemente alla sopravvivenza multimediale.
Lui è un ragazzino analogico. È uno di quelli che deve vedere scritto Acc e Spegn per intenderci. Pare che la tecnologia non lo interessi come altri suoi coetanei.
Sarà perchè ha un background analogico?
Da piccolo aveva le videocassette e solo verso i 6 anni, abbiamo passato tutto su dvd.
La sua prima infanzia è stampata su carta forografica, perchè ancora avevamo il rullino e il suo primo cellulare lo ha avuto in regalo in prima media, solo perchè ha cominciato ad andare a scuola da solo.
Eppure ha solo 13 anni e solo 10 di differenza con il fratello.
Però e nà scheggia con i video giochi, ma se non si sveglia rischia di brutto...

giovedì 12 gennaio 2012

Composizioni a ritmo disinibito

Dopo aver strapazzato il povero marito, devo dire che mi sono sentita un filo in colpa.
La mattina dopo la scazzata e il conseguente post, mi ha svegliato con una colazione a letto calda e consolatrice.
E oggi si è addirittura superato.
A casa è arrivato un pacco. Il regalo di Natale, in leggero ritardo vero, ma grande e bello.
Da totale neofita di photoshop e rischiando di brutto il mio giudizio da professoressa rompimaroni quale mi si dice essere (la mia studentessa lettrice è pregata di non sorridere), ha creato una composizione meravigliosa di mie macro e le ha fatte stampare su tela 70x100.
Sapeva che osando certe composizioni disinibite a me sarebbe venuto il prurito da eqilibrio visivo, ma ha fatto bene a lanciarsi.
A lui è servito per tuffarsi nella creatività materiale, senza numeri e formule e io ho capito che per amore si possono pure spezzare i ritmi compositivi.
E come al solito, ha dimostrato di saper fare bene ogni cosa, casomai fosse stato necessario ribadirlo.
Urge foto dell'opera.
Grazie homo

mercoledì 11 gennaio 2012

wow!

3000!!
sò emozionata, grazie!

