martedì 28 agosto 2012

Ai spich italian ( così mammapaguro non mi cazzia)

L'unica cosa che ci siamo detti mentre venivamo via è stata: "mai più d'agosto!".
Londra l'avevo provata in primavera ( primavera nostra, perchè ci stavamo con la giacca a vento), in inverno con un'insolita neve e un we in autunno.
Ad agosto è bella, perchè se ti dice culo su 10 gg ne becchi solo 2 di pioggia.
Per il resto è clima piacevole e cieli mozzafiato.
Trovi tutto, niente  serrata d'agosto come da noi e vivi la città in modo realistico, niente visione edulcorata come da noi hanno i turisti d'estate..." ma a Roma non ho visto molto traffico , di che vi lamentate?"
Che te possino! L'hai vista il 15 agosto! Vieni a farti un giro il primo giorno di pioggia d'autunno, alle 8.00 di mattina, viè!
Comunque malgrado i vantaggi, mai più d'agosto dicevamo.
Il perchè è che spesso, spessisimo , ci é sembrato di fare loo struscio sulla tuscolana, di sabato pomeriggio, in tempo di saldi, anche se poi il muscuglio di accenti italiani era vario.
In 100 mt sentivi dal peggio romanaccio, al milanese lanciato, fino al siculo più stretto.
E dai! Avevamo detto: " un pò di stacco dall'italia".
Ora non è per fare quelli che l'italiano all'estero per carità, però delle volte impedivamo al nano di parlare , con la mano sulla bocca, per non farci individuare.
Pure l'adolescente se n'é accorto.
Più caciaroni, rumorosi e disordinati, forse , solo i tedeschi ( un pochetto pure gli spagnoli).
Si perchè, (papàteutonico non te arrabbià), i tedeschi in terra tedeschia sono puliti e ordinati.
Appena passano di 10 cm il confine se sbragano...giuro che parlo per cognizione di causa.
Gli unici bambini arrampicati sugli alberi di Hyde park, urlanti come scimmie erano germanici! E correvano pure dietro gli scoiattoli...
Ma  non era solo l'essere tra italiani, tanti, a Londra, era soprattuto il fatto di capire le incredibili cazzate che dicevano.
Al super, alla Tate, sulla metro , in fila per i biglietti del museo...il grave è che ti capivano pure loro, specie quando ho urlato contro l'adolescente perchè ci ha fatto perdere la metro con l'homo e il nano dentro.
LUI aveva le cuffie e non: "dovevamo preoccuparci. LUI sapeva benissimo a quale fermata doveva scendere. Potevo anche salire IO e lasciarlo li ,  LUI" .
Oppure quando ho detto all'homo che ero stanca e che di quello che ballava il Limbo " non me ne fregava sinceramente un ca**o". Bhè, non mi sono ritrovata la ragazzetta italiana che mi guardava divertita?
Voi direte : " ma che non lo sapevi?" .
No, sinceramente non pensavo. Certo , mica volevo avè l'esclusiva. Ma non pensavo una tale affluenza.
Assicuro roba da lungomare di Riccione...
La cosa bella però era che mentre tutti rientravano negli alberghi istituzionali, noi tornavamo nel quartiere fuori rotta turistica, pieno di indiani, arabi , old londinesi e studenti.
E gironzolando per quelle strade ci siamo sentiti a casa.
Una grande casa. Grande come il mondo.



