venerdì 11 novembre 2011

LUNA crescente

Insieme a me, all'adolescente, al nano e al marito, convivono 2 gatti.
Uno grasso, bello, pigro e rosso.
Peso non stimato, ma si aggira tra un bambino di un anno e un maialino da latte ben pasciuto.
L'altra, è crema con striature marroncine, coda da procione, bella, iperattiva, pazza e cieca da un occhio.
Il primo si chiama Trilli. Si dice che per i gatti sia meglio un nome che finisca per I e quindi, non curanti del fatto che forse Trilli era più adatto ad una femmina , io e l'allora ancora non adolescente, abbiamo optato per questo nome.
Vivevamo soli, facevamo un bel pò come ci pareva, ed eravamo abbastanza convinti che quello che a casa nostra esisteva poteva pure esistere per il resto del mondo...
Quindi Trilli sia.
I gatti di certo non si sentono offesi ad avere un nome potenzialmente da femmina. Che poi se andiamo ad analizzare tutta l'allegra brigata di Peter Pan, ne escono di cose strane e ben più ambigue.
La piccoletta invece è arrivata per tenere compagnia all'ormai ultra settenne micio rosso.
Dopo la nascita del nano lo avevamo visto andare un pò giù di umore e io ingenuamente e da un punto di vista essenzialmente umano, ho pensato di dargli la classica "compagnia".
Lui, il mio gattone rosso, non penso che in realtà avesse bisogno di "compagnia", almeno non quella, non così.
L'abbiamo chiamata Luna, dopo giorni di contrattazioni e discussioni tra me e l'adolescente, il quale adesso è tutto concentrato su avvenimenti di importanza microscopica, ma che per un adolescente possono essere enormi. Come scegliere, appunto, un nome ad un gatto.
Alla fine è andata Luna, ma è stata un'impresa.
Per me andava bene la prima. Il nano la voleva ciamare "Cutì" (mai capito perchè). Ovviamente l'adolescente non se ne faceva una ragione perchè: "non vuol dire niente..." (leggetelo con tono isterico).
Luna è ovunque. E' dotata di olfatto ed udito straordinario.
Essendo cieca da un occhio ha sviluppato tutto il resto al massimo.
Apri l'acqua? Lei c'è, deve bere.
Apri il frigo? Lei è già li, ha fame.
Apri un pensile? Lei dice che deve vedere e si intrufola dentro.
Apri la tavoletta del wc? Lei arriva e si piazzza dietro a guardare. Ora, non so come spiegarvi la sensazione del fare i propri bisogni con una gatta che scruta da dietro, però non è per niente rilassante.
Ti siedi al computer? Lei arriva e sceglie. O si sdraia dietro lo schermo cercando di prenderti le mani mentre scrivi, o ti manifesta tutto il suo amore camminando sulla tastiera e scrivendo stringhe di numeri e lettere che sicuramente contengono formule fisiche da nobel.
Ultimamente le è scattata la "caccia al puntatore del mouse"; si piazza davanti al monitor e cerca di acchiappare la freccetta. Mentre tu cerchi di lavorare...
A volte mi trovo a fare i movimenti piano, piano, cercando di non farmi sentire, però lei mi becca sempre. Se sono riuscita ad entrare in bagno senza che se ne accorgesse, pochi secondi dopo è dietro la porta che piange implorante e quando le apro entra emettendo delle fusa assordanti per lo scampato pericolo dell'essere rimasta esclusa fuori.
Devo dire però che è dolcissima. Dispensa fusa,coccole e capocciatine a tutti, in particolare a me che sono la sua mamma adottiva.
Gioca con il nano come se fosse una bambina. Lo cerca proprio e capisce subito la modalità di gioco stabilita da lui. Modalità sempre molto rischiosa per lei.
Da quando è arrivata il nano ha attentato alla sua vita per un numero di volte impressionante.
Da quando la trascinava per il collo, a quando l'altro giorno la prendeva quasi a frustate con la corda da montagna dell'homo. Lei niente, giocava anche con quella.
Anche l'adolescente coopera alla deformazione definitiva del carattere della micia. Appena la vede riposare tranquilla la tira su e se la porta in giro, dicendole: "ma come sei dolce, ma come sei carina...mamma! gurda com'è coccolosa.." No, lei è solo assonnata. Vogliamo lasciarla in pace per una volta che sta tranquilla?
E poi c'è il povero Trilli.
Non esiste più un pisolino tranquillo (a meno che anche lei non sia svenuta da qualche parte).
Lei lo assale, lo provoca, lo cerca chiamandolo e gli toglie il diritto di Ius Primae Pappe, acquisito da 8 anni a questa parte.
Però quando Trilli dorme, le si va a mettere vicino e con una zampetta lo tocca leggermente.
LUi mi gurda a volte con aria interrogativa e tremendamente saggia, come solo lui sa fare.
Provo un deciso senso di colpa perchè a volte tendiamo ad antropomorfizzare i comportamenti animali.
Magari Trilli era beato nella sua condizione di gatto un pò trascurato e non si sentiva affatto emarginato.
Che poi io nemmeno ce la facevo a spazzolarlo tutti i giorni, a volte mi scordavo di pulire la sabbietta e delle volte restava anche senza pappa o senza acqua perchè magari non l'avevo visto subito.
E che vado a fare, siccome ho tempo che mi avanza? Ne prendo un'altra. E per giunta con pelo chiaro.
Noi in famiglia consumiamo, senza esagerare, km di rullino adesivo per rimuovere peli.
Prima di uscire, tric tric tric, rullatina a tutti e via.
Mentre stiro, tric tric tric, spazzolina.( giuro che questo è il rumore che fa)
Ospite che va via? tric tric tric : "scusa, sai il gatto..." ( e li mi sento morire!).
Luna cammina sui davanzali, fregandosene del fatto che da un occhio non ci vede.
Tempo fa aveva deciso di passare il tempo in cui noi non c'eravamo, sul tavolo della vicina, passando dal davanzale ovviamente.
La vicina è zitella, ipocondriaca e maniaca del pulito.
Vi lascio immaginare cosa può essere successo.
Ha detto che i ciclamini erano morti tutti, che lei aveva una strana allergia, sicuramente procurata dalla gatta e che comunque la gatta aveva scelto il suo balcone perchè tranquillo e pulito e "non come il vostro".
Ho costruito un divisorio al più presto e la micia c'è rimasta male.
Sospetto che andasse veramente di la perchè poteva stare tranquilla.
In realtà, data la sua vivacità, saremmo noi (e in special modo povero Trilli), a dover scappare sul balcone della vicina.

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