lunedì 20 agosto 2012

Sfilata pret a porter mattutina

Dopo due giorni di sole impressionante per Londra (che durante le Olimpiadi gli ha fatto tutta la peggio acqua) , oggi è grigetto. E siccome non so mai come vestire ne me, ne i figli, mi sono detta  " guardo fuori". Si, perchè qui a casa di Asch, la cucina e il tavolo hanno delle grandi finestre che danno sulla strada, unastradina tranquilla ma con un discreto passaggio di persone e nessuna, dico nessuna, si sogna di guardare dentro casa , anche se l'homo si scorda e arriva in mutande, anche se siamo praticamente al livello della strada e senza tende.
 A Roma saremmo diventati l'attrazione del quartiere...
Insomma mi metto qui con la mia tazza di latte lactofree e caffè, le digestive e faccio io la guardona per farmi un'idea dall'abbigliamento.
Camicetta a scacchi con maniche arrotolate, pantalone nero, ballerine. Ok, forse fa quel freschino giusto da coprirsi quel poco.
Vestitino estivo,  leggero, leggero con infradito. Ehm, quindi.
Vestitino leggero estivo con sotto maglietta a maniche lunghe , calze bianche e ballerine. E qui oltre al dubbio ci si mette pure un brivido...
La vicina...gonna lunga, stretta stretta nera, maglietta bianca calata sulle spalle , maniche 3/4, sandalo semi-ballerina. Vabbè lei é alta, bionda e figa...
Vestitino estivo leggero, con sandalo infradito su piede incredibilmente abbronzato, trench. Cosa mi vuoi comunicare?
Nonnetto con pantalone leggero, scarpa di tela, maglietta , pile e scoppoletta. Pile?
Ok...giappo/inglese, alto e bello, asciutto e muscoloso, con cartellina sotto il braccio, capelli neri raccolti a coda, cuffia per la musica, pizzetto e occhiali da sole...com'era vestito non lo so. Non ho fatto in tempo. Mi sono concentrata su altro.
Pantalone nero, maglietta a maniche corte , sopra a maglietta a maniche lunghe, capelli rosso fuoco,
scarpe da ginnastica. Era tutta darkettona, ma forse era giusta con gli strati.
Signora in burka non conta...
Vestitino estivo ma più pasante, scarpa con il tacchetto, calza color carne, giacca elegante...questa lavora nella City ( vicinissima da qui). Il clima dentro gli uffici è alterato, non conta nemmeno lei.
Oddio! Minigonna, calza a rete gigante, sandalo e  2 canottiere.
Leggins , ciabatta da mare infradito e maxi canottiera. Dove va?
Bermudone , polo/camicia e mocassino...ma quanto gli piace agli uomini inglesi sto' look? Lo portava pure Hugh Grant in una scena di "4 matrimoni e un funerale". Pensavo fosse una trovata della costumista o qualcosa di superato. No, ne ho visti a secchiate in questi giorni.
Vestito estivo, calza, mezzo stivaletto e giacchetto di lana infilato nella borsa.
Vabbè lascio perdere...mi vesto a cazzo pure io e morirò o di freddo o di caldo...


1 commento:

  1. Si, esatto. Ho avuto anche io l'impressione che la chiave interpretativa dell'abbigliamento londinese, fosse il concetto a me totalmente estraneo di "a cazzo". Una volta calatami nella parte ho messo addosso cose che voi umani non osereste, e mi sono sentita tanto British, con il mio mezzo litro di caffè. Sigh.....quanto mi manca.....

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