domenica 10 luglio 2011

Io e il mio Dentista

Anche oggi ho sofferto dal dentista.
Come succede da anni, troppi anni.
Ho cominciato a soffrire a 12 anni, primo dente devitalizzato , ridevitalizzato l'anno dopo , prima capsula.
In questi 30 anni circa di cure dentistiche ho in archivio alemeno 5/6 cure canalari, 4/5 capsule, anni di terapia ortodontica e tutti i denti del giudizio tolti. La cosa stressante però è la recidività degli eventi in seno alla mia bocca. In compenso ,alemeno esteticamente, ho un sorriso dall'aspetto sano e piacevole.
Ci sono quelle persone che dal dentista ci vanno "per un controllino", una volta l'anno , anche meno.
Io dal dentista ci bivacco.
Ho denti che non si accontentano di essere curati un sola volta, che non si accontentano di essere ricoperti capsule qualsiasi... i miei denti , anche quelli devitalizzati (quindi senza anima, senza vita) si sono permessi di non accetare capsule, di far reagire male le gengive, di continuare ad "esistere" anche senza vita. C'è un dente in particolare, devitalizzato da 20 anni e oltre, che ribadisce la sua presenza a periodi alterni , in particolar modo quando sono sotto sforzo, quindi quasi sempre in montagna.
Ogni volta elenco questi malesseri al dentista, lui mi guarda perplesso , allarga le braccia , muove la testa e dice: " io con te non so che fare...mi dici cose che in teoria non dovrebbero esistere" poi mi guarda in bocca , tocca qualcosa, io salto sulla poltrona e lui deve accettare l'evidenza. Io sono "il caso".
Con quest'ultimo dentista ho addirittura stabilito un rapporto di sincera amicizia, di rispetto reciproco e di simpatia profonda,  provo anche una certa sudditanza e dipendenza.
Negli gli ultimi anni poi , definitamente disastrata da gravidanza e allattamento , il ritmo è stato quello dell'appuntamento fisso a settimana.
In questi lunghi tempi sono diventata anche esperta e riconosco ormai tutte le fasi di un intervento ,riconosco i tempi e i movimenti.
Mi piace sapere dei materiali con cui lavora, dei tempi di catalizzazione, di come funzionano e agiscono ; sono affascinata dai composti , dai perni di fissaggio e di quanto altro dei supporti tecnici, ma questa è deformazione professionale e passione per collanti, grippanti e resine, che molto ha a che fare con il bricolage , almeno nella mia mente da maniaca della ferramenta .
Questo umanissimo dentista dimostra ogni volta di avere delle doti gandiane di immensa pazienza , perchè non solo ad ogni anestesia che deve farmi riesce a convincermi senza usare la forza e senza perdere la pazienza, ma risponde anche in modo dovizioso a tutte le mie domande "tecniche".
Ora c'è da dire che lui , onemandentist (nel senso che lui è dottore, assistente di poltrona, amministratore e segretario del suo studio), proprio per questo suo essere, lavora molto lentamente. Quindi allunga un lavoro per svariate sedute e a me sta bene. Non dovendo subire un maxi intervento a volta sono più rilassata. Lui ha scelto di farsi pagare per quello che fa in termini pratici e in risultati.
Non considera il suo tempo estremamente prezioso e soprattutto il suo lavoro lo considera accessibile a tutti e al servizio delle persone. Quindi è incredibilmente onesto e , udite udite, anche bravo(emette anche regolare fattura!)
Ebbene si . Ho avuto al fortuna di incontrare un dentista senza villa in sardegna, al contrario di tutti i precedenti. Ed è in questo che si manifesta la non sottile differenza tra Mestiere e Lavoro.
Detto ciò , un trapano sibilante nelle orecchie è però sempre uno dei peggiori evocatori di dolore, quindi malgrado l'affetto per questo paziente uomo , andare da lui non lo trovo ancora entusiasmante. Ieri , contento come un bambino , mi ha montato la capsula "capolavoro" ,  come l'ha definita lui.
Ci ha tenuto a farmi notare con quanta attenzione alle caratteristiche della mia bocca fosse stata costruita e di come si andava ad incastonare perfettamente nel mio contesto odontoiatrico.
In effetti era perfetta. Messa senza nemmeno il bisogno di ritoccarla. Un guanto...
Nel pomeriggio la gengiva ha preso vita e ha deciso di gonfiarsi. Stamattina quando lui ha visto lo sfacelo intorno alla nuova capsula è rimasto delusissimo e quindi ha deciso di vendicarsi facendomi un male assurdo , a tradimento per giunta.
E io l'ho pagato. Pagare per soffrire. Un concetto che forse è chiaro solo agli affetti da sadomasochismo.
Adesso aspetto con ansia il prossimo lavoro. Sarà un Bite . Un paradenti in pratica, tipo quello che usa l'adolescente per giocare a rugby.
Si , perchè io bruxo...sono bruxsista notturna. Cioè me la spasso tutta la notte degrignando i denti, nel mio specifico serro fortissimo la mandibola e poi degringno.
Mica robetta eh...quindi urge bite. E forse sarà il primo lavoro in bocca dove non soffrirò.
Vi farò sapere come va la notte con il nuovo aggeggio.Vedremo pure che cosa si inventerà la mia bocca per non accettare l'intruso....

Nessun commento:

Posta un commento