lunedì 3 settembre 2012

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In attesa. E senza le 4 stagioni di Vivaldi.
Ecco come vivo in questi giorni.
Sospesa, un pò senza fiato, speranzosa e terrorizzata.
Può bastare?
I motivi sono vari, diversi, ma tutti con un'unica desinenza: SCUOLA.

Il mio.
Solita attesa del bazzo,  quella che da anni contraddistingue i miei fine agosto/inzio settembre.
Prenderò la cattedra? dove? come? quante ore? lavorerò? non lavorerò? che classi avrò?
Niente di sicuro , tutto incerto, traballante e appannato.
E poi uno si chiede perchè ho la gastrite.
Il senso di precarietà , per un precario della scuola, è qualcosa di familiare, qualcosa di conosciuto, tristemente, qualcosa che fa parte del tuo essere, delle tue ossa, della tua pelle e, ovviamente , del tuo stomaco.
Da quando poi apparve Nostra Signora MariaStella, a noi , poveri pastorelli che governavamo un branco di pecorelle, già abbastanza allo sbando, nemmeno l'acqua di Lourdes a catinellate ci ha più potuto salvare...
Quindi, come tanti altri precariucci, aspetto paziente l'estrazione del numero fortunello.

Quello del nano.
Tra pochi giorni ricomincia l'asilo.
Servirà il quarto inserimento? Ci saranno pianti, tragedie e strette al collo peggio di un boa?
Ma sopratutto, quali maestre avrà il nano?
No,  perchè lo scorso anno ci aveva detto un gran culo!
2 maestre, una meglio dell'altra e sopratutto really Montessori.
Quest'anno: Sonia ha chiesto il trasferimento e ciao, ciao; Pina, precaria anche lei, se ritrova in Provveditorato il posto,  se lo riprende (malgrado le alzataccie alle 4 di mattina, santa!), se non lo ritrova amen.
E comincia la roulette russa delle maestre.
Che se ti dice bene è bene. Se ti dice male,  non ti resta che chiedere il trasferimento del pupo e punto.

Quello dell'adolescente.
Lunedi inizia la nuova scuola. Quella da grandi.
Inizia il primo anno dell' Istituto Agrario.
Ta-daaannnnnn!!
Adesso non riesco e non voglio elencare tutti i motivi delle mie ansie legate a questo evento.
Riesco solo a ripetere dentro di me, come un mantra: "ti prego fa che non sia come le medie, ti prego fa che non sia come le medie".
Vorrei che trovasse compagni di classe meno stronzi,  vorrei che i professori fossero meno stronzi,  ma soprattutto vorrei che LUI fosse meno stronzo!
E qui stoppo, che altrimenti l'ansia esce dalle mie orecchie, scende giù per tutto il corpo e mi avvolge a bozzolo.
Potrei ficcare in questo post anche tutti i problemi legati alla suocera, che in questo momento stanno raggiungendo l'apice e che stanno sfaldando, pezzettino per pezzettino, l'homo.
Ma rimando.
Perchè consumare tutto in un post?


3 commenti:

  1. Un grosso cumulativo in bocca al lupo!

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  2. mi incrocio per te e per la tua cattedra.... e per i figli ti capisco anche io sono qui a sperare di trovare una maestra che riesca a entrare nella testa di Mati senza definirla problematica e basta..... Lei non è solo questo.....

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  3. caraStefy, sono 14 anni che mi sento spesso dire la stessa cosa dell'adolescente. Lo sai, ne abbiamo già parlato. A volte per certe persone è veramente faticoso andare oltre il primo livello.Tocca a noi mamme, sempre, aiutarli a guardare oltre....cazzo di fatica!! In bocca al lupo anche a te ;)

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