lunedì 11 luglio 2011

Ode a Lorenzo Cherubini

Venerdì io e l'adolescente siamo andati al suo concerto.
Abbiamo visto un bel concerto.
Ci siamo divertiti , abbiamo cantato e ballato e per una sera sono scomparsi tutti i problemi di mamma di adolescente e di figlio adolescente.
C'erano tante mamme e papà con figli piccoli, medi e grandi.
C'erano coppie di giovanissimi fidanzatini , di fidanzati consolidati e di sposati di ogni età.
C'erano single, amiche e amici , c'erano gay e famiglie allargate.
E tutti li , a cantare e divertirsi, tutti li alla corte di Re Jovanotti.
Lui che è cresciuto ma è rimasto un ragazzino , lui che rende orgogliosi noi quarantenni. Roma era bella venerdì sera. Aveva un venticello che solo a Roma si può trovare e il cielo era pieno di stelle.
Io e l'adolescente eravamo due amichetti con una passione in comune e l'abbiamo cantata quella passione , eccome!
Lui , il Re , ha voluto che tutto fosse così. Che le famiglie cantassero felici, che i ragazzini si divertissero, che la serata fosse dolce e divertente , senza pericoli, che il signore davanti a noi , ultrasessantenne , si divertisse come un pazzo e cantasse a squarciagola  tutte le sue canzoni e che le mamme di adolescenti si ritrovassero con i loro mostriciattoli vicino.
Perchè lui è Jovanotti , quello che riesce scrivere piccole poesie con parole semplici , quello che con la esse fischiata riesce a dirti belle verità.
Sembra spesso scontato quello che dice , tanta è la banalità del bene , come già Giorgio Perlasca disse anni fa.
Eppure lui è così, infantile ed adultissimo e se per caso così non fosse ci avrebbe fregato in 40.000.
Però cavolo , che bella fregatura!

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