venerdì 21 settembre 2012

Storie di libri

Quest'anno ho fatto una scelta ecologica ed economica e ho comprato all'adolescente tutti i libri usati.
Anche perchè al famoso bar di cui prima,  li vendono in buono stato e a buon prezzo , senza andare a fare file e a sbattersi chissà dove.
Stasera ho rivestito, foderato e ricopertinato tutti i libri.
Quasi una paratica zen.
Il corso di restauro del libro fatto n* mila anni fa, finalmente è servito a qualcosa
 La cosa che mi ha portato a riflettere è stato il trovare alcuni libri lesionati gravemente nelle parti esterne ma totalmente integri nel loro interno.
Dentro non un segno, nemmeno una sottolineatura. Solo qualche disegnino.
Quindi ho pensato: "ma starò ricopertinando il libro di un ciuccio che ha abbandonato la scuola dopo aver lottato mesi con lo zainetto, oppure in questa scuola non si apre un libro?"
E quest'ultima cosa l'ho pensata con un rivolo di sudore gelido lungo la schiena.
Anche se usati, i libri risalgono al massimo allo scorso anno, da quando,  per legge scolastica, tutti i testi devono avere l'estenzione on-line.
Estenzione che nessuno andrà mai a vedere, sospetto.
Il libro di matematica non aveva piû la copertina, ma dentro era quasi intonso. La ragazza, ex propietaria,  non doveva avere un gran rapporto con i numeri.
Quello di chimica aveva nell'indice una specie di tabella di marcia, con giorni , date e giudizi autogiudizi, ( tipo Benissimo,  Non tanto bene , Ripassare, Male ecc.), lche raccontavano un periodo di ripasso in previsione di un debito da saldare in settembre. Ad un certo punto la tabella si interrompe bruscamente, circa ad agosto. Dentro, nei vari capitoli, nessuna traccia di studio.
Il libro di fisica aveva evidenti tracce di uno smalto rosso Chanel. Studiare fisica con lo smalto fresco è lotta impari. O sopravvive il neutrino o lo smalto. A giudicare dallo stato quasi integro del libro, è sopravvissuto lo smalto.
Spero che l' adolescente ne faccia un uso migliore, oppure mi vedrò costretta a scrivere messaggi criptati ai genitori che acquisteranno in futuro questi libri ( che ornai grazie al mio intevento di restauro saranno indistruttibili). Per renderli criptati basterà scriverli in italiano corretto.
" adesso che hai comprato questo libro , la maledizione si attaccherà alla tua famiglia. Tua figlia non la smetterà più di mettere smalto rosso e guarderà solo il concorso delle veline in tv. Tuo figlio comincerà a compilare tabelle di studio che non completerà mai. Tu pensavi ad in futuro da agronomo, da biologo o da veterinario vero? Putroppo hai comprato il libro sbagliato..."





lunedì 17 settembre 2012

In una settimana

L'adolescente non riempie più il letto di ogni cosa,  non puzza nemmeno più tanto, si lava e si cambia 2/3volte al giorno.
L'adolescente si prepara i vestiti la sera, improvvisando sfilate e chiedendo consigli sui colori.
L'adolescente va a letto presto.
Ha deciso di sua spontanea volontà di alzarsi prima per prendere l'autobus delle 7.05 e arrivare puntuale a scuola.
Si prepara lo zaino la sera prima, rimette a posto quasi tutti i libri nella libreria e consulta il diario  per non sbagliare. 
L'adolescente mi chiede cosa mangiare e a tratti riemergono toni che ricordano la sua dolcezza da bambino. 
L'adolescente ha scoperto i piaceri insani della macchinetta del caffè di scuola e non vuole che lo vada prendere alle 14.00 perchè deve tornare con gli amici. 
L'adolescente oggi mi ha chiesto scusa perchè poco prima aveva alzato la voce con me , mi ha aiutato nel we a rimettere a posto la loro camera e non vede l'ora di tornare a kick boxing per "lavorare sugli addominali". 
L'adolescente in una settimana di scuola superiore è cambiato e non è che mi manchi tantissimo  quello di prima. Mi piace questo adolescente nuovo...

giovedì 13 settembre 2012

Pioggia mattutina. Sclero!

