mercoledì 23 giugno 2010

Il Village o Celshea?

Bella storia!
Per almeno 3 giorni abbiamo vagato per questi 2 trendissimo quartieri, per cercare di coglierne le bellezze , le particolarità e soprattutto per capire cosa attrae tanto i newyorchesi tanto da pagare prezzi stratosferici per venirci ad abitare.
In effetti non è molto difficile da capire.
L'atmosfera è subito diversa, la gente sfreccia in bicicletta e il tipo di negozi e locali cambia radicalmente.
Più negozi naturalistici/biologici (anzi Organic),piccoli negozi di giovani stilisti, locali vegan, vegetariani , giapponesi e italian Style (no i soliti spaghetti/pizza,ma piuttosto bresaola,parmigiano e "arucola").
Cambiamo stile delle abitazioni. I grattacieli scompaiono per lasciare spazio a piccole abitazioni con le scalette d'accesso e le finestre che dalla strada lasciano intravedere belle case, dagli arredamenti vivaci in tranquille vie.
In un certo senso si somigliano , però devo dire che Chelsea forse ci ha colpito di più.
Saranno i suoi spazi industriali risistemati a gallerie d'arte contemporanea ( ce ne sono a decine), saranno i suoi negozi di moda particolari e i suoi locali ovunque, saranno le case ancora più belle di quelle del Village in contrasto con palazzi modernissimi di acciaio e vetro?
E poi la strepitosa ex ferrovia sopraelevata trasformata ( e aperta proprio in questi giorni) in un immenso giardino pensile, riempito di fiori e piante selvagge, con panchine e lettini di legno sui quali sdraiarsi a godersi o il sole o la brezza marina e con soluzioni architettoniche innovative e piacevoli.
Sia il Village che Chelsea sono roccaforti omosessuali.
Nel Village si nota meno e a Chelsea invece non vedi altro.
Al parchetto giochi pubblicO abbiamo incontrato genitori gay a spasso con propri bambini , ottenuti legalmente magari prendendo un utero in affitto.
Entrambi hanno fornito scenari ed ambientazioni a film e telefilm.
Dalla casa di Carrie nel Village a quella di Chelsea di Will e Grace.
Insomma decisamente bei posti dove poter vivere...
All'Apple store di Chelsea poi ,vediamo una specie di bivacco.
Centinaia di giovani a terra su giacigli o su sedie da campo con il computer sulle gambe.
Dico io :"ma che è una protesta per qualcosa?" (la solita comunista...)
"a Pà,ma che protesta...domani pomeriggio alle 7 Mettono in vendita il nuovo IPhone!!"
"??!?!?....ma erano tutti giovanissimi...io non me lo posso permettere l'IPhone! E tutti questi? Ma poi...la fila???epperchè la fila??!!"
Delle volte sono veramente tarda!


(nelle foto il nuovo giardino capolavoro di Chelsea ricavato dalla ex ferrovia sopraeleveta)

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