martedì 8 ottobre 2013

sono tutta orecchi...ditemi!

Vorrei capire meglio se sono io che agevolo questa cosa, o semplicemente mi capita così..la gente mi racconta la sua vita. Mi capita da sempre, ma ultimamente di più.
Sarà che in questo momento di abbrutimento totale, parlare con le persone mi sembra sia più utile che mai.
Siamo soli, io magari proprio no, ma tanti altri si. Mi piace dare retta alle vecchiette al mercato, scambiare 2 parole con qualche mamma di cui incrocio lo sguardo disperato di chi sa perfettamente che anche oggi non riuscirà a ri-mettere lo smalto o a leggere in santa pace quel libro.
Mi piace parlare con la cassiera anche solo per quei pochi minuti del conto e sentirmi dire dalla tipa del negozio bio che la scorsa notte mi ha sognata, oppure con la mamma di un alunno che ha bisogno di sfogarsi.
La ragazza della tintoria la sentivo in difficoltà e una parolina oggi e una domani, scopro che è veramente in difficoltà. Adesso mi aiuta per qualche ora in casa e ha smesso di stirare quintali di camicie.
Anche se ho da fare e vado di corsa, non riesco a liquidare chi sento che ha bisogno di dire qualcosa.
E questo non voglio dire che sia un mio pregio. Anzi, farei meglio a staccarmi diplomaticamente il più delle volte.
Mammapaguro dice che solo a me capitano le persone che devono raccontare la loro vita in mezzo a una strada, al bar o al super.
Adesso per esempio c'è un tipo proprietario del bar dove prendo il caffè, che per una parola generica detta da me su i figli, (alle 7.00 di una mattina piovosa di settembre), ha deciso di raccontarmi la sua vita a puntate nel tempo dello scontrino e del caffè. A Roma un tipo come lui si definisce "un pezzo de pane", uno che si è fatto in 1000 per la famiglia e i figli. Un tenerone grande , grosso e pelato,  che ha bisogno di parlare dei suoi amati figli. Figli in grande difficoltà di vita. Oggi mi ha detto: " non vorrei che non ti fermassi più perchè quì ce sto io che te rompo co' stè storie.."
E la stessa cosa è successa con una mamma che lavora in un altro bar. Lei adesso per me prepara un marocchino da sogno, solo per le chiacchere scambiate sempre su i figli e la vita.
Sto troppo nei bar dite? in realtà ci passo spesso , ma sempre di corsa per un caffè. Solo che anche nella corsa si può scambiare qualche chiacchera in modalità : fiducia reciproca.
Ecco, forse è questo che riesco a trasmettere ed empaticamente poi ricevo. Fiducia.
Quello che sempre più ci manca.
Comunque sarò selettiva eh! però tutto questo gran parlare, trasmettere e ricevere mi riesce quasi ovunque. Meno che in questo condominio assurdo dove vivo e agli sportelli dei ticket.
Qui l'effetto empatico/affettivo/omunicativo è totalemente anullato.
Nel condomio sospetto per l'effetto mix dei piloni della corrente+cemento armato. Agli sportelli dei ticket perchè proprio non lo so. Suggerimenti?

1 commento:

  1. Capita spesso anche a me, sopratutto con le persone anziane, spesso senti che hanno davvero piacere di parlare. Potrò "perdere" 10 minuti della mia vita (ok, facciamo 20-30...) ma ne ho regalati altrettanti di gioia ad un'altra persona.

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