martedì 26 luglio 2011

Ridondanze

Qualcuno può spiegarmi quel bisogno assurdo dei bambini di ripetere compulsivamente un'azione, qualora questa sia in un qualche modo divertente?
Oggi il nano ha trovato poggiato su un pedalò un sasso "gaaandeee" e provando da subito per questo oggetto inanimato un' incontenibile simpatia, ha cominciato a lanciarlo in acqua,seguendo però sempre lo stesso rituale.
Lancio del sasso, andare a recuperare il sasso con me per mano, tornare verso il pedalò, poggiarlo sul pedalò, riprenderlo, impanarlo nella sabbia, ritirarlo in acqua...il tutto,senza esagerare, 50 volte almeno.
E poi , va bene che i nani trovano conforto e sicurezze nella ridondanza, ma per me è veramente prosciugante mantenere tali conversazioni:
" dov'è Lucaaaa? È andato da nonni?" " si, è andato dai nonni..." ( attualmente, da quando Luca è andato via dall'albergo spaziamo dalle 15/20 volte al dì);
" quetta è 'ttanza di Lucaaaa?" " si ERA la stanza di Luca..." ( ogni volta che ci passiamo davanti, almeno 10 volte al giorno);
" noi andiamo da nonniiii?" " si, quando torniamo andiamo dai nonni" (questa si lega a quella di Luca, quindi almeno lo stesso numero di volte);
" dov'è papà mio? A lavorooo?" " si, papà è al lavoro..."
" quando tonna papà mioooo? Domani tonnaaaa?" " si domani torna..."
" vojio papà mio!!". " anche io voglio papà tuo!"
( questo dialogo sempre con questa sequenza,avviene invece dalle 20/30 volte al giorno);
" andiamo a fare pappaaa? " " si, andiamo a fare la pappa. Che vuoi?"
" vojio il pppollo!
" ( ma poi mangia qualsiasi altra cosa).
" Winnie Pooh vole il miele?" " si, Winnie Pooh mangia il miele..."
" e pimpi?" ( la prima frase prevede sempre il rilancio su povero Pimpi, ma non specifica mai cosa vuol sapere di preciso su Pimpi)
" cosa Pimpi amore? Cosa mangia?"
" noooo"
" dov'è Pimpi?"
" nooooo"
" si è spaventato Pimpi?"
" siiiiiiii"

HHEELLPPP!

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