domenica 26 agosto 2012

No need to say goodbye

Ora succede che dovremmo andare via da Londra. Ma non ne abbiamo voglia.
Di solito un pò ti va di tornare a casa, ma questa volta no.
Ma non è il solito fatto di andare via da una vacanza, o di lasciare una città straordinaria o di tornare ad un paese che in questo monento vedi solo sfigato e zoppo. A noi dispiace lasciare questo posto vissuto così come lo abbiamo vissuto noi.
In questa casetta meravigliosa, in un quartiere particolare come Whitechappel, dove la parola "multirazziale" è quasi riduttiva e dove gli scoiattoli corrono veloci sugli alberi del giardino della scuola di fronte, dove vedresti tuo figlio starci in modo perfetto ( tra l'altro lo potrei semplicemente lanciare dalla finestra senza scapicollarmi).
Insomma, stamattina che il cielo è cobalto , gli alberi di unverde accecante e l'aria frizzantina, dobbiamo salutare Asch e andarcene.
Proprio oggi che ci sono i mercatini ovunque e inizia il carnevale giamaicano a Notthing Hill....
L'unico aspetto positivo é che da domani metto a regime alimentare tutti.
Abbiamo coronato la fine del periodo londinese con una cena assurda in un posto che per me somiglia a un campo di sterminio per polli, ma mi si dice che sia una delle maggiori catene fast food del mondo. Un posto dove ti vendono bacinelle piene di ali di pollo o scatoloni formato famiglia di povere parti di pollo comprese di pannocchie sullo stecchino e aptatine fritte come piovesse.
Ecco , parliamo un attimo delle chips o frites....il nano ha deciso che nella sua vita non serve altro.
Si può tranquillamente campare di patatine fritte. A pranzo , a cena, a merenda, fatta eccezione per la colazione che continua ad amare latte e biscotti, sostituiti però i pan di stelle, con le più adeguate Digestive.
Non mangia più niente. Nemmeno il suo amato riso, nemmeno il pollo.
Forse perchè ultimamente, devo dire il vero, abbiamo osato vari cucine e ogni tanto a fregatura, ha beccato qualche pezzo piccante.
Ha capito che le patatine sono sicure, buone, saziano e si possono gustare lentamente , come piace a lui.
Ormai ne riconosce l'odore e le chiede.
Ieri ne abbiamo mangiate alcune buonissime. Tagliate grosse e dentro il cartoccio di carta di giornale con sopra l'incoronazione della regina. Molto vintage e molto buone.
A me mancherà Sainsbury's , dove alle 23 di sera puoi comprare anche i fiori ( ieri il nano me li ha voluti regalare) e dove le offerte 1+1 sono da sballo.
Mancherà anche il fatto di poter essere quello che vuoi, non fa niente se vuoi viaggiare in metro con i piedi fuori dalle scarpe o mangiare seduto su uno scalino o metterti il tranch sopra il vestito da sera.
Ma soprattuto mi piace guardare le vetrine o le bancarelle e pensare che le mie creazioni qui ci starebbero da Dio...cosa aspetto a lanciarmi , dico io?
La valigia grande piena di cose belle per noi e gli amici è pronta. Dobbiamo solo ritrovare una stanza sotto le cose dell'adolescente e chiudere tutto.
Vado a preparare la colazione inglese che ho promesso alla famiglia.
Qui stamattina, a quanto pare, c'è la precisa volontà di sparasi al fegato definitivamente.


venerdì 24 agosto 2012

Melting pot alimentare

Mentre io sprecavo il mio prezioso tempo londinese dentro un'attrazione turistica per adolescenti ( il London Dungeon per farvi capire...), l'homo e il nano si sono divertiti sull'incrociatore inglese perennemente attraccato sotto il Tower Bridge, per un esperienza molto Royal Force.
Ma soprattutto l'homo ha lasciato liberamente scorazzare il nano tra gli zampilli di una fontana i cui getti spruzzavano da terra, in sequenze alternate, bellissimi da schiacciare con i piedi.
Alle 22.00 abbiamo sperimentato la comodità di un magazzino aperto 24h per ricomprare le scarpe nuove al nano, il quale si è aggirato tutta la sera per Londra scalzo.
Abbiamo comprato anche la torta di mele e mirtilli, da mangiare a casa con la panna, dopo che durante il giorno, avevamo mangiato svariate cose , senza continuità e regole.
La mattina abbiamo portato il nano ad una incrdibile City Farm, una vera e meravigliosa fattoria , con animali, orto , percorsi didattici e casa sull'albero da cui lo abbiamo dovuto espiantare per portarlo via. Patatine, gelato , succhi.
Mentre camminavamo, beigel con salmone , ventagli di sfoglia e traingoli indiani di pasta brik ripieni di non so bene quale mix di carne e spezie. Troppo audaci.
Pit stop di maxi cartoccio di patatine.
Pomeriggio dolci vari, l'adolescente zuppa di funghi take away (!!!), cappuccino.
Finalmente la sera qualcosa di simil sano, con la cena a casa , ma con trionfo di apple pie e panna.
E poi ti chiedi perchè a Londra , il corridoio del super con i medicinali, ha uno scaffale intero dedicato ad ogni forma e gusto del Gaviscon...
Io stanotte ho fatto una decina di incubi, in cui convivevano ex fidanzati, viaggi assurdi e angoscianti, voli paurosi e pure l'ex marito con cui ero costretta a partire per una vacanza. Ovvio che sono riscita a scamparla mettendo un fermo no , ma l'angosica stamattina rimane. Oggi me devo da na regolata...

