martedì 13 agosto 2013

Appropriazioni indebite. Chelipossinofulminá!

" Prima o poi doveva ricapitare"  ha detto l' homo quando siamo entrati in casetta devastata. A quanto pare tra gli usi e costumi di questa montagna, c' é anche quello di appropriarsi delle case disabitate durante l' inverno. Ovviamente non da parte dei montanari in genere, ma dei vagabondi montanari, di cui sinceramente ne ignoravo l'esistenza. Hanno rotto una finestra e voilá, hanno vissuto, non sappiamo bene quanto tempo, in casa nostra, usando il divano, i letti, le coperte e risparmiando, se dio vuole, il bagno e la cucina. Rubando peró il sapone per i piatti, la bistecchiera e i coltelli con il manico di legno. Hanno anche " asportato " un materasso, tutte le trapunte, asciugamani, accappatoi e maglioni. Hanno aperto una scatola contenente vestiti vecchi dell'homo: " sono ancora buonissimi!!" e li hanno lasciati li, senza toccarli nemmeno. Di questo l'homo quasi non si capacita...
Con l'occasione abbiamo buttato un pó di roba, risalente forse a minimo 30 anni fa, ma niente a che vedere con il vintage. Le case di vacanza non hanno mai niente di interessante dal punto di vista qualitativo. Spesso sono la succursale della cantina. Il posto dove porti la roba che non ti senti di buttare in città. Cosí spesso queste case sono un misto di stili, un trait d' union tra varie epoche. Spesso il risultato é tremendo. Sia chiaro. Per chi mi conosce sa che MAI accozzerei stili e roba a caso. So' troppo " estetica". Preferisco caricarmi di borse pur di non indossare il "caro maglione di quando ero adolescente" e per quanto riguarda lo stile di arredo, cerco di adeguarmi all'ambiente a alla tradizione. Infatti sbircio non poco dalle finestre delle case qui in valle. I cesti e cestini vanno alla grande. Poi vanno oggetti attaccati un pó ovunque, dalle giarle agli attrezzi agricoli dismessi, vecchi pezzi da sci, slittini e teschi di camosci ( ma quelli mi fanno schifo) , come pure l'immancabile corno di stambecco appeso da qualche parte. I mobili sono bellissimi. Un bel legno consumato fa la differenza rispetto ai mobili in "stile" in abete lucidato. Purtroppo. Di questi ancora se ne vedono tanti. Ne abbiamo anche noi. Poi pietra, pietra ovunque , grigia, tempestata di lapilli luccicanti. É la pietra " Losa" che devo ancora capí se Losa é una qualitá o un nome affibbiato qui. Ci fanno i pavimenti , i tetti, gli oggetti e i rivestimenti delle case. E anche se alla fine  tutta questa losa conferisce alle case della valle un aspetto un pó grigio, avere una casa in pietra é veramente qualcosa di superbo. Intanto qui ho riempito tutto di cestini, ho comprato vecchi attrezzi valdostani ai mercatini che ho sparpagliato per casa, ho inchiodato alla parete i vecchi sci di legno di mio padre e le piccozze dello zio Giulio e messo tendine " leziose e inutili" alle finestre. Sto anche curando personalmente il progetto bagno. Da 2anni. Ma non abbiamo fretta...
Insomma, per tornare ai vagabondi , che li possa beccá un fulmine! Oltre all'ammazzata per ripulire casa, abbiamo dovuto ricomprare materassi, cuscini, asciugamani e altre 100 corsette del bazzo, con il risultato che stó giochetto ha messo a dura prova il budget delle vacanze.
Piú ci penso e piú mi sale la carogna!

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