Se c' è una cosa che mi salire l'angoscia a livelli insopportabili, da quando l'adolescente va a scuola da solo, è alzarmi la mattina presto e sentire lo scroscio della pioggia fuori.
Mi appanica letteralmente. Mi fa sembrare tutto tremendo e apocalittico.
Me lo vedo camminare piegato in avanti, contro la pioggia, bagnato e in difficoltà.
A lui invece non importa proprio niente, come non importava a me alla sua etá, come non importava niente a mia madre e a circa il 70/80 % delle madri.
Piove, si cammina sotto la pioggia con l'ombrello e se ci si bagna, ci si asciuga.
Bella prova, per una che pensa a Londra come unica alternativa possibile di vita decente...
E invece, la pioggia mangia-adolescenti, mi rende tremendamente madre italica.
Lui, l'adolescente, pur fregandosene dell'ipotesi " fracicata", se ne approfitta e cerca di sfilare il passaggio in macchina, facendo leva sulla sindrome del pulcino bagnato.
Quindi stamattina, quando alle 6.00 ho sentito venire giù le catinellate di acqua, subito ho pensato di portarlo nuovamente io a scuola, se non fosse che, la nuova scuola, pur essendo in linea d'aria non lontana, per raggiungerla bisogna prima affrontare due nodi di ingorghi e uno dei mostri sacri del traffico romano, via di Tor Carbone.
E affrontare il tutto stamattina, che a Roma iniziavano ufficialmente tutte le scuole, non m'ha retto.
Quindi l'ho accompagnato a piedi fino alla fermata del bus, dopo aver preso la metro insieme.
Condividere la pioggia mi ha fatto stare meglio. Ditemi voi a cosa è servito?
Oltre a spendere 3 euro intendo.
Niente, solo ad alleggerire le mie ansie. Anche perchè , giustamente, quello si è risentito : "o mi porti in macchina , e ha un senso , oppure non mi ti accolli, che poi mi vuoi pure baciare alla fermata del bus..."
Vorrei spendere però due parole sulla frequenza e distribuzione degli autobus a Roma, la mattina, su una linea che serve 3/4 scuole grandi, ma poi sembro polemica. L'adolescente , da ragazzo navigato che ha visto e  ha viaggiato, stamattina ha detto: "certo che se usi per un pò gli autobus a Londra,  ti accorgi poi della differenza con Roma". 
Ecco cara Atac, che mi aumenti il biglietto ma poi lasci il servizio così com'è, non ci siamo.
Adesso anche l'adolescente se n'è accorto e insieme a lui , tanti altri ragazzini , che poi sono quelli che usano di più questo servizio.
Dio, come mi sento sempre 10 passi indietro alla civiltà!
Tanto per la cronaca, dopo scuola, è tornato da solo tranquillo e sicuro.
Altra notizia di servizio, il nano è rientrato oggi all'asilo e, trrrrrrrrrrrrrr ( rullo di tambuti) , non ha versato una sola lacrima. Ci ha anche fatto " ciao, ciao " con la manina.
Poi su questo avrò comunque da scrivere.


lunedì 10 settembre 2012

Oggi

" E' la scuola più bella del mondo!! I compagni sono simpatici, i professori anche , si può parlare di tante cose , non come alle medie e c'è il bar!!! 
Ecco cosa mi piace...il bar! 
E' proprio bello andare li a ricreazione, è un posto figo, il bar! 
Mi piace un sacco questa scuola!!"

domenica 9 settembre 2012

Domani

Io me lo ricordo, ma a volte nemmeno tanto.
Mi ricordo il suo sorriso tutte le mattine, quello si.
Ma non ricordo bene le sue parole più strane.
Ricordo bene il suo timbro di voce e il suo odore.
Ricordo meno i suoi pomeriggi.
Mi sembra di avere ancora in mano i suoi piedini, mi piaceva addormentarmi così.
Non ricordo bene se piangeva per lo shampoo, ma ricordo le sue risate con la Pimpa.
Ricordo la prima volta che l'ho sgridato di brutto e lui per vendicarsi mi ha rovesciato la spazzatura.
Ricordo il suo primo giorno di elementari , ma non ricordo niente della piscina.
Insomma, a me le madri che dicono "ricordo ogni cosa di mio figlio", me puzzano.
Perchè la mente di una mamma incamera tante cose, ma poi certe prendono il sopravvento e soprattutto dipende da quanto il tuo cervello ha spazio libero in quel momento.
Io quando l'adolescente era piccolo ero spesso stonata.
Lavoro lungo e problematico, problemi personali, studio e altri 100 indirizzi diversi nella mente.
Ma sono tornata sempre a casa, pronta a condividere e a parlare.
Pronta a divertirmi con lui, pronta crescerlo e a crescere io.
Domani l'adolescente inizia la scuola superiore.
Inizia un altro ciclo, un'altra tranche di vita.
Io mi ricordo chiaramente la sua fronte corrugata la prima volta che me l'hanno messo in braccio.
Mi guardava serio e preoccupato. Ma poi è bastato poco per capire che eravamo amici.
Mi farà impazzire per il resto della vita, forse no , spero.
Ma so che su di lui , non so bene quando , potrò contare.
Evvai adolescente, vola in alto....