giovedì 23 agosto 2012

No frost

C'è qualcosa di perverso nel passare una serata a scongelare il surgelatore del tuo affittuario londinese.
Io e l'homo non facciamo Mai, dico Mai , cose insieme per la casa.
E se le facciamo parte puntualmente uno scazzo con gara di insulti e odio che perdura anche per giorni.
LUI soprattuto odia fare i lavori di manutenzione di casa.
Invece qui no.
Complici, organizzati , efficienti. Una vera macchina da scongelamento freezer...
Il nostro Asch non si era accorto , o se n'era accorto e se n'era fregato o i precedenti ospiti avevano fatto il guaio e non avevano detto niente, insomma , il congelatore chiudeva male e aveva davanti un enorme e spessa parete di ghiaccio.
Abbiamo rimosso tutto, pulito e ora il freezer chiude che è nà meraviglia.
Il nano ci ha aiutati attivamente rimovendo ogni singola scheggia di ghiaccio che cadeva a terra.
Delle volte la maniacale precisione di questo bambino ci spiazza.
L'adolescente si é chiuso in camera invece, emettendo ogni tanto un flebile: " che vi serve una mano?", ha risolto , secondo lui, il problema collaborativo.
Un piccolo accenno alla camera dell'adolescente.
Panni sporchi e puliti, non più ditinguibili tra loro, ovunque.
Oggetti di cui nemmeno conosco la provenienza ( stò Asch si è dimostrato troppo complice lasciando Playstation e altro a disposizione) , scarpe nuove senza odore e scarpe vecchie con odore, intimo e calzini, giornali e volantini.
 Il nano è felice di condividere la stanza con il fratello,  ma penso perchè ci va solo a dormire.
L'adolescente esce con almeno 3 cappellini diversi nello zaino e a seconda della situazione li cambia.
Questa non la so spiegare... 

martedì 21 agosto 2012

Solo differenza di code

Attraversare tutta Londra per portarli a vedere gli scoiattoli di Hide Parck e scoprire che nel giardino della scuola di fronte casa, ne vivono a decine!
Bhè, meraviglie che succedono a Londra.
A noi le zoccole e a loro gli scoiattoli. Vedrai che i sorci grossi ci sono pure qui, però magari più riservati dei nostri, meno esibizionisti. Non devono necessariamente farsi notare come quelli di Roma che fanno stile libero nel Tevere, capoccella dai tombini e chissà quale società evoluta hanno creato nel sottosuolo. Motivo per cui ho sempre detto tiè ogni volta che qualcuno ha detto: " annamo a vedè Roma sotterranea? Che faccio telefono e prenoto?" .
Ho sempre gentilmente declinato.
Anche perchè dopo la simpatica ed istruttiva esperienza con gli scarafaggi in casa di qualche anno fa, la mia avversità verso i misteri di Roma sotto i tombini è aumentata. Specie da quando il tipo della disinfestazione mi disse : " 'A signò, ma che nun lo sa che Roma sotto se regge sui topi e gli scarafaggi? Prova a aprì er tombino e vedi che fuggi, fuggi...".
Che poi ve lo farei vedé che differenza tra il giardino della loro scuola e quello della scuola del nano, nonchè ex scuola dell'adolescente.
Roba che forse nemmeno la scuola del quartiere più degradato di Londra possiede. Anzi, sicuro di no. Mi sento di poterlo affermare.
Ora che ci ripenso, al parco li abbiamo visti dei topi. Erano piccoli e carini. Pure più piccoli degli scoiattoli. In realtà avevano paura degli scoiattoli o come li chiama il nano " ascolini".


