martedì 17 luglio 2012

Nonni e conchiglie. Una storia d'amore.

Vorrei raccontare che l'aperitivo nella Jacuzzi è stato il top della vacanza. Ma mammapaguro si è ammalata e ha passato due giorni in un buco spazio/tempo gestito dal duetto: Febbre e Mal di gola, devo dire veramente intransigenti e poco disponibili alla mediazione con qualsiasi medicinale non devastante. Alla fine Febbre e Mal di gola si sono arresi solo di fronte alle ragioni più ostinate di un autoritario antibiotico. E finalmente è riuscita a venirne fuori. In compenso ha dormito per almeno 48 h e io sinceramente nemmeno ricordo come siano stati gestiti gli infanti in queste ore senza lei e senza i nostri progetti a base di cocktail immmaginari.  L'adolescente è entrato in piena modalità villaggio. Il "morbo Fiorelllo" si è impossessato di lui. Ormai consce tutti i balli di gruppo, anche quelli della baby dance, interagisce con tutti gli animatori del villaggio, ritorna ad orari che in città raggiungerà solo verso i 18 anni e dorme fino a tardi; quando si sveglia, invece di lavarsi in bagno, passa direttamente in piscina, senza nemmeno fare colazione. Questi ritmi, oltre a regalargli un' abbronzatura invidiabile, gli hanno fatto perdere qualche chilo, a conferma che il suo problema di girovita non è l'alimentazione, ma il divano.
Il groviglio di adolescenti di cui fa parte è formato da elementi provenienti da varie parti d' Italia e già si sono scambiati amicizie su fb dalla paura di perdersi dopo, perchè " sono amici fantastici".
E ci puoi giurare che vista l'età e il contesto, è vero.
 Quando sono arrivati papàteutonico e l'homo a riprenderci, abbiamo, come dice mammapaguro,
"smollato" e ci siamo perfino abbandonate a passeggiate sulla spiaggia a raccogliere conchiglie al tramonto.
Quella di raccogliere conchiglie e sassi è una pratica che adoro e che ho ereditato dai miei nonni. Nonno aveva nei cassetti sassi e conchiglie con scritto data e luogo della raccolta. Quando andavamo al mare insieme, ci passavamo ore.  E quando l'altra mattina, mentre passeggiavo da sola, (incredibile quasi), ho scoperto un punto della spiaggia dove si erano incastrati legnetti, conchiglie e sassi a volontà, ho immaginato di essere con loro e ho ripensato alla foto che ho sul comò dove sono seduti su un muretto di fronte ad una spiaggia. Mio nonno abbraccia nonna nel suo modo avvolgente e lei ha in mano delle conchiglie.  Ne ho raccolte tantissime e diventeranno uno scacciaspiriti che dedicherò a loro. Malgrado ci fossero centinaia di conchiglie sane, ho raccolto solo quelle rotte, quasi tutte chioccioloni consumati, in modo da poterli legare facilmente e farli tintinnare con il vento. Perchè mammapaguro mi chiama Trilly e mi piace rispettare questo soprannome.
E da domani saremo di nuovo in città. Sicuro mi tornerà la tosse. - Posted using BlogPress from my iPad

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