mercoledì 5 settembre 2012

Tetrapack Tetro

Mentre mi informavo su come riciclare il Tetrapack, mi imbatto nella notizia che la moglie del re del Tetrapack è morta,  forse assassinata da lui, forse per overdose, cause ancora non chiare da accertare.
E lui l'ha lasciata morta per 2 mesi circa, in casa, sepolta da mucchi di roba, cospargendo il tutto con costosissimi profumi, perchè,  dice, non riusciva ad affrontare la cosa.
Il quinto uomo più ricco d'Inghilterra....quinto!
E dal suo quinto posto, non riusciva ad affrontare pubblicamente la morte della moglie.
Tutto questo dovrebbe farmi riflettere, ancora una volta,  sul fatto, ormai noto a molti, che i soldi non danno la felicità ecc ecc.
E infatti rifletto.
Questi 2 venivano fuori da 30 anni di uso continuo e oltretutto pubblico, di droghe.
Conosciuti e innamorati in una clinica di disintossicazione. 
Denunciati per possesso di droghe, tipo 20.000 sterline di coca in casa.
Una volta arrestarti durante un ricevimento pieno di teste coronate, amici di Carlo e noti benefattori.
La signora staccava assegnoni alle associazioni per il recupero dalle tossicodipendenze.
Ehm.
Insomma, a me tutto questo ha fatto un'enorme tristezza.
Non pena, sia chiaro.
Non posso provare pena per chi si rovina la vita, solo perchè imbottito di soldi e tremendamente annoiato.
Tristezza, perchè certe persone non sono riuscite a generare bene per loro stessi dalla fortuna di una nascita privilegiata e forse, non sono riusciti a generare loro stessi altre persone felici (4 figli).
Tristezza, perchè penso a tutti quelli che a fine mese non ci arrivano.
E mi sembra veramente, questo epilogo e tutto il resto, uno sberleffo alla miseria e alle difficoltà di chi magari, dentro il tetrapack ci mette il latte, alzandosi alle 5 di mattina.
Ma non posso fare a meno di immaginare a come, il nostro Principe De Curtis, principe virtuale, senza corona, senza castello e senza sangue blu, avrebbe spiegato questa morte.
Pensare a quella donna, solitamente ricoperta da abiti costosi e firmati, ricoperta di spazzatura (così riportano le cronache), dimostra come veramente la morte sia una Livella
"...Muorto si'tu e muorto so' pur'io; ognuno comme a 'na 'ato è tale e quale" 
Ora sia chiaro, io non sono per il "siccome loro sono ricchissimi, un pò ci godo a sapere che ha fatto quella fine".
A me questo non interessa affatto. Non cerco giustizie divine.
Il mio riferimento alla Livella era solo nel pensare a come la sua fine sia stata simile a quella di tante povere prostitute, uccise e buttate.
Solo che una è morta per noia e insoddifazione, le altre per mano di un carnefice che non perdona.


lunedì 3 settembre 2012

You are waiting to be connected to the extension required

In attesa. E senza le 4 stagioni di Vivaldi.
Ecco come vivo in questi giorni.
Sospesa, un pò senza fiato, speranzosa e terrorizzata.
Può bastare?
I motivi sono vari, diversi, ma tutti con un'unica desinenza: SCUOLA.

Il mio.
Solita attesa del bazzo,  quella che da anni contraddistingue i miei fine agosto/inzio settembre.
Prenderò la cattedra? dove? come? quante ore? lavorerò? non lavorerò? che classi avrò?
Niente di sicuro , tutto incerto, traballante e appannato.
E poi uno si chiede perchè ho la gastrite.
Il senso di precarietà , per un precario della scuola, è qualcosa di familiare, qualcosa di conosciuto, tristemente, qualcosa che fa parte del tuo essere, delle tue ossa, della tua pelle e, ovviamente , del tuo stomaco.
Da quando poi apparve Nostra Signora MariaStella, a noi , poveri pastorelli che governavamo un branco di pecorelle, già abbastanza allo sbando, nemmeno l'acqua di Lourdes a catinellate ci ha più potuto salvare...
Quindi, come tanti altri precariucci, aspetto paziente l'estrazione del numero fortunello.

Quello del nano.
Tra pochi giorni ricomincia l'asilo.
Servirà il quarto inserimento? Ci saranno pianti, tragedie e strette al collo peggio di un boa?
Ma sopratutto, quali maestre avrà il nano?
No,  perchè lo scorso anno ci aveva detto un gran culo!
2 maestre, una meglio dell'altra e sopratutto really Montessori.
Quest'anno: Sonia ha chiesto il trasferimento e ciao, ciao; Pina, precaria anche lei, se ritrova in Provveditorato il posto,  se lo riprende (malgrado le alzataccie alle 4 di mattina, santa!), se non lo ritrova amen.
E comincia la roulette russa delle maestre.
Che se ti dice bene è bene. Se ti dice male,  non ti resta che chiedere il trasferimento del pupo e punto.

Quello dell'adolescente.
Lunedi inizia la nuova scuola. Quella da grandi.
Inizia il primo anno dell' Istituto Agrario.
Ta-daaannnnnn!!
Adesso non riesco e non voglio elencare tutti i motivi delle mie ansie legate a questo evento.
Riesco solo a ripetere dentro di me, come un mantra: "ti prego fa che non sia come le medie, ti prego fa che non sia come le medie".
Vorrei che trovasse compagni di classe meno stronzi,  vorrei che i professori fossero meno stronzi,  ma soprattutto vorrei che LUI fosse meno stronzo!
E qui stoppo, che altrimenti l'ansia esce dalle mie orecchie, scende giù per tutto il corpo e mi avvolge a bozzolo.
Potrei ficcare in questo post anche tutti i problemi legati alla suocera, che in questo momento stanno raggiungendo l'apice e che stanno sfaldando, pezzettino per pezzettino, l'homo.
Ma rimando.
Perchè consumare tutto in un post?