lunedì 20 agosto 2012

Sfilata pret a porter mattutina

Dopo due giorni di sole impressionante per Londra (che durante le Olimpiadi gli ha fatto tutta la peggio acqua) , oggi è grigetto. E siccome non so mai come vestire ne me, ne i figli, mi sono detta  " guardo fuori". Si, perchè qui a casa di Asch, la cucina e il tavolo hanno delle grandi finestre che danno sulla strada, unastradina tranquilla ma con un discreto passaggio di persone e nessuna, dico nessuna, si sogna di guardare dentro casa , anche se l'homo si scorda e arriva in mutande, anche se siamo praticamente al livello della strada e senza tende.
 A Roma saremmo diventati l'attrazione del quartiere...
Insomma mi metto qui con la mia tazza di latte lactofree e caffè, le digestive e faccio io la guardona per farmi un'idea dall'abbigliamento.
Camicetta a scacchi con maniche arrotolate, pantalone nero, ballerine. Ok, forse fa quel freschino giusto da coprirsi quel poco.
Vestitino estivo,  leggero, leggero con infradito. Ehm, quindi.
Vestitino leggero estivo con sotto maglietta a maniche lunghe , calze bianche e ballerine. E qui oltre al dubbio ci si mette pure un brivido...
La vicina...gonna lunga, stretta stretta nera, maglietta bianca calata sulle spalle , maniche 3/4, sandalo semi-ballerina. Vabbè lei é alta, bionda e figa...
Vestitino estivo leggero, con sandalo infradito su piede incredibilmente abbronzato, trench. Cosa mi vuoi comunicare?
Nonnetto con pantalone leggero, scarpa di tela, maglietta , pile e scoppoletta. Pile?
Ok...giappo/inglese, alto e bello, asciutto e muscoloso, con cartellina sotto il braccio, capelli neri raccolti a coda, cuffia per la musica, pizzetto e occhiali da sole...com'era vestito non lo so. Non ho fatto in tempo. Mi sono concentrata su altro.
Pantalone nero, maglietta a maniche corte , sopra a maglietta a maniche lunghe, capelli rosso fuoco,
scarpe da ginnastica. Era tutta darkettona, ma forse era giusta con gli strati.
Signora in burka non conta...
Vestitino estivo ma più pasante, scarpa con il tacchetto, calza color carne, giacca elegante...questa lavora nella City ( vicinissima da qui). Il clima dentro gli uffici è alterato, non conta nemmeno lei.
Oddio! Minigonna, calza a rete gigante, sandalo e  2 canottiere.
Leggins , ciabatta da mare infradito e maxi canottiera. Dove va?
Bermudone , polo/camicia e mocassino...ma quanto gli piace agli uomini inglesi sto' look? Lo portava pure Hugh Grant in una scena di "4 matrimoni e un funerale". Pensavo fosse una trovata della costumista o qualcosa di superato. No, ne ho visti a secchiate in questi giorni.
Vestito estivo, calza, mezzo stivaletto e giacchetto di lana infilato nella borsa.
Vabbè lascio perdere...mi vesto a cazzo pure io e morirò o di freddo o di caldo...


The other side of London


Ora, girare per Londra in condizione normale è divertente, interessante, curioso, istruttivo, entusiasmante, rilassante, anche romantico e affascinante .
Girare per Londra con un adolescente può essere tutto questo, ma anche tutto il contrario o addirittura ti può far scoprire lati nuovi e sconosciuti.
Ti può far notare, per esempio, che qui i genitori non urlano come ossessi per richiamare i figli e incredibilmente , i figli, non urlano per esprimere qualsiasi stato d'animo.
Qui urlano dove si deve urlare. Allo stadio e nei parchi giochi. Forse anche fuori dai pub di venerdi sera e dopo svariate pinte di birra. Ma è un' altro discorso.
Quindi può accadere che in mezzo ad una strada si senta solo la mia voce un pò isterica e notevolmente esaurita, che richiama l'adolescente che vive nella sua bolla alla quale ha aggiunto anche le cuffie per la musica. Che fa tanto hip-hop, stile che ultimamente predilige assai, anche e soprattutto per le taglie over size che vestono bene la sua stazza.
Il British Museum non ha retto il paragone con con i 5 piani di Lillywhites con tutte le sue magliette e cappellini.
Il fatto di abitare a Whitechappel lo rende entusiasta come se il fatto di vivere dove ammazzava Jack the ripper fosse una cosa di cui andare fiero. E la sera dice di non voler passare per le stradine piccole e buie. Vallo a capì...
In compenso la sua stanza fa paura peggio di Jack lo squartatore e già chiede di voler rimanere a casa mentre noi andiamo in giro. Tanto, dice: " é come a casa. Non apro a nessuno, ho i noodels da fare al microonde , il telefono, internet e i dvd di Ashley, che anche se sono tutti in inglese vanno bene lo stesso." 
Mi sa che gli diamo retta..

