giovedì 13 settembre 2012

Pioggia mattutina. Sclero!

Se c' è una cosa che mi salire l'angoscia a livelli insopportabili, da quando l'adolescente va a scuola da solo, è alzarmi la mattina presto e sentire lo scroscio della pioggia fuori.
Mi appanica letteralmente. Mi fa sembrare tutto tremendo e apocalittico.
Me lo vedo camminare piegato in avanti, contro la pioggia, bagnato e in difficoltà.
A lui invece non importa proprio niente, come non importava a me alla sua etá, come non importava niente a mia madre e a circa il 70/80 % delle madri.
Piove, si cammina sotto la pioggia con l'ombrello e se ci si bagna, ci si asciuga.
Bella prova, per una che pensa a Londra come unica alternativa possibile di vita decente...
E invece, la pioggia mangia-adolescenti, mi rende tremendamente madre italica.
Lui, l'adolescente, pur fregandosene dell'ipotesi " fracicata", se ne approfitta e cerca di sfilare il passaggio in macchina, facendo leva sulla sindrome del pulcino bagnato.
Quindi stamattina, quando alle 6.00 ho sentito venire giù le catinellate di acqua, subito ho pensato di portarlo nuovamente io a scuola, se non fosse che, la nuova scuola, pur essendo in linea d'aria non lontana, per raggiungerla bisogna prima affrontare due nodi di ingorghi e uno dei mostri sacri del traffico romano, via di Tor Carbone.
E affrontare il tutto stamattina, che a Roma iniziavano ufficialmente tutte le scuole, non m'ha retto.
Quindi l'ho accompagnato a piedi fino alla fermata del bus, dopo aver preso la metro insieme.
Condividere la pioggia mi ha fatto stare meglio. Ditemi voi a cosa è servito?
Oltre a spendere 3 euro intendo.
Niente, solo ad alleggerire le mie ansie. Anche perchè , giustamente, quello si è risentito : "o mi porti in macchina , e ha un senso , oppure non mi ti accolli, che poi mi vuoi pure baciare alla fermata del bus..."
Vorrei spendere però due parole sulla frequenza e distribuzione degli autobus a Roma, la mattina, su una linea che serve 3/4 scuole grandi, ma poi sembro polemica. L'adolescente , da ragazzo navigato che ha visto e  ha viaggiato, stamattina ha detto: "certo che se usi per un pò gli autobus a Londra,  ti accorgi poi della differenza con Roma". 
Ecco cara Atac, che mi aumenti il biglietto ma poi lasci il servizio così com'è, non ci siamo.
Adesso anche l'adolescente se n'è accorto e insieme a lui , tanti altri ragazzini , che poi sono quelli che usano di più questo servizio.
Dio, come mi sento sempre 10 passi indietro alla civiltà!
Tanto per la cronaca, dopo scuola, è tornato da solo tranquillo e sicuro.
Altra notizia di servizio, il nano è rientrato oggi all'asilo e, trrrrrrrrrrrrrr ( rullo di tambuti) , non ha versato una sola lacrima. Ci ha anche fatto " ciao, ciao " con la manina.
Poi su questo avrò comunque da scrivere.


2 commenti:

  1. Mia cugina 15enne ha definito la nostra APAM "a piedi andiamo meglio". Anche qui aumento ma servizio sempre pessimo.

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  2. Non so se consolarmi o essere doppiamente depressa...

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