martedì 7 febbraio 2012

L' era glaciale de' noantri

La neve a Roma. Non serve che ne parli anche io. Non serve che parli ancora del sindaco Aledanno (come lo chiama il mio geniale amico Marco), della totale e comprensibile inadeguatezza della capitale, dei cittadini attoniti e dei ragazzini felici.
Potrei però parlare della rampa del garage ghiacciata e dell'impossibilità di far uscire le macchine. Posso raccontare di come, venerdì all'alba , mi sia svegliata per il raffreddore e per le urla disperate di una frizione. L'agonia è durata 40 minuti. Alla fine il proprietario della macchina si è andato riporre nel garage e penso abbia telefonato al posto di lavoro per avvertire che non sarebbe andato.
Il suo sali e scendi però, aveva schiacciato ben bene la neve per 3/4 della rampa e verso le 10 di mattina, dopo altri inutili tentativi da parte di altri condomini, la rampa era una pista per bob. Olimpionica. Era così ghiacciata (sospetto che qualche furbone abbia anche avuto la geniale idea della classica secchiata di acqua),che un bob a 4 poteva, senza difficoltà, raggiungere i 100 km orari. Ma la neve a Roma ha portato anche gioia, panorami mozzafiato, calma e silenzio ovattato. Cose non da poco per questa città.
Ha portato anche alla chiusura delle scuole.
Ha portato anche un mio sfinimento rapido e repetino. Se sommiamo ai 4 giorni di chiusura scuole+ we+ una settimana di influenza del nano...facciamo i conti.
Il nano è convinto , sinceramente, di essere il Gatto con gli Stivali. DA quando si sono incontrati, ormai più di un mese fa al cinema ( e rivisti domenica), per il nano è diventato L'EROE, il mito, un amico fidato, il senso della vita e soprattutto il senso per le galoscine comprate per la pioggia.
Le indossa da quando siamo tornati dal cinema, insieme alla spada di Zorro dell'adolescente (che avevo intuitivamente conservato) e una cintura ottenuta da una maglietta tagliata, mostrando lo sgurdo da cattivo ereditato da quando era un pirata.
Ecco. In questi giorni avrò stretto in vita quella cintura una cosa come 150 volte.
La vuole "tretta, tretta" perchè altrimenti non gli tiene la "ppada",  "pecchè io sono il Gatto con i tittivali!!" (brandendo la spada in aria).
Avere i ragazzini in casa, senza uscire e per giunta io malata (altrimenti sarei uscita), non è impresa semplice. Litigano, si fanno i dispetti (il nano non è assolutamente vittima, sia chiaro), sporcano il triplo, mangiano il triplo, si annoiano il triplo.
L'adolescente in realtà l'aveva un'idea per non annoiarsi e per passare in modo leggiadro questi giorni. Computer, console per giochi, sonno e qualche fumetto qua e la. Cibo. Anzi, i fumetti solo la sera, al limite.
Dopo il primo giorno abbiamo dovuto stoppare lo scempio di neuroni e costingerlo ad attività alternative.
Quindi è stato costretto a seguirci nella camminata sulla neve intonsa del parco degli Acquedotti, ha partecipato bofonchiando alla realizzazione di un pupazzo di neve (criticandone l'aspetto e le forme), è stato spedito al centro commerciale a comprare le mele e ad incontrare un suo simile e mi ha aiutato a cucinare, ma questo gli è piaciuto. Per il resto è stata solo battaglia di spegnimenti e induzioni allo svolgimento dei compiti.
Lui si è prodigato in macumbe pro-nevicate, nella speranza che la chiusura si prolungasse ancora. La cosa si è svolta maggiormente via FB in collegamento real time con i compagni di classe.
Io avrei voluto solo dormire, per alleviare questo mal di testa assurdo e per smetterla di soffiarmi il naso. Ma inutile dire che è stato impossibile.
Quando stamattina ho urlato: "lasciatemi in pace, non rompetemi le scatole per almeno 10 minuti" (ero nel mezzo di un fuoco incrociato di richieste a raffica), il nano, infido e ruffiano come pochi, è venuto da me e mi ha sussurrato con voce flautata : "io non ti 'ompo e ccatole, io sono bbavo...Cri ti 'ompre sempre e 'ccatole".
No, capito? 3 anni e mezzo...
Ieri ho tentato di far vedere delle alternative anche a lui. In effetti ho cercato di ipnotizzarlo con l'IPad, dopo ore di macchinine, treniti e cinture con spade (anche con l'alternativa del cinturone con pistole).
Volevo fargli vedere l'origine del Gatto con gli Stivali e cioè Zorro/Banderas, adorato dall'adolescente quando era nano.
Lui l'ha visto, rivisto, osservato e anche apprezzato se volete.
Quando gli ho chiesto entusiasta : " ti piace Zorro? hai visto che forte e come combatte con la spada?" , lui mi ha risposto, impassibile e convinto :
"si, mi piace Zorro/Gatto con i tittivali".
" Ma come Zorro/Gatto con gli stivali? vabbè che hanno la stessa voce, ma questo è Zorro soltanto. E' lui quello figo, quello vero. Lo rivediamo?"
"No. Vojio vedere solo Gatto con i tittivali. Zorro no."
Amen.

2 commenti:

  1. ahah, ti dico solo che geppo è in fase pirata e se tu leghi cinture io metto gilet e fisso spade ai pantaloni una cosa come 2000 volte al giorno.
    Ora sale persino le scale di casa con la spada in mezzo ai denti come fanno i pirati ed ho dovuto preparare e mettere bende per occhi a tutti i suoi pupazzi. Come la vedi?
    Ciuuuurmaaaaaaaaaaaaaaaaaa

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  2. mitico...la mia ciumma, come dice il nano.
    noi il periodo pirata l'abbiamo superato.

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