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Pronti

Volevamo partire e interrompere i contatti per un pò con tutto quello che solitamente ci circonda. Quindi, abbiamo pensato , cosa meglio di un viaggio in una grande città fuori Italia? Se la sono combattuta per un pò Berlino, Lisbona e Londra. Alla fine, malgrado forse sia la più cara, i biglietti aerei invece costavano molto meno e Londra ha vinto.
Abbiamo affittato un appartamento e via..pansavamo.
Io mi sono trafitta un piede con le forbici 2 giorni prima, l' homo s'è sgarrato il ditone su uno scoglio 24 h prima e all'adolescente la notte è venuto uno sfogo tra le gambe procurato dalla retina malefica del costume e non riusciva più a camminare. Il nano è salvo.
Sono anche riuscita a preparare dei bagagli essenziali e funzionali. Il tutto dentro le dimensioni ridotte del bagaglio a mano della compagnia low cost.



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lunedì 13 agosto 2012

Stare sola non è stata nà sola

Ho la giustifica per l'assenza!
Sono stata una settimana SOLA!
Senza nano, che era con l'homo in vacanza con la nonna, senza l'homo che era con il nano , senza l'adolescente che era con il padre.
E siccome a volte i pianeti si allineano e le congiunzioni astrali avvengono, anche mammapaguro era sola e ci siamo rimesse in pari di tutte le chiaccherate interrotte dai nani, di tutte le cene non fatte e di tutte le passeggiate non concluse. C'è scappato pure un "mutanda party" ( pigiama party non se poteva fa' con 'sto caldo).
Nella settimana....
Non ho rifatto il letto, mai.
Ho lasciato mutande in giro, ovunque, chissene!
Ho bighellonato in casa con la tazzina di caffè in mano e mi sono ritrovata incredibilmente pronta in men che non si dica per uscire.
Ho saltato i pranzi..a che servono? Ci sono gli aperitivi la sera e i gelati il pomeriggio.
Sono tornata  a scuola d'inglese, da mammapagura che non sapeva dove mettere le mani (tra i capelli era l'unico posto sicuro) per farmi riprendere il filo. Ho anche partecipato a un social club che nemmeno mi ricordavo più come era fatto. Argomento: summer words. Ma si! Facciamo pure le summer words, le so tutte!
Beach, boat, hot, ice cream, sunburn, tent...."ahahhhh!" come dice teachertenebroso.
Ho anche costruito belle frasi con le summer words : "without the lotion I'm sunburned". Tiè...
La sera poi, mi sono riappropiata del divano, telecomando , cenetta sfiziosa e tv no limits. Anzi, ho aperto il divanoletto e ci ho dormito davanti la tv.
Ben 2 volte dall'estetista. Ho anche aspettato 20 minuti che finisse quella prima di me. Lei si scusava, io ripetevo di lasciar perdere. Non mi interessava aspettare. Waiting.
Ho camminato con calma per andare a prendere un caffè, dopo aver parcheggiato lontano. Take a coffee.
Mi sono fatta i bagnetti con il sapone di Aleppo per ammorbidire la pelle e ho dormito con i calzini e piedi pieni di crema.
Ho lavorato con il fimo dei piccoli gioielli per una ragazza che fa la cake design.
Non ho gurdato nemmeno una volta nel letto dell'adolescente. Horror.
Ho cominciato a preparare con calma e in modo quasi concettuale,  i bagagli per il viaggio, suitcases, (poi ne parlerò meglio).
Ci siamo coccolati a vicenda io e i gatti e ho fatto shopping relax senza fretta, spendendo quasi niente, ma spulciando gli articoli al 70% di sconto. Un paio di pantaloni bellissimi, un maglioncino rosa e un cardigan (mi piace comprare il fuori stagione) , 21 euro- 4 euro di sconto. Dai che se pò fa...
E poi le seratine con mammapaguro. Cena di qua , aperitivo di la...passeggiata al fresco del ponentino e collegate con il mondo da una panchina, con Ipad e rumore della fontanella.
chissà se ci siamo dette tutto..no perchè qui se ne riparla tra quanto?
Certo, qualche sfiga c'è stata.
I lavori al palazzo accanto per esempio e una solerte ditta edilizia che aveva fretta di chiudere il cantiere. Quindi comnciava alle 6,45 i rumori per non smettere nemmeno nelle due ore di silenzio del pomeriggio (nessuno che si sia lamentato...).
Quindi ogni mattina il loro assordante battere , scalpellare e sollevare con il rumorosissimo cestello elevatore, mi ha fatto sobbalzare e odiare tutto il mondo.
Ovvio che da stamattina hanno smesso.
 Poi sabato mattina , tornato anche l'adolescente, sono andata a riprendermi l'homo e il nano.
Certo, mi sono mancati, ma ho sorseggiato questa settimana come prezioso nettare. Mi sono ritrovata con me stessa, ho fatto pensieri e propositi per l'ipotesi della non riassunzione a scuola e ho fatto pace con la fretta. Ci siamo salutate fino a fine mese.
E da domani vacanza con un bel viaggio all'orizzonte. E con il terrore di affrontarlo con l'adolescente.