martedì 10 gennaio 2012

Il sogno robotico

Questo è veramente un post da CarloePaolaueddingh.
È una di quelle situazioni al limite di Sandra e Raimondo o da Furio e Magda forse.
All'homo gli è presa la mania di programmare di elettrodomestici.
Il suo sogno è quello di una casa super automatizzata.
È profondamente attratto da tutto quello che , secondo lui , può far risparmiare tempo.
Sogna uno di quei robottini aspirapolvere che puliscono in ogni dove della casa e poi si vanno a riporre da soli nella loro cuccia, ma peccato che per usarli in modo efficace uno debba vivere in una Katei giapponese, dove minimalismo e semplicità sono le caratteristiche fondamentali e non in un campo minato da macchinine, trenini, scarpe dell'adolescente, borse della sottoscritta e zaini del sudetto padrone di casa.
È intimamente attratto dal Bimby che molti dei nostri amici possiedono e che puntualmente ne decantano le autonome prodezze;
Peccato che comunque per organizzare una automatic-cena tu in casa debba esserci lo stesso , che gli ingredienti tu li debba come minimo lavare e affettare e si suppone almeno la tua presenza nel momento della messa in tavola, o dell' impiattamento, come amano dire gli chef.
Tutte cose queste, che per via degli orari assurdi dell'homo, rendono l'utilizzo del Bimby totalmente inutile.
E comunque il Bimby lui ce l'ha. Si chiama moglie ed è automatizzata in modo stupefacente.
Prepara la cena, aiuta l'adolescente a sbrigare i compiti, ripara macchinette e seda liti tra gatti, tutto nel mentre della cottura del risotto e del pollo.
Aspira nel giro di pochi anni a rinchiudere tutti i nostri saperi, immagini, libri, musica, film e storia personale, in immenso archivio digitale, con sede dentro un hard disk dalle capacitá assurde e sborone, completamente accessibile da ogni finestra mutimediale della casa e in ogni parte del mondo.
ICloud ci farà un baffo...
Dice che tra una manciata di anni potremmo gestire la casa da fuori. Accendere luci, riscaldamenti, pappa ai gatti. Si tratta solo di rendere un momento più accessibili questi software.
Non ha fatto bene i calcoli con il sovraccarico di corrente. A casa nostra se attacchi la lavatrice non puoi avviare il forno,se accendi il bollitore devi stare attento al microonde.
È quindi fondamentale la scelta della successione del funzionamento di questi mezzi.
E per il momento lui è qui che trova il miglior sfogo alle sue ambizioni tecnologiche.
Programma lavastoviglie,lavatrice e asciugatrice.
La sera lo vedi li davanti che calcola i tempi di una in successione all'altra, in modo da:
Non sovrapporsi;
Non disturbare il vicino rompimaroni che sente la centrifuga;
Trovare tutto fatto la mattina.
Pretende a volte la mia collaborazione, ignorando il fatto che a me invece non riesce assolutamente programmare niente!
Non dico dal punto di vista tecnico, cioè di spippolare sui tastini dei timer.
No, a me riesce impossibile programmare gli eventi, tutti.
Dal vestiario della mattina alla cena della sera e tutto quello che può esserci in mezzo.
Quindi quando stasera pretendeva di sapere a che ore a me servisse finita lavastoviglie e lavatrice, abbiamo scazzato.
Nella mia mente alquanto confusionaria ma abile nel gestire le sovrapposizioni e le esigenze, ingenuamente pensavo di attaccare lavatrice poco prima di andare a dormire, programmare la macchina del pane per le 4 di mattina circa( però questa cosa mi viene bene...) e domani mattina, con tutta calma, mandare la lavastoviglie, che era la meno urgente di tutte.
Nella lavatrice c'erano le scarpe puzzone dell'adolescente e quelle scaccate del nano.
La discussione che ne è nata ha rasentato l'assurdo e devo dire anche l'esilarante.
Lui che continuava a ripetermi: "dimmmi a che ore ti serve tutto finito...a che ore è il pane? Quando ti servono le scarpe? Quando deve partire la lavastoviglie?"
Io che più lui mi incalzava di domande e più non riuscivo ne a rispondere, ne a capire la minima utilità della sua App mentale.
Io sono abbastanza basic e soprattutto a volte, non mi frega veramente niente di pianificare anche solo una cosa.
Dover sapere per forza a che ore comincia, a che ore finisce, cosa fare e perchè fare, mi fa sanguinare il cervello e se l'occasione per quella volta me lo permette, ignoro.
Capisco che vivere vicino a me deve essere faticoso a volte, ma si tratta solo di un altro tipo di organizzazione e non è detto che debba essere solo confusione.
Riesco a fare tutto faticosamente, è vero, ma è per non permettere a tutto quello che c'è fuori di entrare e devastare, anche in modo tecnologico se vogliamo.
Una App per tutto, un elettrodomestico per tutto, un timer per tutto.
No, io non ci sto molto dentro.
Io amo la tecnologia, adoro le nuove cose, ma non ci riesco a farmi ingoiare.
Mi rifiuterò sempre di credere alla voce metallica del navigatore per esempio.
L'esercizio dell'orientamento è una cosa fenomenale, forse una dei pochi istinti ancestrali che possiamo ancora coltivare.
Amo invece la connessione con il mondo, il poter scrivere ora qui, dal letto, su una tavoletta poco più spessa di un cm e sapere che forse domani mi leggerà la mia amica dalla scozia o l'altra dall'america.
Intanto sento la lavatrice che sbatte le scarpe e so che domani mattina faremo colazione con il pane di grano saraceno che ho impastato io a mano, perchè le pale della macchina del pane si sono scassate. Ecco, questa è una cosa odiosa...
Ma intanto adesso si è creata la crisi.
Lui è andato a letto incavolato e " sprogrammato" , intimamente deluso dalla mia incapacità di estendere un pensiero a lungo termine.
Io cerco di capire scrivendo qui, come si può risolvere questa cosa in modo poco tecnologico e molto umano...

domenica 1 gennaio 2012

Mezzanotte e non sentirla...

Si perchè tanto eravamo infervorati nel giocare a Trivial "maschi contro femmine" che non ci siamo accorti, se non 10 minuti dopo, dell'arrivo della mezzanotte.
L'infervoramento era a dire il vero alimentato fortemente dal gruppo femminile, giustamente risentite dell'assurdità delle domande che casualmente continuavano a capitarci.
Di conseguenza, il nostro vociare ridanciano e ochesco, è riscito anche a coprire gli echi della guerriglia urbana che si stava svolgendo nel quartiere.
Comunque abbiamo perso.
Buon Anno a tutti.