sabato 4 agosto 2012

La mia classe, forte!

Li ho rivisti, non tutti, ma quasi tutti ieri sera erano li.
Con alcuni ci eravamo persi, con altri invece ci sentiamo ancora.
Ma ieri sera i miei compagni di classe erano insieme a me.
I compagni delle superiori, quelli della crescita e delle emancipazioni, quelli con cui hai condiviso lacrime ed emozioni, quelle forti, quelle delle "prime volte" di tutto.
Sono belli i miei compagni di classe, si portano magnificamente gli anni, nello spirito e nell'aspetto, erano e sono persone in gamba.
Certo, all'epoca scazzavamo, pure di brutto, ma sempre o quasi sempre per motivi di principio, noi ci credevamo che qualcosa era diverso li dentro, nelle aule dove si cresceva e dove la creatività era un dato di fatto e un requisito fondamentale per procedere in quel tipo di studi.
Però oggi le discussioni sono andate via per sempre, in un dimenticatoio salvifico e generoso.
Resta la tenerezza, l'affetto e l'empatia, che sembrava semplicemente in attesa di essere ripresa, li pronta a rifunzionare come allora.
E siccome la nostra era una scuola piccola e in realtà il fatto di essere in sezioni diverse era solo una cosa pratica, tanto per svolgere ordinatamente le lezioni, ieri non c'erano solo quelli della mia classe, ma anche quelli dell'altra sezione, perchè all'epoca , noi ci conoscevamo e frequentavamo tutti.
Era bella la nostra scuola. C'erano grandi artisti allora ad insegnare e anche qualche demente, ma tanto di quello nessuno se ne ricorda. Restano gli insegnamenti alti e affascinanti di altri, quelli che ci sono serviti poi nella vita e che, se anche a qualcuno non fossero serviti per lavorare , sono restati nello zaino della vita.
Noi volevamo imparare, ci piaceva sporcarci le mani e assorbivamo come spugne tutto quello che c'era da scoprire, chi più e chi meno, ovvio, ma a rivederla oggi con gli occhi da insegnante, eravamo una di quelle classi che danno soddisfazione immensa al professore.
Ieri c'era anche qualche "perso per la strada", qualcuno che non ha finito il ciclo ma che è rimasto talmente con noi da essere uno di noi a tutti gli effetti.
Li abbiamo ripescati , anche loro.
E siccome avevamo anche dei bidelli "umani" all'epoca, ecco che ieri si è materializzata pure la mitica bidella, quella della consolazione da pianto e della camomilla, quella che ancora oggi si ricorda i nomi, gli anni e la provenienza e riconosce le mamme per la strada.
Ma come è possibile che una risata non sia mai cambiata in tutti questi anni e che solo a sentirla un'ondata di emozioni e ricordi mi ha avvolto?
E una voce, quella della mia amica che parlava a mitraglietta, non conosca il peso degli anni e continui a solleticarmi le orecchie in modo delizioso?
In quell'ambiente, se dovessi rappresentarla con in un'immagine, c'era un grande flusso onduoso che transitava da un capo all'altro del tavolo accomunando tutti e vari flussi minori tra persona e persona.
E non sapevi se parlare solo con lei a destra o girarti anche a sinistra per finire quel discorso accennato prima. Non sapevi nemmeno se riprendere quella cosa detta 10 minuti prima con le 3 persone davanti o se addirittura prendere il piatto e andarti a sedere vicino quella tua compagna con la quale ti stai scambiando sorrisi complici da tempo.
Ritrovare lo spirito cazzarone e surreale di alcuni, intatto e meraviglisamente fuori le righe, che i dispiaceri e le delusioni non sono riusciti ad abbattere...l'elenco dei divorzi ad un certo punto è stato necessario!
Come quei patetici racconti sugli esami e controlli fatti ultimamente per capire che cosa sono questi acciacchi che cominciano a presentarsi sulla porta dei 45, peggio di un esattore delle tasse.
E poi i figli, quanti, che età hanno, cosa fanno. Non sono l'unica in compenso ad evere un nano per casa. Qualcun'altra/o ha speso bene l'ultimo "buono figlio" che ci è stato offerto una volta superati i 40....
Adesso vorrei rivederli sempre e resto un pò perplessa di fronte a questo sentimento di dolore quasi, per la consapevolezza che questo non se po fa', non così assiduamente alemno. Solo per metterci insieme ieri sera c'è voluto un mese, con cambiamenti di data, spostamenti perchè c'era pure chi sta viaggiando per il mondo con la moto e poteva arrivare solo ieri. Alla fine non è arrivato. E quello che vive in Giappone? La prossima volta, per sua richiesta, ci rivedremo quando torna in Italia.
Oggi sono veramente felice di me e di loro e il solo fatto di aver parlato un sacco con la mia amica dai capelli rossi, vale tutta la serata.
Comunque devo dirlo, ci manteniamo alla grande!!!

  

2 commenti:

  1. Ci credi che io non ci ho dormito la notte? Ero troppo contenta di avervi rivisto tutti.. Sarà che è accaduto in un momento di m... assoluta, però che bello riavvolgere il nastro e ritrovarci lì..con qualche chilo in più (solo io!!) e qualche sogno in meno (solo io!!) E con i nostri racconti (marmocchi piuttosto che ragazzi) e stasera che emozione leggere le tue parole..le stesse belle, tenere parole che mi scrivevi nel mio diario.
    Ora te ne restituisco una parte.."ti voglio un mondo di bene"
    Clio (ora biondastra ma sempre roscia dentro)

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  2. ripensavo proprio ai nostri diari, Claudia,proprio a quelli di noi 2, belli e pieni di confidenze e affetti. Una volta te ne affidai uno , troppo prezioso per gettarlo , troppo "pieno" per conservarlo con il pericolo di occhi indiscreti...chissà se lo hai ancora....

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