domenica 5 agosto 2012

Came home

2 settimane senza quasi fare la spesa.
2 settimane senza mutande in giro e senza scarpe puzzolenti.
2 settimane senza dover dire " alzati" , "lavati", "spengi la tv", "muoviti".
2 settimane senza letti dell'orrore e senza magliette buttate ovunque.
2 settimane senza oggetti poggiati in ogni angolo, senza spazi invasi e con il tavolo della cucina sgombro.
2 settimane con il bagno pulito e con la lavatrice a regime ridotto.
2 settimane senza quasi comprare frutta.
L' adolescente è tornato a casa, con tosse, tonsille gonfie, afte in bocca e senza voce.
Ma pronto a riprendere a pieno ritmo tutte le sue abitudini.

sabato 4 agosto 2012

La mia classe, forte!

Li ho rivisti, non tutti, ma quasi tutti ieri sera erano li.
Con alcuni ci eravamo persi, con altri invece ci sentiamo ancora.
Ma ieri sera i miei compagni di classe erano insieme a me.
I compagni delle superiori, quelli della crescita e delle emancipazioni, quelli con cui hai condiviso lacrime ed emozioni, quelle forti, quelle delle "prime volte" di tutto.
Sono belli i miei compagni di classe, si portano magnificamente gli anni, nello spirito e nell'aspetto, erano e sono persone in gamba.
Certo, all'epoca scazzavamo, pure di brutto, ma sempre o quasi sempre per motivi di principio, noi ci credevamo che qualcosa era diverso li dentro, nelle aule dove si cresceva e dove la creatività era un dato di fatto e un requisito fondamentale per procedere in quel tipo di studi.
Però oggi le discussioni sono andate via per sempre, in un dimenticatoio salvifico e generoso.
Resta la tenerezza, l'affetto e l'empatia, che sembrava semplicemente in attesa di essere ripresa, li pronta a rifunzionare come allora.
E siccome la nostra era una scuola piccola e in realtà il fatto di essere in sezioni diverse era solo una cosa pratica, tanto per svolgere ordinatamente le lezioni, ieri non c'erano solo quelli della mia classe, ma anche quelli dell'altra sezione, perchè all'epoca , noi ci conoscevamo e frequentavamo tutti.
Era bella la nostra scuola. C'erano grandi artisti allora ad insegnare e anche qualche demente, ma tanto di quello nessuno se ne ricorda. Restano gli insegnamenti alti e affascinanti di altri, quelli che ci sono serviti poi nella vita e che, se anche a qualcuno non fossero serviti per lavorare , sono restati nello zaino della vita.
Noi volevamo imparare, ci piaceva sporcarci le mani e assorbivamo come spugne tutto quello che c'era da scoprire, chi più e chi meno, ovvio, ma a rivederla oggi con gli occhi da insegnante, eravamo una di quelle classi che danno soddisfazione immensa al professore.
Ieri c'era anche qualche "perso per la strada", qualcuno che non ha finito il ciclo ma che è rimasto talmente con noi da essere uno di noi a tutti gli effetti.
Li abbiamo ripescati , anche loro.
E siccome avevamo anche dei bidelli "umani" all'epoca, ecco che ieri si è materializzata pure la mitica bidella, quella della consolazione da pianto e della camomilla, quella che ancora oggi si ricorda i nomi, gli anni e la provenienza e riconosce le mamme per la strada.
Ma come è possibile che una risata non sia mai cambiata in tutti questi anni e che solo a sentirla un'ondata di emozioni e ricordi mi ha avvolto?
E una voce, quella della mia amica che parlava a mitraglietta, non conosca il peso degli anni e continui a solleticarmi le orecchie in modo delizioso?
In quell'ambiente, se dovessi rappresentarla con in un'immagine, c'era un grande flusso onduoso che transitava da un capo all'altro del tavolo accomunando tutti e vari flussi minori tra persona e persona.
E non sapevi se parlare solo con lei a destra o girarti anche a sinistra per finire quel discorso accennato prima. Non sapevi nemmeno se riprendere quella cosa detta 10 minuti prima con le 3 persone davanti o se addirittura prendere il piatto e andarti a sedere vicino quella tua compagna con la quale ti stai scambiando sorrisi complici da tempo.
Ritrovare lo spirito cazzarone e surreale di alcuni, intatto e meraviglisamente fuori le righe, che i dispiaceri e le delusioni non sono riusciti ad abbattere...l'elenco dei divorzi ad un certo punto è stato necessario!
Come quei patetici racconti sugli esami e controlli fatti ultimamente per capire che cosa sono questi acciacchi che cominciano a presentarsi sulla porta dei 45, peggio di un esattore delle tasse.
E poi i figli, quanti, che età hanno, cosa fanno. Non sono l'unica in compenso ad evere un nano per casa. Qualcun'altra/o ha speso bene l'ultimo "buono figlio" che ci è stato offerto una volta superati i 40....
Adesso vorrei rivederli sempre e resto un pò perplessa di fronte a questo sentimento di dolore quasi, per la consapevolezza che questo non se po fa', non così assiduamente alemno. Solo per metterci insieme ieri sera c'è voluto un mese, con cambiamenti di data, spostamenti perchè c'era pure chi sta viaggiando per il mondo con la moto e poteva arrivare solo ieri. Alla fine non è arrivato. E quello che vive in Giappone? La prossima volta, per sua richiesta, ci rivedremo quando torna in Italia.
Oggi sono veramente felice di me e di loro e il solo fatto di aver parlato un sacco con la mia amica dai capelli rossi, vale tutta la serata.
Comunque devo dirlo, ci manteniamo alla grande!!!

  

venerdì 3 agosto 2012

Le nuove famiglie

Il nano e nanacaterpillar si amano. Solo che lei, da buona caterpillar, non lo da troppo a vedere.
Lei è pratica, cazzuta e risoluta. O si fa come voglio io o evacuare please.
Il nano è romantico, precisino e idealista. E pure tendente alla lacrima facile.
Cozzano.
Però quando giocano a marito e moglie,  tutto si risolve.
Si chiamano amore e tesoro , si danno i bacini, cucinano e accudiscono la "figliola", quasi sempre la povera gnomaballerina , la quale acconsente a ricoprire questo ruolo,  forse perchè consapevole che per amore della prole quei 2 vanno daccordo...
Il nano ha la fissa delle case,  non so se lo avevo già detto.
Ha un bisogno fisico di tetto, spazio,  luogo. E mette sempre la porta, ovunque.
Quindi, quando iniziano il gioco della famiglia, la prima cosa che il nano fa è quella di stabilire l'area domestica. Delimita,  arreda e fissa lo spazio del nido d'amore.
La coppia disomogenea poi puntualmente, si ficca a letto, lo facevano già da piccolissimi, anche al nido ci raccontavano.
Sono di quellli che risolvono così le incomeprensioni. Noi ci ridiamo...per ora!
L'altra volta si sono messi nel letto con il "figliolo" nel mezzo. Un bambolotto che hanno portato a dormire con loro, altrimenti "piangeva", hanno detto.
Poi arriva il crac. Scazzano per un motivo,  quasi sempre ignoto e la coppia scoppia.
Da li inizia un'escalation di incomprensioni e ripicche,  tipiche fasi di un matrimonio finito.
Gnomaballlerina non sembra aver riportato gravi traumi dal puntuale e repentino smembrarsi della sua famiglia.
Ieri ho raggiunto mammapaguro nella residenza estiva a Montecozzio (come lo chiama il nano).
Nella foga di correre da lei per infilare conchiglie (che non abbiamo fatto), per far dipingere i bimbi sul grande telo, (che non abbiamo fatto), metteci lo smalto, (che non abbiamo fatto) e chiaccherare (che abbiamo fatto), ho parcheggiato la macchina e non ho visto la sbarra bianca su un lato. Non mi sono accorta che faceva parte di un officina e quando la sono andata a riprendere la sera, era chiusa nel recinto.
Il nano ha cominciato a piangere, a fiume, dicendo che  non poteva lasciare la sua macchina a Montecozzio, tutta sola.
Ma papàteutonico, perchè mica si chiama così per caso,  ha sistemanto tutto e stamattina, nemmeno alle 9,00, la macchina era già "parcheggiata sulla Tuscolana, all'altezza del negozio 1000 cose  a 1000", come scritto su sms che mi ha mandato.
Io e mammapaguro, siamo tornate a Roma con la sua 600, carica di bambini urlanti e piangenti (solo uno in verità).
Ma al casello dell'autostrada,  mentre mammapaguro metteva i 60 cent  nell'imbuto del pedaggio, nello stesso momento,  la macchina mangiasoldi del pedaggio invece ha sputato 15 euro, così, senza motivo.
Mammapaguro presa dall'entusiamsmo irrefrenabile, urlava che avevamo così la cena pagata.
Poi guardando i 15 euri siamo scese di pretesa e abbiamo puntanto ad almeno 4 pizze rosse per i bambini, ma poi  abbiamo comprato  15 arrosticini.
Dopo la fortunata raccolta però, la vedevo un pò assente:
"che c'è mammapaguro?"
 MP: " niente...pensavo che forse non ho visto bene e potevano essercene ancora"
"mammapaguro...era il casello della Roma-Napoli, non LasVegas e le macchinette mangiasoldi non sono slot..."
Mammapaguro  però dice che ora è iniziato un periodo buono e che adesso i soldi cominciano a d arrivare e li facciamo girare noi. Lo spread non ci fa più paura....



mercoledì 1 agosto 2012

Il minimo diventa massimo

Da quando l'adolescente è al capus d'inglese, il nano ha preso il sopravvento o come si dice a Roma, s'è proprio allargato!
Dal punto di vista pratico ha occupato abusivamente il piano superiore del letto, ci fa andare anche le sue amiche  e dice che da domani, dove tutto ciò che non è oggi è domani, vuole andare a dormire sopra.
In effetti questo a noi ci fa un pò comodo, altrimenti dobbiamo cambiare letto.
L'adolescente di oltre 70 kg al piano di sopra, di un apparente fragile letto ikea, comincia ad essere troppo.
Il nano adesso usa assiduamente il bagno dell'adolescente. Prima lo snobbava, adesso gli dedica cacche e pipì come ne fosse il proprietario.
Usa i giochi "reliquia" dell'adoelescente, affermando che l'adolescente, "MIO FRATELLO", glieli ha regalati;
sta disteso sul divano occupandolo quasi per intero, godendosela, perchè con l'adolescente tra i piedi lui è costretto all'uso di 1/4 di divano. Adesso 1/4 è per me...
Decide anche i menù dei pranzi e delle cene e soprattutto sceglie l'abbigliamento.
Io sono un pò costernata perchè l'adolescente quando era piccolo, non lo ha mai fatto. In realtà mi piace da morire questo suo gusto in fatto di look, se non fosse che:
1- non vuole più mettere cose belle comprate da me senza la sua presenza/consulenza e non c'è modo da fargli cambiar idea;
2- questo vuol dire che oltre al gene "tutto pulito" ha ereditato dalla nonnadecoccio, anche la fissa per l'abbigliamento. Bene!
Ma soprattutto il nano in questo perido sta evolvendo dal punto di vista lessicale, quasi da far paura.
L'adolescente lo troverà molto cresciuto al suo rientro.
Certo,  gli mancano sempre un sacco di lettere e ha deciso di tenersi stretto degli errori che però,  a quanto pare,  gli piacciono, come "appua" invece di acqua e "pingiamino" invece di pigiamino.
Parla anche, secondo lui, inglese, emettendo una serie di suoni indecifrabili e senza un minimo di senso. Però ieri ha notato che esiste altro oltre l'inglese e l'italiano. Infatti sentendo parlare un gruppo di ragazzi giapponesi, mi ha chiesto: "non parlano ingghese quetti ragazzi vero?".
"No, parlano giapponese".
E si è messo a fissare in faccia una delle ragazze. Ma quando lei gli ha detto: "Ciao!", lui è rimasto perplesso : "non parlano più angioppese adesso?".
 Siccome da un mesetto a questa parte nella sua vita è entrato Robin Hood, non c'è più stato spazio per Zorri e pirati ed impicca, in modo sempre più inquetante, i pupazzi dicendo che lui o è Re Giovanni o è l'eroe di verde vestito, ma sempre Pippo o Winnie Pooh ci rimettono. Porelli, non li posso vedere così...
Tra l'altro , per via dell'inserimento del fuorilegge britannico, (quasi meglio di Zorro devo ammettere),  seguiamo con tifoseria da stadio le Olimpiadi di spada, fioretto e sciabola. Lui esulta ogni volta che si accende una luce,  sia essa nostra o dell'avversario.
Meno male che in questa lunga e indecisa estate ci sta salvando Londra 2012.
Non abbiamo ancora idea di dove andare...